Presidio Socio Sanitario di Santa Fina in San Gimignano | PIERO SPERANZA

Concorso di Progettazione san gimignano / Italy / 2010

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AZIENDA USL 7 di SIENA
CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PRESIDIO SOCIO-SANITARIO DI – SANTA FINA IN SAN GIMIGNANO (SI)
I GRADO proposte di idee


Relazione
Criteri e scelte progettuali, soluzioni proposte

- Premessa

Il Complesso Socio – Sanitario di Santa Fina a San Gimignano è inserito in un contesto paesaggistico ambientale, connotativo della cultura Toscana, all’interno del tessuto storico architettonico di San Gimignano, rappresenta è ha rappresentato sin dalle sue origini datate intorno al 1253, il luogo dell’accoglienza e dell’ospitalità per gli anziani bisognosi di cure.
L’origine del termine”spedale” significa appunto “ospitale”.
L’Ospedale aveva lo scopo di dare ospizio ai vecchi, ai poveri e ai pellegrini. Questa è ancora la sua attuale identità sociale.
Attrezzandosi ed ampliandosi, divenne nei secoli successivi uno dei migliori ospedali della Toscana.

La struttura cambierà più volte nome a partire dal 1816, rimasta in piena funzione fino al 1998, dismessa la sua funzione di “spedale” è stata riconvertita in Presidio Socio-Sanitario, mantenendo la sua funzione originaria di Residenza per anziani.
Questo passaggio da Ospedale a Presidio Socio-Sanitario, ha comportato una limitazione d’uso degli spazi della struttura con conseguente abbandono di numerosi ambienti, prima necessari alla funzione ospedaliera, presentandosi oggi in uno stato di degrado fisico ed in condizioni igieniche tali da risultare compromissive per la qualità funzionale dei restanti ambienti in uso.
Attualmente il fabbricato ospita attività di tipo socio-sanitario quali la Residenza Sanitaria Assistenziale con circa 40 posti letto, il Centro di Riabilitazione Funzionale con prestazioni in ciclo diurno e continuativo per 25 posti letto e il Distretto Socio-Sanitario.

Tutto il complesso, sia l’edificio che gli spazi esterni, in particolare il parco di elevata qualità dato l’inserimento nel contesto paesaggistico ambientale hanno bisogno di interventi di carattere conservativo, recupero nonché di riqualificazione, attraverso non solo un adeguamento funzionale sia agli standard di sicurezza e strutturali previsti dalla normativa sanitaria, ma principalmente dal punto di vista edilizio ed urbanistico dell’intera area. Attraverso l’attuazione di questo programma d’interventi, l’obiettivo della nostra proposta progettuale vuole essere quello di restituire “l’identità” dell’accoglienza presente nella memoria delle sue pietre, riportando in essere quello spirito del genius loci che il luogo reclama.

Criteri e scelte progettuali

L’aumento della popolazione anziana è certamente, uno dei temi progettuali più sentiti all’interno della nostra società, sempre più coinvolta nel rinnovamento delle politiche sociali.
Queste politiche si tendono a far coincidere con l’offerta di servizi variegati e sempre più rispondenti alle necessità individuali.

Nella proposta di progettazione si è tenuto conto della qualità della vita dell’anziano che è stato considerato come “ospite” e non come “paziente”, inoltre l’obiettivo e quello di creare un atmosfera alberghiera che esprima sensazioni di efficienza e nello stesso tempo di intimità e calore cercando di mettere a proprio agio l’ospite.

Nell’’organizzazione e nella progettazione delle strutture socio – sanitarie per anziani è importante sottolineare come il concetto fondamentale da attuare è quello di renderle più “case” che”ospedale”.
Non “piccoli ospedali” e nemmeno “palestre” dove eseguire a tutti i costi il recupero e la rieducazione funzionale ma vere “residenze”, luoghi piacevoli e sereni di vita oltre che sedi di cure sanitarie per gli anziani che vi sono ospitati, capaci di assicurare al tempo stesso il benessere del personale, degli operatori e dei familiari, struttura dinamica e flessibile che deve essere pensata e progettata, per assicurare servizi e prestazioni personalizzate e calibrate sugli effettivi bisogni sanitari, assistenziali e relazionali degli ospiti così come si presentano nei vari momenti della loro vita. Di più una “casa” anziché solo luogo di cura, dove poter continuare a vivere e non solo dove stare, ad attendere la fine, trascorso il tempo.

Numerosi studi hanno messo in rilievo l’importanza dell’ambiente per l’anziano, specie se ammalato e non autosufficiente, e come individuare i reali bisogni di chi vive tali strutture sono i requisiti essenziali per un progetto di residenzialità ospitale, e confortevole.
Questi bisogni possono elencarsi in :

- il bisogno sanitario, sociale e relazionale della persona;
- il bisogno relazionale di parenti ed amici esterni alla struttura;
- il bisogno di ambienti funzionali per gli operatori;
- il bisogno degli amministratori di disporre di strutture sostenibili dal punto di vista gestionale;
- il bisogno generale infine di una comunità di vivere la residenza come luogo di solidarietà e dello scambio intergenerazionale, tutti bisogni indispensabili specie nei casi in cui la degenza sia prolungata e continua.

Temi progettuali e soluzioni proposte

Gli interventi previsti sono focalizzati su :

1. Edificio esistente
2. Edificio nuovo in ampliamento
3. Riqualificazione del Parco

1. Edificio esistente proposte:

Le soluzione proposte sul vecchio edificio “Spedale di Santa Fina” attuale sede dei servizi socio – sanitari, saranno articolate in interventi di : conservazione, recupero e riqualificazione.
L’obiettivo è restituire qualità architettonica e funzionale al complesso mediante:


1a - Conservazione e recupero attraverso interventi di demolizione di parti o porzioni edilizie degradate o di scarso valore storico architettonico.

1b - Liberazione di tutte le superfetazioni aggiunte nel corso degli anni e che hanno alterato e modificato l’originario impianto architettonico, compositivo e spaziale con particolare riguardo alle corti e chiostrine interne, mediante il riuso funzionale di questi spazi come oasi di verde e piazze coperte.

1c - Adeguamento agli standard e ai requisiti di tipo strutturale, tecnologico e impiantistico previsti dalla normativa sanitaria.

1d - Riorganizzazione funzionale dell’impianto distributivo per livelli dei seguenti servizi socio – sanitari:

•Liv.0 Piano Terra e Ammezzato : Presidio Socio – Sanitario Distrettuale e Servizi di Guardia Medica e Turistica
•Liv.- 1 Piano Seminterrato : Centro Residenziale di Riabilitazione
•Liv.+1 Piano Primo: Mensa, Spogliatoio personale,Sala didattica-riunione, Appartamento suore.

L’accessibilità dell’edificio cioè la possibilità di entrare dentro, attraverso l’adeguamento dei sistemi di:
-mobilità orizzontale: ingressi, atri, corridoi.
-mobilità verticale: scale, rampe, ascensori,montacarichi, montalettighe, elevatori montascale, piattaforme di distribuzione.


2. Edificio nuovo in ampliamento


Il nuovo edificio previsto in ampliamento al complesso di Santa Fina, si organizza all’interno dell’area verde del parco, accoglie la RSA Residenza Sanitaria Assistenziale, da 40 posti letto, organizzata su due nuclei da 20 posti ciascuno, occupa una superficie lorda calpestabile sui vari piani di circa 1000 mq.
L’ idea progettuale è stata quella di realizzare un edificio che partendo dai caratteri tipologici fortemente connotati rispetto al contesto, per forma, tipologia ed uso dei materiali, propri del tessuto urbano di San Gimignano (quale è l’edificio in linea con tetto a falde) mutasse nella sua evolutiva articolazione compositiva in un progetto tipologico contemporaneo e riconoscibile.
- Forma

L’edificio ha una forma lineare, articolata in tre bracci leggermente inclinati di pochi gradi l’uno rispetto all’altro, lungo complessivamente circa ml.80.00 e largo circa 10.00 mt. con un’altezza di circa 10.00 mt
L’impianto planimetrico conforma l’edificio come un “Immeubles – villas” di Le Corbusiana memoria, integrandosi col il nuovo disegno del parco, con un andamento morfologico che racchiudere il verde e si apre visivamente verso San Gimignano. I materiali scelti che identificano l’involucro esterno sono il cotto, la pietra locale e l’acciaio corten. L’edificio nuovo è previsto in ampliamento all’edificio esistente ed è collegato ad esso attraverso “la manica” che si innesta ai vari livelli e fa da ponte tra i due corpi di fabbrica.

Si articola su tre livelli così organizzati: Il nuovo edificio accoglie la RSA Residenza Sanitaria Assistenziale, da 40 posti letto, organizzata su due nuclei da 20 posti ciascuno, occupa una superficie lorda calpestabile sui vari piani di circa 1000 mq.

Si articola su tre livelli così organizzati:

•Liv. -1
E’ stato ubicato : il parcheggio per il personale sanitario di n.60 posti auto, più n.2 posti auto per disabili.
Occupa una superficie di circa 1900 mq. situato parte sotto l’edificio nuovo e parte sotto il parco.
Le centrali tecnologiche (circa 400 mq.) in prossimità della rampa di accesso comprendendo: la cabina elettrica di trasformazione, la centrale termica e climatizzazione, idrica, antincendio, con area di sosta per i mezzi di manutenzione e i locali-magazzini per lo stoccaggio del servizio manutenzione, con relativo servizio igienico.

•Liv. 0
Primo nucleo della RSA di 10 posti letto comprendendo
n.9 camere di degenza da 2 posti letto più bagno
n.2 camere da 1 posto letto più bagno
locali di nucleo
spazi di carattere collettivo:
sala per attività occupazionale
locale ad uso del personale
depositi

•Liv. +1
Secondo nucleo della RSA di 10 posti letto comprendendo
n.9 camere di degenza da 2 posti letto più bagno
n.2 camere da 1 posto letto più bagno
locali di nucleo
spazi di carattere collettivo:
ufficio del responsabile della struttura
ambulatorio medico
locale lavaggio degli indumenti personali degli ospiti
depositi

Tutti i nuclei sono stati progettati e dimensionati per essere autonomi anche se ovviamente usufruiscono di tutti i servizi generali e degli impianti dell’intera struttura.
Ciò rende la struttura totalmente flessibile rispetto alle capacità di accoglienza ospiti di qualunque livello, assicurando quindi che la struttura stessa sarà fruibile efficacemente secondo l’andamento delle richieste di ricovero.
I collegamenti verticali tra i vari piani avvengono principalmente attraverso la “manica” di unione con l’edificio esistente, in essa sono stati inseriti i collegamenti verticali: scale,ascensori,montalettighe,montacarichi, inoltre altri due nuclei di scale e ascensori sono posizionati all’estremità dell’edificio.
Tutti i sistemi di mobilità verticali arrivano al livello -1 del parcheggio.
Per quanto riguarda i percorsi orizzontali (corridoi, passaggi) sono intesi come passeggiata interna, hanno una larghezza superiore a 2 mt. e non presentano variazione di livello. Nella loro percorrenza lo sguardo degli utenti viene stimolato da una percezione visiva e sensoriale arricchita da un lato, attraverso la vetrata che affaccia sul giardini terapeutico e sulla piazza interna, con la possibilità di sostare in piccoli spazi di socializzazione a servizio dei pazienti attrezzati con poltroncine, sul lato interno si affacciano le camere di degenza con gli ingressi arretrati in modo da ritmare la prospettiva e attraverso colorazioni diverse rendere riconoscibile le proprie camere agli ospiti.


•Liv. -1
E’ stato ubicato : il parcheggio per il personale sanitario di n.60 posti auto, più n.2 posti auto per disabili.
Occupa una superficie di circa 1900 mq. situato parte sotto l’edificio nuovo e parte sotto il parco.
Le centrali tecnologiche (circa 400 mq.) in prossimità della rampa di accesso comprendendo: la cabina elettrica di trasformazione, la centrale termica e climatizzazione, idrica, antincendio, con area di sosta per i mezzi di manutenzione e i locali-magazzini per lo stoccaggio del servizio manutenzione, con relativo servizio igienico.

•Liv. 0
Primo nucleo della RSA di 10 posti letto comprendendo
n.9 camere di degenza da 2 posti letto più bagno
n.2 camere da 1 posto letto più bagno
locali di nucleo
spazi di carattere collettivo:
sala per attività occupazionale
locale ad uso del personale
depositi

•Liv. +1
Secondo nucleo della RSA di 10 posti letto comprendendo
n.9 camere di degenza da 2 posti letto più bagno
n.2 camere da 1 posto letto più bagno
locali di nucleo
spazi di carattere collettivo:
ufficio del responsabile della struttura
ambulatorio medico
locale lavaggio degli indumenti personali degli ospiti
depositi

Tutti i nuclei sono stati progettati e dimensionati per essere autonomi anche se ovviamente usufruiscono di tutti i servizi generali e degli impianti dell’intera struttura.
Ciò rende la struttura totalmente flessibile rispetto alle capacità di accoglienza ospiti di qualunque livello, assicurando quindi che la struttura stessa sarà fruibile efficacemente secondo l’andamento delle richieste di ricovero.
I collegamenti verticali tra i vari piani avvengono principalmente attraverso la “manica” di unione con l’edificio esistente, in essa sono stati inseriti i collegamenti verticali: scale,ascensori,montalettighe,montacarichi, inoltre altri due nuclei di scale e ascensori sono posizionati all’estremità dell’edificio.
Tutti i sistemi di mobilità verticali arrivano al livello -1 del parcheggio.
Per quanto riguarda i percorsi orizzontali (corridoi, passaggi) sono intesi come passeggiata interna, hanno una larghezza superiore a 2 mt. e non presentano variazione di livello. Nella loro percorrenza lo sguardo degli utenti viene stimolato da una percezione visiva e sensoriale arricchita da un lato, attraverso la vetrata che affaccia sul giardini terapeutico e sulla piazza interna, con la possibilità di sostare in piccoli spazi di socializzazione a servizio dei pazienti attrezzati con poltroncine, sul lato interno si affacciano le camere di degenza con gli ingressi arretrati in modo da ritmare la prospettiva e attraverso colorazioni diverse rendere riconoscibile le proprie camere agli ospiti.



2d - Nuclei di degenza

I due nuclei di degenza sono organizzati con camere a due posti letto con bagno, e salottino interno, e camere a un posto letto con bagno e salottino-terrazzo.
La funzione del salottino interno, nasce dal bisogno relazionale tra l’ospite, i parenti e gli amici.
L’importanza del contesto ambientale (relazionale e fisico) per l’anziano malato non autosufficiente ha la finalità di configurare uno spazio accogliente ed ospitale.
Lo spazio a misura di anziano malato, presuppone una progettazione che tenga conto non solo dei dati anatomici e metrici ma anche dell’importanza dei processi senso-percettivi.

L’ambiente privato della camera deve permettere un comodo, sicuro, confortevole soggiorno per il paziente anziano e per i familiari in visita, favorendo l’intimità, dando la possibilità di stare da soli o in compagnia.
Nelle camere a due posti letto è prevista la schermatura mobile dei letti, con la possibilità di visionare all’esterno dei letti stessi.
La disposizione e la configurazione dei serramenti è studiata in modo da permettere una buona e completa visione da differenti posizioni tenendo conto del raggio visuale di un uomo in piedi e di un uomo in carrozzina.
L’orientamento e il posizionamento delle camere di degenza sono stati studiati in funzione delle condizioni climatiche del luogo con lo scopo di ottimizzare l’uso della luce naturale. I tre bracci dell’edificio hanno rispettivamente esposizione a sud, sud-est, sud-ovest, queste condizioni hanno comportato l’inserimento in facciata di sistemi di schermatura dai raggi solari opportunamente graduati per ottenere un ottimale confort visivo interno agli ambienti.

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    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2010
    • Work finished in 2010
    • Status Competition works
    • Type Hospitals, private clinics
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