RIGOROSA SEMPLICITA' | GIUSY GENOVESI CLAUDIA GIACCO

PROGETTO VINCITORE DEL 1°PREMIO -14 GENNAIO 2007 Santa Venerina / Italy / 2006

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CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CAMPANILE DELLA CHIESA – SANTA VENERA – IN SANTA VENERINA (CT)
Un concorso per progettare la riqualificazione del campanile della chiesa di S. Venera a Santa Venerina, offre lo spunto per confrontarsi all’interno del solco della tradizione bimillenaria della Chiesa.
Il progetto è il luogo della sperimentazione architettonica, sebbene nel campo delle architetture di culto, il panorama italiano dal dopoguerra ad oggi abbia mostrato in termini qualitativi vistose lacune e considerato nel suo insieme non ha convinto né critici né utenti. Tema impegnativo quindi seppur nella misura della riqualificazione di un oggetto ingombrante e dequalificante qual è oggi il campanile della chiesa di Santa Venera.
Il campanile, come elemento architettonico, non solo come supporto per le campane, costituisce infatti un qualificante componente di riconoscibilità dell'edificio religioso e come tale va trattato; l’architetto monaco benedettino Han van der Lan usava dire: “le chiese sono vere dimore umane che noi costruiamo però non per abitarvi, ma per esprimere l’abitare insieme con Dio. Tuttavia per poter adempiere nel migliore dei modi la loro funzione che consiste nell’essere segno, devono essere forme eminenti dell’habitat umano” e con la stessa cura con cui sono progettate le dimore umane eminenti, dunque anche le chiese devono essere progettate.
Segno, dunque, forma eminente, non ingombrante ma riconoscibile, contemporaneo ma in costante dialogo con l’antica chiesa attigua.
Sono queste le basi di partenza e l’obbiettivo che si impone il progetto proposto per la riqualificazione del campanile della Chiesa di Santa Venera.
Si precisa inoltre che il progetto proposto in questa sede, nasce e si sviluppa in conformità a quanto prescritto nel documento del 1993 elaborato dalla Commissione Episcopale per la Liturgia dal titolo “La costruzione di nuove chiese”.
L’eminenza, la riconoscibilità dell’edificio religioso, il segno, il rispetto del contesto in cui si inserisce, sono i concetti base che trasferiti all’architettura compongono il progetto.
Il progetto interpreta il campanile come un monolite di pietra, caratterizzato dal chiaroscuro creato dalle fughe orizzontali delle lastre in pietra del rivestimento. Le partizioni orizzontali tentano il complicato ma stimolante dialogo con la facciata della antica chiesa e vengono interrotte dal segno progettuale, un taglio verticale che accentua l’altezza e attraversa, fino all’altezza del timpano, il prospetto principale del campanile.
Il taglio, è la ferita inferta allo scheletro in cemento armato, mostra la possibilità offerta dal materiale della struttura che seppure non “eminente” si lascia oggi plasmare dal progetto. Il taglio, bucatura svasata che penetra all’interno dello spazio, oltrepassando lo spessore della struttura esistente, che cattura la luce proiettandola all’interno, è ora interrotto da una lama metallica che genera il segno della croce; forte, materica, simbolica e rappresentativa ne è l’immagine che scaturisce, cattura l’occhio umano e induce all’incontro con Dio. La lama, una trave in ferro a U da 300, ossidata e trattata secondo antichi e sapienti processi, caratterizza e risolve la congiunzione del nuovo al vecchio, del segno contemporaneo a quello antico. La lama di ferro percorre trasversalmente il campanile, forma la croce, si proietta poi, a livello della copertura, sul corpo di collegamento tra le due fabbriche principali, che nel progetto viene arretrato rispetto all’attuale, termina il suo cammino nella congiunzione aerea con l’antica chiesa.
La tessitura del rivestimento è giocata sulla scansione offerta dagli elementi architettonici di cui si compone la facciata della chiesa. Il progetto pertanto dialoga con le regole classiche della chiesa, richiamando l’altezza del timpano nella bucatura a svasare, la trabeazione, il colonnato fino alla parte del dado e basamentale, nella partizione compositiva realizzata con le fughe delle lastre in pietra e l’uso diverso delle superfici.
Il basamento, sul fronte nord, materico e scuro, realizzato in pietra lavica a “filo di sega” è volutamente mantenuto, aggettante rispetto al filo del campanile in continuità alla chiesa, si sovrappone al basamento in pietra bianca “bocciardata” del campanile; oltrepassata la parte basamentale, il materiale pur rimanendo invariato cambia aspetto e diviene liscio e uniforme con le lastre calcaree tagliate a “filo di sega”.
Infine la parte sommitale, il coronamento dell’edificio, è realizzato con lastre in ferro anch’esse ossidate e trattate, montate su una struttura leggera in acciaio non visibile. Il fastigio anch’esso forte e rappresentativo si apre a nord ed est offrendo possibilità di affaccio sulla città.
In quanto all’uso dei materiali, al fine di garantire la durabilità dell'edificio si sono scelti materiali tradizionali, sperimentati, durevoli, noti per le loro caratteristiche.
La pietra, lavica e calcarea, e il ferro con i trattamenti dovuti sono risultati rispondenti all’impiego; inoltre il sistema di posa “a secco” delle lastre in pietra su struttura metallica usata abitualmente per la costituzione delle facciate ventilate offre garanzia in termini di manutenibiltà della fabbrica, consentendo una rapida e non distruttiva eventuale sostituzione nel tempo di ciascuna lastra. In termini di manutenibilità si aggiunge ancora, che in fase esecutiva, ai sensi della vigente normativa in materia di lavori pubblici, sarà previsto l’inserimento di elementi atti a consentire la pulibilità e manutenzione dei prospetti del campanile.
Il progetto, prevede il mantenimento e l'uso delle campane per la loro tradizionale funzione di richiamo, di festa e comunicazione sonora, è previsto inoltre il mantenimento dell’orologio, costituito però dalle sole lancette, e posto sul coronamento della fabbrica in posizione asimettrica rispetto al centro della fabbrica.
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    CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CAMPANILE DELLA CHIESA – SANTA VENERA – IN SANTA VENERINA (CT)Un concorso per progettare la riqualificazione del campanile della chiesa di S. Venera a Santa Venerina, offre lo spunto per confrontarsi all’interno del solco della tradizione bimillenaria della Chiesa.Il progetto è il luogo della sperimentazione architettonica, sebbene nel campo delle architetture di culto, il panorama italiano dal dopoguerra ad oggi abbia mostrato in termini...

    Project details
    • Year 2006
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2006
    • Client COMUNE DI SANTA VENERINA (CT)
    • Status Competition works
    • Type Churches
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