Riqualificazione spazi pubblici da piazza della Repubblica a piazza 1° Maggio. Jesolo | Silvia Fontana

3° classificato Jesolo / Italy / 2010

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La nascita del borgo da cui trae origine Jesolo Paese è strettamente legata al fiume Piave vecchio poi Sile. Il legame con il fiume è particolarmente caratterizzante lo sviluppo urbano per l’interramento dei “rami” del fiume (la vicenda del Cavetta) e per la posizione dei ponti come generatori di regole insediative. Si considera prioritario valorizzare quegli aspetti fondativi dello sviluppo urbano e, tramite questi, riqualificare parti di città. Innanzitutto si ripenseranno gli spazi lungofiume. Continuando sulla via della valorizzazione del lato Sud già intrapresa dall’amministrazione nell’ottica di una sua rinaturalizzazione, si considera fondamentale avviare un’azione altrettanto riqualificante anche della sponda Nord (via Nazario Sauro). Attualmente il camminamento è sul margine del fiume e la strada carrabile a due corsie, per il fatto di essere utilizzata come strada di collegamento regionale, separa nettamente il camminamento dall’abitato. Si vuole alleggerire il traffico su via Nazario Sauro dirottandolo, all’uscita del ponte della Vittoria, prevalentemente verso via Antiche Mura e poi verso via Donizzetti. La strada lungo fiume, alleggerita nel flusso e ad una corsia, non costituirà più quel limite invalicabile per spazi pubblici prospicienti il fiume come piazza Matteotti, piazza I° Maggio e piazzetta Fanti del Mare. Il fatto di convogliare il traffico stradale sulla via Donizzetti permetterà, in generale, di allontanare il flusso veloce dal centro (che non dovrà patire conseguenze negative per il potenziamento della rete viabilistica conseguente alla realizzazione dell’Autostrada del Mare) migliorandone sensibilmente i collegamenti pedonali interni. La via Donizzetti, in corrispondenza di piazza Kennedy abbasserà la sua sede stradale fino al primo livello del parcheggio interrato per assicurare, alla quota di calpestio, la continuità tra le due porzioni, Nord (parco) e Sud (mercato), della piazza. Il fiume Sile separa due parti di città e i ponti che le collegano generano dei flussi privilegiati e delle direttrici di sviluppo. I due ponti, quello stradale e quello ciclopedonale, non si limitano semplicemente a collegare due rive ma è proprio soltanto il passaggio del ponte che rivela le rive come tali. Il ponte della Vittoria, per il fatto di essere in asse con la chiesa di S. Giovanni Battista e con il monumento del Basso Piave, oltre ad incarnare valori identitari/storici rende immediatamente visibile il collegamento di parti di paesaggio ed è diventato quindi valore estetico del territorio. Il dirottamento del traffico stradale sopra descritto consentirà un più agevole attraversamento pedonale di via Nazario Sauro in corrispondenza di piazza Matteotti. Per queste ragioni il ponte stradale andrebbe fiancheggiato da una passerella pedonale che oltre all’innegabile funzione pratica, darebbe all’occhio un punto fermo per collegare parti di paesaggio. Oggi la piazza Matteotti, circondata com’è da strade carrabili, persino davanti alla facciata della chiesa, risulta più vicina ad un’aiuola spartitraffico che all’importante spazio urbano che merita di essere. Intendiamo valorizzare l’assialità di questo spazio con la chiesa continuandolo non solo fino alla sua facciata ma estendendolo, come parco, anche oltre la chiesa stessa: in questa “fascia” si realizzeranno diversi ambiti che saranno influenzati dalle parti di città vicine (gallerie commerciali, luoghi dello stare come l’arena-piazzetta intitolata ai Donatori di sangue, ecc.). In particolare, il nostro progetto prevede la realizzazione di bar/luoghi di ritrovo a servizio delle nuove residenze (progetto norma n°2, ambito n°5) e dei vicini campi sportivi. Per far conquistare a questi luoghi, come a tutti quelli riconfigurati, la prerogativa d’essere relazionali occorre ricercare infatti una mixité funzionale, inserendo cioè funzioni che assicurino una presenza costante di persone a tutte le ore del giorno e in tutti i giorni della settimana. Il ponte ciclopedonale oggi si limita a collegare la parte Sud della città al margine Nord del fiume più che costituire una solida connessione con il tessuto urbano Nord. Esso dovrebbe introdurre, tramite piazzetta Fanti del Mare, a via Toscanini e a piazza Kennedy (intercettando via Zuccarini) e a piazza della Repubblica. Per operare questo cambiamento è necessario articolare questi spazi a sistema e soprattutto farli diventare, da spazi di risulta o aiuole spartitraffico, dei veri spazi pubblici relazionali. Si intende poi articolare il sistema permettendo, per esempio in corrispondenza dell’ex-cinema, di individuare un luogo dove orientarsi, dove, dopo una pausa, decidere quale direzione intraprendere. Qui, sostituendo ad un semplice muro senza bucature un elemento doppio, una sorta di portico, che da un lato chiude con il muro di confine, dall’altro apre allo sguardo, ai percorsi, agli atti, si stabilisce un sistema articolato di distanze e si contribuisce a qualificare questo spazio come luogo di relazione. Gli spazi inoltre assumono dei significati urbani, come la piazza della Repubblica che nel suo nuovo assetto ricorderà l’interramento del Cavetta e la prima funzione di tale interramento (giardini) ma al contempo costituirà la chiusura visivo-funzionale della suggestiva via Zuccarini. Dall’area di soglia costituita dall’ex-cinema, ortogonalmente a via Zuccarini e poi via Battisti, è particolarmente suggestivo intravedere l’infilata che da via Toscanini porta a Piazza Kennedy. Qui piazzamercato e parco si fondono generando ambiti influenzati nelle forme dalle vicinanze e dalle connessioni visive (la presenza visiva costante del campanile della chiesa di S. Giovanni Battista). Tra questi due sistemi di spazi pubblici (strettamente legati ai due ponti) sta la piazza I° Maggio, già oggi apprezzato spazio urbano che intendiamo arricchire della funzione di snodo, di “ganglo” urbano. La piazza I° maggio chiude oggi di fatto il sistema pedonale di via Zuccarini e di via Battisti, prima di intercettare via Nazario Sauro con un belvedere rialzato. Il collegamento pedonale con il lungo fiume e con il sistema di spazi pubblici intorno a piazza Matteotti non risulta così incentivato. Già il fatto di alleggerire il traffico su via Nazario Sauro permette di cambiare completamente il rapporto con il lungo fiume ma la convergenza su piazza I° Maggio di collegamenti fisici e assi direttori ideali la renderanno un importante snodo dei percorsi di collegamento pedonale della città. Un nuovo collegamento si stabilisce con il parco alle spalle della chiesa passando per piazzetta Jesolo e sotto il campanile. Da questa via prevalentemente pedonale si raggiungono anche la piazza Matteotti e il previsto centro residenziale e dei servizi. L’asse che nasce fisicamente dal viale alberato che porta al cimitero solo idealmente converge nella piazza I° Maggio ma struttura formalmente la nuova piazza del centro residenziale e, tramite via Petrarca, collega agilmente al sistema pedonale di piazza Matteotti.
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    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di Jesolo
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / Parking facilities / Restoration of old town centres / Urban Renewal
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