BTicino Concept Store a Bruxelles | Lapo Lani
Brussels / Belgium / 2004
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La nuova sede dell’azienda BTicino a Bruxelles, situata in un quartiere centrale della città, occupa il piano terra di un edificio di recente costruzione. Lo spazio, sviluppandosi attraverso una forma lineare, è stato pensato come una sequenza di ambienti destinati ad usi differenti, delimitati da separazioni trasparenti e mobili. Entrando dai tre ingressi posti sul fronte strada e percorrendo lo spazio, si avvicendano le seguenti aree: showroom, uffici, corridoio espositivo, sala training e casa domotica.
L’intervento, teso a mantenere inalterata la struttura distributiva esistente, interpreta il programma richiesto attraverso un allestimento programmabile. Riducendo ai minimi termini, sia stilistici che espressivi, la presenza architettonica dell’arredamento, è emerso uno spazio neutro e generico, capace di assorbire qualsiasi tipo di definizione funzionale attraverso gli scenari BTicino. Mentre la presenza dell’arredamento è ridotta all’essenziale, interpretata come un’infrastruttura o un servizio, l’ambiente viene definito attraverso programmi ambientali, trasformabili e integrabili nel tempo, atti a selezionare e gestire gli impianti tecnologici attraverso la variabile tempo.
Lo spazio architettonico viene sostituito da un ambient, un’entità non definita da coordinate geometriche, ma dalla massima potenzialità in relazione all’utilizzo e alla gestione; un ambiente continuo, aperto, dal perimetro incerto e indefinito, dove tutte le gerarchie architettoniche e compositive vengono superate a favore di una complanarità immateriale fatta di luci, suoni, immagini, aria condizionata, ecc., capace, nell’insieme, di creare uno spazio fluido e libero da qualsiasi vincolo prestabilito.
Gli elementi di arredamento, opportunamente selezionati, perdono valore rispetto all’enorme presenza espressiva e di programmazione dell’ambiente. Adesso qualsiasi funzione può convivere in qualsiasi spazio, dotato di una bassa identità architettonica, ma caratterizzato da un evoluto e sofisticato sistema di controllo atmosferico.
Gli elementi tecnologici, necessari per la definizione degli ambienti, sono programmati e controllati da dispositivi BTicino, installati su pannelli completamente trasparenti di policarbonato. L’ambiente è quindi definito esclusivamente da programmi d’illuminazione, proiettori di immagini, video, suoni, aria condizionata, tende mobili, ecc. Uno spazio, quindi, in cui l’assoluta libertà riconduce l’impianto architettonico all’unico livello dell’infrastruttura; un ambiente emozionale, in cui impianti e servizi hanno la capacità di creare nuovi scenari e luoghi immaginari.
Viene indagata una nuova tipologia di spazio, in cui tutto convive attraverso una tecnologia programmabile, capace di ampliare gli orizzonti di utilizzo, inoltrandosi in un dolce e quieto orizzonte espressivo; uno spazio emozionale, in cui gli scenari ambientali hanno la capacità di ispirare luoghi immaginari, liberando nuovi spazi abitativi.
L’intervento, teso a mantenere inalterata la struttura distributiva esistente, interpreta il programma richiesto attraverso un allestimento programmabile. Riducendo ai minimi termini, sia stilistici che espressivi, la presenza architettonica dell’arredamento, è emerso uno spazio neutro e generico, capace di assorbire qualsiasi tipo di definizione funzionale attraverso gli scenari BTicino. Mentre la presenza dell’arredamento è ridotta all’essenziale, interpretata come un’infrastruttura o un servizio, l’ambiente viene definito attraverso programmi ambientali, trasformabili e integrabili nel tempo, atti a selezionare e gestire gli impianti tecnologici attraverso la variabile tempo.
Lo spazio architettonico viene sostituito da un ambient, un’entità non definita da coordinate geometriche, ma dalla massima potenzialità in relazione all’utilizzo e alla gestione; un ambiente continuo, aperto, dal perimetro incerto e indefinito, dove tutte le gerarchie architettoniche e compositive vengono superate a favore di una complanarità immateriale fatta di luci, suoni, immagini, aria condizionata, ecc., capace, nell’insieme, di creare uno spazio fluido e libero da qualsiasi vincolo prestabilito.
Gli elementi di arredamento, opportunamente selezionati, perdono valore rispetto all’enorme presenza espressiva e di programmazione dell’ambiente. Adesso qualsiasi funzione può convivere in qualsiasi spazio, dotato di una bassa identità architettonica, ma caratterizzato da un evoluto e sofisticato sistema di controllo atmosferico.
Gli elementi tecnologici, necessari per la definizione degli ambienti, sono programmati e controllati da dispositivi BTicino, installati su pannelli completamente trasparenti di policarbonato. L’ambiente è quindi definito esclusivamente da programmi d’illuminazione, proiettori di immagini, video, suoni, aria condizionata, tende mobili, ecc. Uno spazio, quindi, in cui l’assoluta libertà riconduce l’impianto architettonico all’unico livello dell’infrastruttura; un ambiente emozionale, in cui impianti e servizi hanno la capacità di creare nuovi scenari e luoghi immaginari.
Viene indagata una nuova tipologia di spazio, in cui tutto convive attraverso una tecnologia programmabile, capace di ampliare gli orizzonti di utilizzo, inoltrandosi in un dolce e quieto orizzonte espressivo; uno spazio emozionale, in cui gli scenari ambientali hanno la capacità di ispirare luoghi immaginari, liberando nuovi spazi abitativi.
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La nuova sede dell’azienda BTicino a Bruxelles, situata in un quartiere centrale della città, occupa il piano terra di un edificio di recente costruzione. Lo spazio, sviluppandosi attraverso una forma lineare, è stato pensato come una sequenza di ambienti destinati ad usi differenti, delimitati da separazioni trasparenti e mobili. Entrando dai tre ingressi posti sul fronte strada e percorrendo lo spazio, si avvicendano le seguenti aree: showroom, uffici, corridoio espositivo, sala training e...
- Year 2004
- Work finished in 2004
- Client Bticino Belgium
- Status Completed works
- Type Showrooms/Shops / Interior Design / Lighting Design
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