BTicino Concept Space a San Paolo | Lapo Lani

La nuova sede dell’azienda BTicino a San Paolo (Brasile) è situata in un distinto edificio nel cuore del distretto del design, posto nel centro della città. Lo spazio, articolato in tre piani, è stato pensato come un ambiente stilisticamente unico, all’interno del quale vengono circoscritti spazi destinati ad usi differenti. Entrando dall’unico ingresso, si avvicendano le seguenti aree: al piano terra, liberamente accessibile al pubblico, è stato dislocato lo showroom, un punto informazione e un giardino di pietra; il primo piano è stato destinato ad un’area di esperienza, completata da uno spazio ristoro e servizi; all’ultimo piano, non accessibile liberamente al pubblico, sono stati disposti gli uffici BTicino e una sala multifunzionale – sala training, conferenze, presentazioni, ecc.

Analizzando gli sviluppi dell’abitare nella contemporaneità, gli spazi del Concept Store sono stati progettati come ambienti dichiaratamente a-funzionali, allontanandosi volontariamente da un sottomesso rapporto tra spazio e funzione: adesso qualsiasi funzione può essere svolta in qualsiasi luogo; qualsiasi luogo può essere posizionato in qualsiasi altro. A causa dell’impossibilita’ di prevedere in maniera precisa l’utilizzo degli spazi nel tempo, situazione tipica della modernità contemporanea, il Concept Store e’ stato immaginato come un set teatrale, in cui gli ambienti si adattano in funzione degli spettacoli a cui vengono di volta in volta destinati. L’intero edificio, attraverso la sofisticata tecnologia programmabile di controllo BTicino, si adatta alla continua metamorfosi delle richieste funzionali, senza avere bisogno di intervenire nelle parti strutturali e di allestimento. Liberato il condizionante rapporto tra spazio e funzione, che ha da sempre legato le soluzioni architettoniche a ormai antiquati codici costruttivi, adesso la flessibilità di utilizzo viene completata dalla possibilità di controllare, in maniera programmabile e reversibile, le qualità cosiddette “ambientali” (immateriali) degli spazi – illuminazione, diffusione sonora, diffusione di immagini fisse e video, trasmissione di comunicazioni, sistema di condizionamento dell’aria, ecc. Dopo la liberazione dai vincoli fisici, il completo controllo delle sottili qualità ambientali, reso integralmente gestibile attraverso i dispositivi BTicino, ha definitivamente aperto verso nuovi utilizzi gli spazi contemporanei.

Alla richiesta di un programma multifunzionale – che spaziava dalle funzioni private dell’azienda (uffici, area training, sala conferenze, ecc.) a quelle accessibili liberamente al pubblico (spazi espositivi, di esperienza, spazi di incontro con il personale BTicino, ecc.) – non è corrisposta una pesante e irreversibile caratterizzazione strutturale. Lo spazio architettonico è stato stemperato all’interno di un ambient, un’entità non definita da coordinate geometriche, ma capace di provvedere alla più immateriale qualità di vivibilità, dotandosi della massima potenzialità in relazione alla possibilità di utilizzo e di gestione; un ambiente continuo, aperto, dal perimetro incerto e indefinito, dove tutte le gerarchie architettoniche e compositive vengono superate a favore di una complanarità immateriale fatta esclusivamente di qualità ambientali.

Siamo all’interno di uno spazio emozionale, in cui gli scenari ambientali hanno la capacità di evocare luoghi immaginari, affettivi, confidenziali, sentimentali, introspettivi, spirituali; un luogo dove le proprie immaginazioni possono liberare nuovi scenari abitativi.