Scuola materna a Borgetto (PA) | Elio Caprì

Borgetto / Italy / 2002

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La conoscenza della concezione evolutiva della scuola materna, dall'asilo "d'infanzia" o "giardino d'infanzia" di F. Froebel nel 1837 in Germania, alla "Scuola infantile" di F. Aporti, all'asilo "di Mompiano" di R. Agazzi, alle "Case dei bambini" del 1907 di M. Montessori in Italia, fino alla riforma Gentile dell'istruzione elementare del 1923, ha condotto a riscoprire denominatori comuni alle più diverse concezioni ed esperienze pratiche e teoriche. Tali denominatori, riscontrabili peraltro in alcuni progetti di scuole materne, vedi ad esempio il progetto del gruppo GRAU a Santa Saverina in Calabria ed il progetto degli architetti Derossi e Ceretti a Torino sono essenzialmente due: il primo è quello di spingere inconsciamente il bambino a socializzare con gli altri bambini e di creare quindi spazi comunitari di gioco e di svago; l'altro è quello di fare scoprire il mondo degli oggetti, delle forme e dei colori che lo circonda. Consapevoli di ciò, la progettazione si è indirizzata anche in questo caso, come per la scuola materna di Partinico progettata e realizzata in precedenza, verso le forme architettoniche semplici e pure, facilmente identificabili dal bambino e nella scala dell'oggetto scuola e nella scala, molto più piccola ma più vicina a lui, delle forme geometriche solide, forme riscontrabili nei primi giocattoli usati. Particolare attenzione si è inteso dare al rapporto interno-esterno, chiuso-aperto, del luogo progettato. La scuola infatti si articola attorno ad uno spazio interno a corte previsto per un piccolo anfiteatro all’aperto. Le aule si sviluppano all’interno caratterizzate da quelle a forma semicircolare per le attività comuni. Anche in questo caso si è dato particolare importanza alla sistemazione esterna del terreno circostante, poiché esso deve assumere tutte le caratteristiche di "laboratorio aperto" inteso come fonte di scoperta da parte del bambino del mondo vegetale ed animale. La scuola si articola spazialmente in senso orizzontale in una scomposizione formale e strutturale che individua tre diversi momenti di aggregazione. Il passaggio coperto caratterizzato da tre lucernari collega i tre volumi semicilindrici, dove sono previste le aule per le attività ordinate, i volumi cubico e parallelepipedo, dove sono previste rispettivamente le attività libere e le attività speciali, il volume cubico, dove sono state previste le mense e gli spazi relativi. In un altro volume sono stati previsti gli spazi per gli assistenti con i relativi e necessari locali autonomi rispetto al resto della scuola. Tutti gli accessi alla scuola sono stati previsti con rampe in ottemperanza alle disposizioni di legge esistenti in materia di superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. La superficie del lotto di terreno è di mq. 2.300,00. La superficie della costruzione è di mq. 700,00 per un volume di mc. 3.200,00.
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    La conoscenza della concezione evolutiva della scuola materna, dall'asilo "d'infanzia" o "giardino d'infanzia" di F. Froebel nel 1837 in Germania, alla "Scuola infantile" di F. Aporti, all'asilo "di Mompiano" di R. Agazzi, alle "Case dei bambini" del 1907 di M. Montessori in Italia, fino alla riforma Gentile dell'istruzione elementare del 1923, ha condotto a riscoprire denominatori comuni alle più diverse concezioni ed esperienze pratiche e teoriche. Tali denominatori, riscontrabili peraltro in...

    Project details
    • Year 2002
    • Work started in 2000
    • Work finished in 2002
    • Client Amministrazione Comunale di Borgetto (PA)
    • Status Completed works
    • Type Schools/Institutes
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