LARGHE | giampaolo francini

San Fior - frazione di Castello Roganzuolo San Fior / Italy / 2011

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1. UBICAZIONE
Il fabbricato oggetto di intervento edilizio è ubicato a San Fior (TV) nella frazione di Castello Roganzuolo in Via Pagotto, civici 25 e 27; secondo le previsioni del vigente P.R.G., ricade in zona agricola E/2 e gli interventi consentiti sono la ristrutturazione nel rispetto della tipologia originaria.

2. DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO PRIMA DELL’INTERVENTO
L’aggregato edilizio si può dividere in tre corpi principali: centrale, Est, Ovest.
Il corpo centrale è costituito dalla vera e propria casa colonica con pianta rettangolare e tre piani fuori terra costruita per prima agli inizi del 1900; le strutture portanti verticali sono costituite da muratura ordinaria in ciottoli alluvionali legati con malta di calce magra, contorno dei fori e listature in mattoni pieni lasciati a vista sia sulla facciata sud che su quella nord. I muri del secondo piano sono tutti in mattoni a vista lavorati di testa. Le strutture orizzontali sono costituite da travi tipo “Trieste” e tavolato in legno di abete. Le travature della copertura a padiglione sono sorrette da quattro capriate lignee.
Sotto l’aspetto statico l’edificio non è in grado di sopportare azioni sismiche anche se è rilevabile la presenza di tiranti (non vi sono cordoli in c.a.), le parti murarie presentano lesioni dovute a cedimenti differenziati delle fondazioni ed alla spinta delle travi di colmo dei padiglioni. Presenza d’umidità alla base della facciata nord. Le travi in legno si presentano in pessimo stato di conservazione con presenza diffusa di tarli e marcescenze nelle parti annegate nelle murature. E’ privo di impianti eccetto un vetusto impianto elettrico. I serramenti interni sono in legno d’abete lavorato a cornice e specchio. I serramenti esterni sono sempre in legno d’abete con telai leggeri, vetri singoli, oscuri a scandole sorretti da cardini murati.
Il corpo Est è costituito dalla stalla con adiacente tettoia e soprastante fienile costruiti negli anni ’40. Le strutture portanti, sia verticali che orizzontali, hanno le stesse caratteristiche del corpo centrale.
Il corpo Ovest, destinato ad abitazione completamente autonoma, è formato da due piani fuori terra costruito agli inizi degli anni ’50. Le strutture portanti verticali sono costituite da murature in laterizi semipieni, i solai di piano sono in latero-cemento (SAP) con cordoli sia pur deboli in c.a.. Il soffitto del primo piano è costituito da travi “Varese” e tavelle in laterizio, la struttura portante della copertura a padiglione è in travi in legno d’abete. Il manto è in coppi.
I caratteri morfologicamente rilevanti si possono così riassumere:
a) la “tessitura muraria” a vista delle facciate Sud e Nord del corpo centrale e del corpo Est;
b) la partitura dei fori dei corpi centrale ed Est
c) sagoma del corpo centrale e del corpo Est.
Gli elementi dissonanti si possono così sintetizzare:
a) copertura a terrazzo della piccola porzione ad un piano posta a Nord del corpo centrale
b) le dimensioni ed il sistema di chiusura delle finestre del corpo Ovest
c) la copertura a padiglione del corpo Ovest

3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Obiettivo principale dell’intervento è il recupero dell’intero immobile sotto tutti gli aspetti per destinarlo a residenza: n. 4 alloggi.
Nel sottosuolo al di fuori del sedime del fabbricato e a Nord di questi sono stati realizzati i garages ai quali si accede mediante una rampa ed un’area di manovra;
Il corpo Ovest mantiene la sua funzione di edificio unifamiliare, per il suo recupero è stato eseguito un intervento di manutenzione straordinaria: è stata rivista la composizione delle facciate e la copertura che è stata ricostruita a due falde.
Il corpo centrale è stato completamente ristrutturato mantenendo le murature perimetrali e ripristinando le finestre murate o spostate. E’ stata mantenuta e restaurata la lavorazione a vista delle murature.
Il corpo Est è stato anch’esso ristrutturato mantenendo solo parte della facciata sud.

4. SICUREZZA ANTISISMICA
L’intervento ricade in zona sismica 2 con valore di ag 0,25g.
Corpo Ovest: dato il buono stato delle strutture esistenti gli interventi hanno mantenuto il comportamento globale dell’edificio e posto in essere dei provvedimenti tecnici e dei miglioramenti tesi ad aumentare la resistenza strutturale complessiva. Le fondazioni sono state allargate con travi in c.a. ancorate con resina epossidica, pure il cordolo perimetrale del 1° livello è stato allargato, in copertura sono stati realizzati dei nuovi cordoli su tutte le murature.
Corpo centrale ed Est. Le strutture portanti sono state realizzate con telai spaziali in c.a. su fondazioni continue in c.a. i solai tra scantinato e piano terra e primo piano sono stati realizzati in latero-cemento al fine di ottenere la massima rigidezza in pianta, il solaio tra il primo e secondo piano del corpo centrale è stato realizzato con travi in legno di abete, tavolato a vista e soletta collaborante in c.a. ancorata con spinotti direttamente alle travi in legno; i solai di copertura ed i soppalchi nel corpo Est, sono stati realizzati con travi e tavolato in legno ancorati a travi in acciaio ancorate a loro volta alle travi in c.a. Le travi ed i pilastri sono stati realizzati ancorati alle murature esistenti in modo da alleggerirle dai carichi verticali e assorbirne la spinta orizzontale in presenza di sisma, il tutto senza compromettere la lavorazione a vista delle pietre. Le strutture sono state progettate nel rispetto delle norme vigenti (D.M. 14/01/08 per il corpo Est), le azioni sismiche sono state determinate mediante analisi dinamica considerando la costruzione in classe 1 con vita utile della struttura 100 anni.

5. CONTENIMENTO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO
L’area d’intervento non è interessata da vincoli idrogeologici ed è caratterizzata da:
morfologia: pianeggiante; litologia: sedimenti fluvio-glaciali ed alluvionali sabbie ghiaiose in limitata matrice limoso-sabbiosa; geotecnica: buone caratteristiche geomeccaniche; idrologia: soggiacenza della falda maggiore a m 5 con media permeabilità e buon drenaggio.
Nella progettazione sono state limitate le zone pavimentate impermeabili, le acque di tali aree e delle coperture sono state convogliate e raccolte in vasche di accumulo e usate per l’irrigazione dei giardini, l’eccedenza viene dispersa per sub-irrigazione.

6. RISPARMIO ENERGETICO
L’isolamento termico degli edifici è stato realizzato con vari criteri cercando di usare materiali eco-compatibili.
Il corpo Ovest è stato isolato realizzando un rivestimento esterno formato da lastre termoisolanti in lana di roccia, parete in laterizio da cm 12 intelaiata e ancorata alla muratura portante in modo da consolidare anch’essa, intonaco a base di calce aerea con pigmenti inorganici incorporati.
La copertura, al di sopra del soffitto del primo piano è stata isolata con fibra di cellulosa.
Il corpo centrale. Le strutture opache verticali, dato lo spessore consistente della muratura esistente e la volontà di mantenere la tessitura a vista, sono state isolate internamente con la posa di un isolante sottile (cm 3) multiriflettente multistrato composto da pellicole termoriflettenti e da separatori che garantiscono un ottimo confort termico sia in estate che in inverno. La copertura è stata isolata per tutta la sua estensione con un pacchetto composto da doppio tavolato in legno abete, da una barriera al vapore termoriflettente, da pannelli in fibra di legno dello spessore di cm 14, da membrana traspirante, intercapedine d’aria per la ventilazione, tavolato in legno su correntini, barriera al vapore sottocoppo, manto in coppi ancorati con ganci.
L’isolamento termico del piano terra è stato realizzato con la posa di lastre in polistirene espanso per uno spessore di cm 14. Gli infissi sono costituiti da telaio in legno di abete con doppia guarnizione, triplo vetro basso emissivo con doppia camera e oscuri in legno.
Il corpo Est. Le strutture opache verticali esistenti sono state isolate come per il corpo centrale. I nuovi tamponamenti sono stati realizzati con parete interna dello spessore di cm 15 in blocchi in argilla espansa conglomerata e malta termica, parete esterna in laterizio porizzato dello spessore di cm 12 intelaiata con nervature e cordoletti in c.a. sezione cm 12x12 il tutto separato dal telaio portante da un’intercapedine continua di cm 6 ma ancorato allo stesso con barre in acciaio inox del diametro di mm 12 opportunamente distribuite utilizzate anche per il bloccaggio dei casseri. Tra le due pareti sono stati posti in opera pannelli in fibra di legno per uno spessore di cm 18. Travi e pilastri sono stati isolati con lastra in polistirene estruso da cm 6 posta nell’intercapedine al fine di ridurre ed annullare i ponti termici. I pilastri sono stati isolati anche internamente con lastra in polistirene estruso con superficie goffrata incollate dello spessore di cm 2. Esternamente la muratura è stata intonacata con malte a base di calce idraulica, Internamente sarà intonacato con malte a base di calce aerea e pozzolana. L’intero pacchetto consente un elevato grado di traspirabilità eguale per tutti gli strati. La copertura è stata isolata per tutta la sua estensione con un pacchetto composto da doppio tavolato in legno abete, da una barriera al vapore termoriflettente, da un pannello in fibra di legno dello spessore di cm 2, da un isolante sottile (cm 3) multiriflettente multistrato composto da pellicole termoriflettenti posto su correntini in legno, intercapedine d’aria per la ventilazione, tavolato in legno su correntini, barriera al vapore sottocoppo, manto in coppi ancorati con ganci.
Gli infissi saranno costituiti da telaio in legno di abete con doppia guarnizione, triplo vetro basso-emissivo con doppia camera.
Gli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria date le caratteristiche costruttive sono stati concepiti autonomi, per le quattro unità. Nelle tre unità ricavate nel corpo Ovest e nel corpo Centrale è stato installato un sistema a bassa temperatura con caldaia modulante a condensazione ad alto rendimento alimentata a gas metano ubicata all’interno dell’involucro coibentato, impianto di riscaldamento a pavimento, integrazione con impianto a parete nei bagni. Produzione di acqua calda per uso sanitario dai pannelli solari installati sulla copertura, accumulo e integrazione con la predetta caldaia. Nel corpo Est in luogo della caldaia è prevista una pompa di calore che sfrutta la temperatura dell’acqua della falda derivante da un pozzo esistente e reimmessa in falda senza possibilità di inquinamento. L’acqua calda sarà prodotta dalla stessa pompa che nel periodo estivo servirà al raffrescamento degli ambienti. E’ prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici al servizio del corpo Est.

7. SOSTENIBILITA’ DELL’INTERVENTO
L’intervento non prevede la realizzazione di nuovi volumi edilizi fuori terra ma il recupero e la valorizzazione di un fabbricato esistente. Dalle demolizioni sono stati recuperati: tutti i mattoni utilizzati per la formazione degli stipiti, della cornice di gronda e dei muretti, le pietre d’angolo sono state riposizionate, i coppi integri sono stati riutilizzati nelle nuove coperture, i ciottoli vagliati e selezionati sono stati usati per la formazione di pavimentazioni esterne, gli scarti per formare sottofondi. Parte dei serramenti di porte interne, restaurati saranno poste in opera nel corpo Est. Le travi in legno e gli impalcati sono stati ceduti a ditte specializzate nel recupero e riutilizzo di legno vecchio. Quasi la totalità dei materiali utilizzati è riciclabile, e di origine naturale. I materiali di sintesi sono ridotti a poca cosa e impiegati ove è difficile l’alternativa.
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    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2011
    • Client privato
    • Status Competition works
    • Type Multi-family residence / Country houses/cottages
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