MUSEO ad AMELIA | Alessandro RIGOSELLI
Proposta museale in un complesso monumentale Amelia / Italy / 1977
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La proposta di un museo di arte e statuaria faceva parte di uno studio per la tesi di laurea discussa con il prof. BRUNO ZEVI, relatore l' arch. MAURIZIO SACRIPANTI, nell'anno acc. 1976-77 presso la Facoltà di architettura di Roma.
Il museo affronta qui il tema del rapporto tra la problematica espositiva contemporanea delle opere d'arte e i complessi monumentali esistenti , nel tentativo di includere entrambi i fatti in un "unicum" spaziale che tenda a saldare il presente e il passato, leggendo l'uno attraverso l'altro.
L'idea architettonica è quella dei "ponti sospesi" elaborata dall'arch. M.Sacripanti nel famoso concorso del museo di Padova. Il concetto strutturale è invece quello della "struttura rovesciata", dalle travi in alto con i tiranti per sostenere i solai, che io avevo ammirato nell'ex palazzo INAIL di Roma (ora palazzo dell'Ente dello Spettacolo) dell'arch. L.Moretti e che avevo anche approfondito quando collaboravo come disegnatore presso lo studio dell' arch. Luigi Pellegrin , mio professore, nel progetto del Buon Pastore a Roma.
E' in fondo la lezione del maestro Carlo Scarpa con la sua lettura del passato attraverso il presente, come nel museo di Castelvecchio di Verona o nell'allestimento della biennale di Venezia del 68.
Il museo affronta qui il tema del rapporto tra la problematica espositiva contemporanea delle opere d'arte e i complessi monumentali esistenti , nel tentativo di includere entrambi i fatti in un "unicum" spaziale che tenda a saldare il presente e il passato, leggendo l'uno attraverso l'altro.
L'idea architettonica è quella dei "ponti sospesi" elaborata dall'arch. M.Sacripanti nel famoso concorso del museo di Padova. Il concetto strutturale è invece quello della "struttura rovesciata", dalle travi in alto con i tiranti per sostenere i solai, che io avevo ammirato nell'ex palazzo INAIL di Roma (ora palazzo dell'Ente dello Spettacolo) dell'arch. L.Moretti e che avevo anche approfondito quando collaboravo come disegnatore presso lo studio dell' arch. Luigi Pellegrin , mio professore, nel progetto del Buon Pastore a Roma.
E' in fondo la lezione del maestro Carlo Scarpa con la sua lettura del passato attraverso il presente, come nel museo di Castelvecchio di Verona o nell'allestimento della biennale di Venezia del 68.
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La proposta di un museo di arte e statuaria faceva parte di uno studio per la tesi di laurea discussa con il prof. BRUNO ZEVI, relatore l' arch. MAURIZIO SACRIPANTI, nell'anno acc. 1976-77 presso la Facoltà di architettura di Roma.Il museo affronta qui il tema del rapporto tra la problematica espositiva contemporanea delle opere d'arte e i complessi monumentali esistenti , nel tentativo di includere entrambi i fatti in un "unicum" spaziale che tenda a saldare il presente e il passato, leggendo...
- Year 1977
- Status Unrealised proposals
- Type Museums / Libraries
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