Conservazione dei centri storici in zona sismica | Giuseppe Scalora

La coerenza e la qualità degli interventi di conservazione e restauro dei centri storici derivano dalla conoscenza e dall’interpretazione della loro forma. Da qui, in primo luogo, la necessità di interpretare e descrivere gli aspetti formali e spaziali della forma fisica esistente, prestando particolare attenzione ai concetti di edificio, di ambito e di tessuto urbano, studiandone poi i diversi caratteri che ci aiutano a mettere a fuoco il modo in cui una forma concretamente si realizza come organizzazione complessiva distinguendosi dalle altre. Significative applicazioni multidisciplinari di questo metodo sono state sviluppate nei quartieri della Giudecca e della "Graziella" in Ortigia a Siracusa, di "San Giacomo" ad Ascoli Piceno, di Sant'Erasmo a Gaeta, nonché nel centro storico di Paganica, severamente danneggiato dal terremoto aquilano del 6 aprile 2009, dove diverse competenze di natura storico-critica, urbanistica, architettonica, tecnico-scientifica e filosofica si sono fuse assieme. Esse operano perseguendo il comune obiettivo di progettare interventi di restauro e miglioramento della sicurezza sismica, consapevoli della identità e della autenticità dei luoghi.