MISCUSI Milano | C.C. Merlata Bloom | AVAMPOSTI ARCHITETTURA

Retail design project Milan / 2023

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La location
Inaugurato a novembre 2023 Merlata Bloom Milano costituisce urbanisticamente l’anello di connessione tra due dei più importanti progetti di rigenerazione urbana di Milano, Mind e Uptown, con l'obiettivo dichiarato di ricucire in chiave sostenibile la trasformazione del quadrante nord ovest della città di Milano. L’area è stata acquistata nel 2019. L'edificio è stato costruito in tempo record, negli anni della pandemia, puntando fin da subito alla certificazione di sostenibilità Breeam, protocollo di valutazione che implica una politica di progettazione integrata, la scelta sostenibile dei materiali, la realizzazione di impianti efficienti.


L’edificio è stato progettato da CallisonRTKL (CRTKL), mentre il progetto comunale ed esecutivo è stato realizzato da Rossetti Engineering, società che fa parte del gruppo ImmobiliarEuropea. Merlata Bloom Milano avrà come bacino di utenza i primi residenti del nuovo distretto – circa 7mila (2.500 famiglie) – oltre allo storico quartiere del Gallaratese-Rho, arrivando a circa 3,6 milioni di possibili visitatori.
L'unità immobiliare progettata per il cliente MiScusi è costituita da un chiosco freestand che affaccia sulla food court del centro.


Il progetto
Come evidenziato in keymap il chiosco è posizionato al centro dell'area che fa da ponte tra i due blocchi del centro. Il posizionamento di questo "corridoio" è sospeso su un collegamento stradale dell'area immobiliare, suggerendo alcune scelte estetiche e funzionali del progetto, che rimandano per certi versi ad un ambiente outdoor. Trattandosi di un passaggio strategico e quasi obbligato per il passaggio dei flussi di utenza tra i due blocchi del centro, Avamposti ha voluto avverare una declinazione del format che suggerisse una stazione di sosta. L'universo estetico dell'immaginario visivo che abbiamo visto nei quadri del pittore e graphic artist americano Edward Hopper si è tradotto architettonicamente in alcune scelte di palette e matericità, pur senza tradire gli elementi caratterizzanti del format. La percezione risultante richiama la familiarità e l'immaginario della "sosta" in un luogo di ristoro, che spezzi la fatica di un lungo viaggio.


Anche in questo caso la progettazione è avvenuta in modo sinergico rispetto alle richieste e le esigenze del cliente, tenendo conto delle indicazioni e delle richieste di allineamento stilistico e conservazione delle volumetrie, espresse dalla proprietà del centro commerciale.
Tutti i progetti di allestimento food & beverage, inseriti in centri commerciali e food court, richiedono un delicato processo di verifica di fattibilità che esaudisca i desiderata e valorizzi gli aspetti caratterizzanti del format, rispettando le indicazioni e requirements tecnici del centro commerciale.


L'irregolarità e il tracciamento curvo della superficie sulla quale è stato possibile posare il pavimento caratterizzante del format ha contribuito a definire il chiosco di Miscusi come un satellite di passaggio. Le sedute, addossate da un lato sul fianco finestrato del "ponte", dall'altro verso la food court sembrano quasi esplodere rispetto al volume monolitoco del chiosco, come avviene con i tavolini all'aperto di una caffetteria in piazza.


Il chiosco si distingue dalle unità circostanti soprattutto grazie alla scelta di evidenziarne l'altezza. La mattonella lucida verde ricopre interamente tre lati del blocco pastificio-cucina-cassa-servizio, facendo da sfondo e materiale di contrasto rispetto al rosso e crema delle tre insegne luminose del brand. La posa della mattonella verde mescola la sua versione quadrata e rettangolare, cambiando rotazione ad ogni modulo, crea una regola che scaturisce in un dinamico effetto apparentemente randomico. Il gioco visivo si realizza in modo definitivo nel fianco completamente chiuso del chiosco, quello che affaccia sulle vetrate: qui avviene un'incursione del gradiente rosso che nobilita la parete con i due accessi tecnici del personale.


Dallo spaccato emerge come l'altezza sia stata creata per aggiunta di una sorta di elevazione rispetto al chiosco.
Rispetto ad altri progetti, qui il blocco principale compatta e ingloba tutte le aree tecniche del pastificio e della cucina in circa 45mq, posizionando nell'angolo più esposto dell'unità il bancone di ordine, pagamento e servizio dei clienti. Nonostante la piccola metratura è stato conservato il serramento di affaccio sulla produzione di trafilatura al bronzo, elemento caratterizzante e motivo di unicità qualitativa del brand.


L'angolo del blocco centrale che affaccia sulla food court è visivamente delimitato dal contrasto con il rivestimento in mattonella verde di cui abbiamo detto. Quest'area affaccia sulla zona pastifico, è interrotta da un piccolo corridoio che permette l'accesso alla zona di servizio e di cassa. In continuità con altri locali del format la struttura portante di questo corner è stata realizzata con anima di ferro, in parte vetrata e in parte rivestita in simil formica rossa.


La cucina
Da questo dettaglio della pianta emerge lo sforzo di conservare tutti gli elementi operativi che abbiamo già visto in altri progetti, pur rivisti per inserirsi nella piccola metratura. I flussi degli operatori, studiati insieme al cliente, si muovono dalla zona di produzione alla nicchia di cucina e impiattamento, insistendo sul banco angolare di cassa e di servizio al cliente.
La parete destinata alla cottura e al condimento della pasta è interamente rivestita di mattonelle verdi con lo stesso disegno di posa delle pareti esterne. In contrasto tutti gli elementi cucina in lucidissimo acciaio inox, compresi i mobili frigo, che essendo visibili dalla sala diventano a propria volta arredo e contribuiscono allo storytelling di artigianalità e genuinità delle preparazioni del format.


Da questa sezione emerge il dettaglio della suddivisione delle operation concepito già in una fase architettonica preliminare. La ripartizione del blocco a "elle" qui rappresentato definisce chiaramente il flusso di avvicinamento del cliente, dalla fase di ordine e pagamento fino al ritiro del vassoio. A specchio questa configurazione determina l'orientamento dei flussi e le tempistiche operative del personale addetto che, in pochi minuti, sarà in grado di accogliere e processare l'ordine, cuocere e condire le pietanze, consegnando il prodotto impiattato su vassoi 40x30, già ordinatamente predisposti sul banco di servizio e/o nella mensola sopraelevata a destra, destinata al ritiro degli ordini take away da parte dei clienti o da parte dei rider delivery. A questi ultimi è riservata anche un'area d'attesa che non intralcia le sedute dei clienti.


Il fronte del pass pietanze è realizzato con le stesse finiture simil formica rossa e acciaio che ritroviamo anche nel bancone di servizio e nel corner cassa. Qui l'elemento in metallo lucido, che fungeva da cornice dei pannelli rossi, diventa anche colonna portante della sezione aperta del banco cassa e del vano a giorno di servizio alla sala.


Area sedute


L'unità immobiliare è delimitata dalla mattonella posata a terra, con effetto graniglia in gres, che ripropone gli antichi composti cementizi caratterizzati dalla presenza di scaglie di pietra e granulati di marmo, oggi comunemente definiti terrazzo veneziano. Per aggiungere interesse alla posa è stato creato un effetto a scacchiera, mettendo in contrasto mattonelle chiare e scure.


Le sedute circondano in modo irregolare tutto il blocco centrale.
Seguendo la linea curva della parete vetrata del centro commerciale sono stati ricavati dei salottini panoramici, addossando le panche imbottite color giallo polenta con struttura in contrasto in ferro nero caratterizzanti del format, ai setti strutturali portanti in legno del centro. Tra le panche sono stati posizionati due, tre o quattro tavoli, in base alla profondità concessa dalla nicchia, sormontati da lampadari sospesi con luce calda e paralume in vetro aranciato, che suggeriscono un ambiente quasi casalingo. I lampadari su queste sedute sono oggetti di arredo indipendenti, con una struttura in ferro scuro con braccio sospeso: ne risulta un interessante ibrido tra un lampadario da soffitto e una piantana da terra, che si integra in modo creativo e funzionale alla particolare necessità del centro.


Le sedute restanti circondano il blocco centrale, posizionando tavoli e sedie imbottite giallo polenta in modo irregolare e modulabile, oltrepassando in modo naturale la curva delineata dal pavimento posato e occupando parte del corridoio di passaggio del centro che funge da food court.


 

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    La locationInaugurato a novembre 2023 Merlata Bloom Milano costituisce urbanisticamente l’anello di connessione tra due dei più importanti progetti di rigenerazione urbana di Milano, Mind e Uptown, con l'obiettivo dichiarato di ricucire in chiave sostenibile la trasformazione del quadrante nord ovest della città di Milano. L’area è stata acquistata nel 2019. L'edificio è stato costruito in tempo record, negli anni della pandemia, puntando fin da subito...

    Project details
    • Year 2023
    • Client MISCUSI SRL SOCIETÀ BENEFIT
    • Status Completed works
    • Type Restaurants / Interior Design / Lighting Design / Graphic Design / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Furniture design
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