Il grigio. La luce. L’eleganza | Zenucchi Design Code

Il soggiorno è un’elegante stanza grigia che luci di design riempiono d’atmosfera. Italy

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Nel cuore di Bergamo, protetto dal rigore di un edificio antico, un elegante appartamento chiedeva di essere completato. Aveva un dolce pavimento in rovere, una cucina color del ghiaccio, e un bagno minimal pieno di luce e di magia. Vi erano però pochi arredi. Nessun tappeto, nessuna tenda. Nessun accessorio, nessuna lampada. Mancava l’anima, a quell’appartamento. Era un’abitazione, senza il calore di una casa. Fino all’intervento di Zenucchi Design Code. E così, adesso, il soggiorno non è più un semplice soggiorno, ma un’elegante stanza grigia che, luci di design, riempiono d’atmosfera. C’è l’ampio divano, modello White di Rodolfo Dordoni (Minotti), e c’è la poltrona dall’aspetto vintage, modello 423 Cab Lounge di Mario Bellini (2015, Cassina), col suo cuoio e il suo acciaio. Poggiano su di un tappeto in lino, il divano e la poltrona. Guardano alle lignee geometrie degli LC14 Tabourets di Le Corbusier (1952/1959; 2010 Cassina), a quella parete tv realizzata su misura. Tutto, qui, è grigio. Ma di un grigio che è caldo, è sfumato e sa di casa. Un grigio deciso, che dà carattere. Che accompagna il bianco e con lui l’altezza dei muri, dei soffitti, delle finestre. Un grigio che, sotto una luce morbida e studiata, si accende. Si anima. Vive e poi rivive. Proviene da una sfera che è bassa ed è rotonda, la luce. Dal braccio lungo e sottile di una 265 di Paolo Rizzato (1973, Flos). Dalla lampada da terra che, come una luna piena, illumina la Cage B di Massimo Castagna (Henge). Una libreria leggera, d’animo industriale e di grande compostezza. Sta alle spalle del divano. Accompagna il corridoio che, dall’ingresso, conduce alla zona giorno.
Al suo salotto, a quella sala da pranzo che è come una sorpresa. Travi a vista, scure e vissute, sorreggono lampade aliene. Sono le Light Ring Orizontal di Massimo Castagna (Henge). Un gioco di cerchi, di luci e di geometrie che si riflette sul piano, sottilissimo e lucido, del tavolo Axis di Gabriele Buratti (2009, Acerbis). Eleganti Ginger di Roberto Lazzeroni (2011, Poltrona Frau) fanno da contorno, con la loro pelle color champagne. È una sala da pranzo composta. Che non ha fronzoli, che è calibrata. Che è un perfetto incastro di spigoli, cerchi e linee rette. Che è chiamata ad introdurre la cucina. Una cucina bianca, col soffitto in legno e la luce che, dalla tenda a rullo realizzata su misura, filtra leggera. A colorarla è solo il blu oltremare degli sgabelli, modello Lem di Shin & Tomoko Azumi (2000, lapalma). Perché in questa casa nel cuore di Bergamo, a stupire sono i dettagli. Posati dalle abili mani di un team esperto e appassionato. Come in camera dove, a fianco del letto già esistente, Zenucchi Design Code ha scelto due Bob di Jean-Marie Massaud (2006, Poltrona Frau). Per decorare poi la parete con i cavi, tesi e geometrici, delle OK di Kostantin Gric (2014, Flos). Una parete tv, chiara e tridimensionale, dà equilibrio all’ambiente, mentre le linee squadrate di una Duet (2014, Davide Groppi) illuminano la cabina armadio. Come se le luci, qui, del sole fossero una prosecuzione. Arricchita. Raffinata. Ingentilita da un design che somiglia a una scultura.

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    Project details
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Custom Furniture
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