AERtetto per l’Ex Hotel Ples di Duino | AERtetto

Duino-Aurisina / Italy / 2023

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Un ex albergo che ha scritto la storia dell’ospitalità di questo territorio, un complesso dalla collocazione unica, nei pressi di un promontorio e di un castello dal quale si gode una vista meravigliosa sul mare, una nuova destinazione d’uso che oggi viene riconfermata e valorizzata attraverso un intervento conservativo ma anche migliorativo delle condizioni dell’edificio, con uno sguardo aperto sul futuro. Anche grazie ad AERcoppo®.

La conversione di un albergo nel Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico
Un contesto unico per tanti motivi. Un edificio carico di storia, di fascino e anche in parte di mistero, che lega la propria fama a doppio filo a quella dell’adiacente castello dei Torre e Tasso, un tempo dimora privata dei Principi von Thurn und Taxis. Un luogo, a picco sul mare, a Duino, in provincia di Trieste, a meno di 5 km dal confine con la Slovenia. Un contesto naturalistico di pregio con il verde della vegetazione a inglobare e circondare i volumi, il blu dell’acqua che si estende a perdita d’occhio e il vento, la famosa bora, a fare da costante. Un edificio che da tempo è sede del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, la prestigiosa scuola internazionale che richiama ogni anno studenti da tutto il mondo.


L’ex Hotel Ples è oggi una residenza per giovani studenti e da qualche anno ospita sia spazi per la didattica che alloggi, per un mix di aree comuni e private che regola la vita quotidiana degli studenti.
Proprio per l’importanza che l’edificio ricopre, testimonianza dei primi sviluppi dell’attività turistica della zona, l’immobile è vincolato dalla Sovrintendenza ed inoltre ricade in vincolo paesaggistico diretto anche in funzione della distanza inferiore a 300 m. dal mare.


“L'albergo Ples all'epoca dell'impero asburgico diventò una sorta di istituzione, frequentato da ospiti illustri, e la vicinanza al castello dei Torre e Tasso ha contribuito in maniera ancor più marcata a trasformare l'albergo della famiglia Ples in un luogo conosciuto nell'intero impero austroungarico” ci racconta l’Arch. Barbara Pessina, Progettista e Direttrice dei lavori.


Dopo la dismissione della struttura alberghiera l’edificio fu acquisito dalla Sede del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, che vi installò la propria sede apportando alcune modifiche interne alla struttura come racconta l’Ing. Federico Manetti, R.U.P. del progetto: “Si tratta di un edificio simbolo della costiera triestina e siamo molto contenti che ogni anno possa ospitare studenti provenienti da tutto il mondo. Convertita a struttura didattica-ricettiva, la struttura ha subito una trasformazione graduale che con questo intervento trova compimento in merito agli aspetti strutturali e all’importanza della qualità degli ambienti, garantita da un involucro performante in tutte le sue parti”.


Oggi il campus è articolato in diversi corpi di fabbrica che ospitano le aule, gli alloggi, l’auditorium, per una struttura completamente immersa nel verde e vicinissima al mare dal quale la separa solo il castello. Parte del giardino dell’albergo diventerà un parco pubblico per restituire alla collettività uno spazio per il relax e lo svago ma anche per connettere destinazione pubblica e privata e aumentare il mix di relazioni virtuose tra target diversi.


Il volume principale della struttura ospita gli alunni e l’alloggio per il professore. In particolare al piano terra trovano posto gli spazi per la didattica e le aule per le lezioni, mentre al primo piano le stanze e alcuni ambienti comuni. Con questo intervento anche il sottotetto è stato recuperato per un possibile riutilizzo, non ancora ben definito, come ambiente di lettura e studio personale. Sicuramente uno spazio in più per i ragazzi e non solo, per unire condivisione e tempo dedicato a sé stessi.

L’intervento conservativo e migliorativo
L’intervento nasce dagli input derivanti dall’analisi di vulnerabilità sismica condotta nel 2017 che ha evidenziato la necessità di un adeguamento della struttura per quanto riguarda gli aspetti portanti, la volontà di migliorare la prevenzione incendi con il rinnovamento e la messa a norma degli impianti e la messa a punto di un complesso di opere di risanamento conservativo dell’immobile che hanno interessato anche le facciate.


L’Arch. Barbara Pessina riassume così i diversi temi attorno ai quali si è sviluppato il progetto: “In primis abbiamo definito un intervento strutturale mirato all’ottenimento dell’adeguamento sismico in conformità alle vigenti Norme sulle costruzioni NTC2018 ed eventuali modifiche successive. Contestualmente abbiamo previsto opere atte al superamento delle barriere architettoniche e un lavoro importante è stato fatto per il soddisfacimento della normativa antincendio.


Sono state realizzate opere edili per il collegamento tra i vari piani e predisposti impianti per un futuro utilizzo del sottotetto da adibire a sale multiuso per studenti e alloggio insegnante. Abbiamo rifatto i bagni al piano terra, l’impermeabilizzazione, la coibentazione e la posa della finitura della terrazza piano primo. Infine, ma non da ultimo, abbiamo progettato e realizzato il rifacimento totale della copertura finalizzato a dare all’edificio un tetto sicuro e performante anche in un contesto complesso per i fenomeni atmosferici come quello di Duino”.


“La sede del Collegio è una struttura complessa” - prosegue Manetti - “composta da diversi corpi di fabbrica tra loro connessi. Per quanto riguarda l’adeguamento sismico, dopo aver constatato il buono stato delle murature, abbiamo lavorato sui solai orizzontali in legno che abbiamo controventato con tiranti in acciaio dopo aver rifatto il cordolo in pietra. Per quanto riguarda il superamento delle barriere architettoniche abbiamo lavorato con l’obiettivo di migliorare la fruizione e i flussi in tutti gli ambienti anche in ottica futura. Abbiamo in questo senso realizzato un ascensore esterno con scala in c.a. per l’accesso a tutti i piani. Non da ultimo abbiamo costruito i bagni per i disabili a piano terra. Dopo aver sistemato il solaio dell’ultimo piano, risanato gli ambienti del sottotetto e demolito la copertura esistente siamo passati alla realizzazione di un nuovo tetto per l’Ex Ples”.

La copertura e l’impiego di AERcoppo®
Il tetto del volume principale dell’Ex Ples è stato completamente rifatto. Si tratta di una tipologia a due falde classica, per la quale in primis è stata rimossa tutta la copertura esistente sostituendo le travi esistenti in legno con corrispettivi elementi portanti in lamellare opportunamente dimensionati. Un intervento resosi necessario proprio nell’ottica del miglioramento sismico complessivo dell’edificio, mentre la progettazione e realizzazione di dodici lucernari motorizzati, si inserisce nell’ottica di migliorare il benessere negli ambienti interni, portare luce e aria nel sottotetto per un utilizzo frequente di questi spazi comuni. Prosegue l’Ing. Manetti: “La copertura è stata senza dubbio una delle fasi più complesse dell’intervento perché volevamo migliorare le prestazioni del sistema tetto ma anche favorire condizioni di vivibilità ottimali nel sottotetto. Sopra la nuova struttura portante in legno abbiamo quindi posato un tavolato, sempre ligneo, sopra il quale abbiamo collocato uno strato isolante, la barriera al vapore e la membrana impermeabilizzante per dar vita a un pacchetto dalle alte prestazioni”.


Per proseguire nell’ottica di ricerca di condizioni di confort la scelta è ricaduta su un sistema ventilato che potesse assicurare isolamento naturale, sia dal calore dei mesi estivi grazie al passaggio dell’aria, sia dalle temperature rigide dei mesi invernali grazie all’isolamento naturale assicurato sempre dallo strato d’aria.


La proposta di utilizzare il sistema sviluppato e prodotto da AERtetto è arrivata dell’Arch. Barbara Pessina che così la motiva: “Avevo già utilizzato il sistema AERcoppo® in un altro cantiere con ottimi risultati e mi sembrava la soluzione ideale anche per questo progetto per alcune caratteristiche specifiche del prodotto. In previsione dell’utilizzo del sottotetto, ma non solo per questo, predisporre una copertura ventilata vuol dire aumentare l’efficienza energetica complessiva dell’edificio e assicurare comfort a chi utilizza questi spazi. Inoltre, la possibilità di non forare la guaina, permette di non interrompere l’impermeabilizzazione e assicurare la tenuta stagna del pacchetto, anche in un territorio difficile come quello della costa triestina. Proprio la frequenza di fenomeni atmosferici importanti richiedeva inoltre una garanzia di tenuta impossibile da certificare con la posa tradizionale del manto. Il sistema è inoltre facile da posare e una volta compreso al meglio il processo di posizionamento dei ganci i lavori possono procedere velocemente e senza intoppi. Per tutti questi motivi ho proposto AERcoppo® e la scelta mi sembra al momento vincente”.


Per il R.U.P. invece si trattava del primo approccio verso questa soluzione come ci ricorda lo stesso Manetti: “Non conoscevo il sistema perché non l’avevo mai utilizzato. Abbiamo accolto la proposta della progettista approfondendone caratteristiche, specificità e punti di forza. Mi sembra di poter dire che assicura una funzionalità molto elevata, è semplice e veloce da posare e porta in sé delle caratteristiche tecniche molto interessanti e perfette per questo edificio. Si è già detto dell’importanza della ventilazione ma io credo molto nella tenuta della copertura anche sotto l’azione del forte vento, che è una condizione che preoccupa spesso in questa collocazione geografica”.


Molto favorevole all’impiego di AERcoppo® anche l’impresa Isam srl di Roma che si è occupata dei lavori. Il Direttore di Cantiere, l’Arch. Claudio Sordi ci racconta questa prima esperienza con il sistema: “Per noi era la prima volta, non conoscevamo molto bene il sistema ma grazie all’aiuto e al supporto dei tecnici di AERtetto e di un’azienda del territorio che ci ha supportato nella posa, siamo riusciti a utilizzarlo al meglio per le esigenze specifiche del progetto. Dopo una prima fase di approfondimento delle specificità, i lavori sono proceduti velocemente e in totale sicurezza, anche grazie al fatto che la copertura era del tutto nuova e gli allineamenti potevano essere precisi grazie a un piano di lavoro complanare e omogeneo. La stessa sicurezza che offre il sistema e i suoi ancoraggi meccanici per contrastare l’effetto del vento, che qui soffia forte, è stata un valore aggiunto”.


Il sistema AERcoppo® ha permesso si assicurare in ogni punto della copertura continuità e garanzia di mantenimento delle prestazioni nel tempo anche in condizioni difficili come queste, rispettando allo stesso tempo i vincoli legati all’altezza degli edifici. Molto soddisfatti tutti gli attori del progetto che hanno potuto constatare la flessibilità di questa soluzione che permette libertà di posizionamento dei supporti anche laddove ci sono degli elementi di discontinuità della copertura come avviene ad esempio nei pressi dei lucernari.


“Posso affermare che è stata una scelta coerente” - conclude l’Ing. Manetti - “che rappresenta senza dubbio un passo in avanti rispetto a un sistema tradizionale. Quando tutti gli attori del progetto sono convinti di una soluzione e si mettono nelle condizioni per poterla utilizzare al meglio i risultati sono eccellenti come nell’Ex Ples”.


I coppi utilizzati sono tutti nuovi, sulla copertura è stata posizionata anche una linea vita per poter svolgere poi in sicurezza le operazioni di manutenzione.

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    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2023
    • Work finished in 2023
    • Status Completed works
    • Type Colleges & Universities / Hotel/Resorts / Tourist Facilities / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Structural Consolidation / Refurbishment of apartments / Building Recovery and Renewal
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