Poggio Niki | Claudio De Santis

Nell'entroterra pisano, su un poggio affacciante sull'Arnoe sul piano fittamenmte umanizzato che si estende fino al Tirreno, negli anni sessanta del secolo scorso fu avviato un programma di urbanizzazione inteso a crea un complesso di residenze di alto livello, chiaramente rivolto a una clientela potenziale agiata e desiderosa di trasferire le proprie abitazioni, dalla città commerciale di Pontedera, in zone paesaggisticamente e climaticamente migliori; un indirizzo di prestigio, una sorta di Parioli in sedicesimo.

Il progetto, architettonicamente pregevole ma ispirato a concezioni emblematiche della cultura urbanistica dell tempo, fu per questo e altri motivi destinato a restare allo stato iniziale e a testimoniare per lunghi anni, con lo scheletro cementizio dell'unico edifici costruito e rimasto al grazzo, dell'inanità di tentativi di calare in alcune realtà locali le visioni elaborate secondo ideologie astratte di provenienza forestiera.

Il presente Piano è in realtà un vero e proprio progetto concepito a partire dallo studio dettagliato delle singole unità abitative, assemblate quindi a formare un insieme armonico in carattere con gli abitati storici che connotano le colline circostanti.