NASTRO VERDE

Un caso di co-progettazione da remoto, durante il "lockdown" Varese / Italy / 2021

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Pemessa: le circostanze. 


Durante il lockdown per la pandemia da Covid gli spostamenti erano dapprima vietati e poi problematici. Si verificava il caso tipico dell'opportunità di una progettazione in remoto. 


Il futuro realizzatore (e co-progettista) del giardino da progettare aveva però già effettuato un sopralluogo e raccolto i desiderata del cliente, piuttosto circostanziati. Erano quindi disponibili una piantina essenziale dell’area, tracciata a mano, alcune foto già scattate e una moodboard su ciò che desiderava il cliente. 


Si trattava sostanzialmente di completare il progetto, operare qualche aggiustamento alla parte già stabilita e aggiungere dei dettagli. Occorreva inoltre sviluppare il progetto in 3D in modo da renderlo più facilmente leggibile dal cliente. 


 


Premessa: gli inconvenienti generali. 


La mancanza di un sopralluogo da parte del progettista può essere una seria limitazione. Per superarla occorre che il cliente fornisca una documentazione il più possibile completa e accurata. Risulta però molto difficile comprendere il contesto in cui il giardino è immerso in base alla sola documentazione del committente. 


 


Premessa: le opportunità generali. 


Strumenti come Google Earth aiutano il progettista a farsi un'idea del contesto. L’accessibilità a immagini satellitari e navigazioni in ambienti virtuali tridimensionali si può configurare come un sopralluogo virtuale, anche se la scarsa qualità delle immagini può costituire una limitazione. 


 


Premessa: i vantaggi generali. 


Lockdown a parte, se il sito è lontano dalla sede del progettista il sopralluogo risulta piuttosto oneroso. Evitarlo consente di contenere in modo significativo i costi di progetto. 


 


Lo stato di fatto. 


L'area oggetto della progettazione si presenta lunga e stretta (50 m x 8 m), ed affianca una strada privata. Una strada pubblica costeggia il lato corto più lontano dalla casa. 


 


Le richieste. 


Il committente desiderava un giardino aperto verso la strada interna, ma riparato alla vista sui lati interni. Il dettaglio delle richieste era stato registrato dal realizzatore e co-progettista su un foglio con appunti accurati. 


 


Le soluzioni progettuali. 


La parte del giardino più prossima alla casa è piuttosto strutturata, mentre il resto, come richiesto, è prato lasciato libero, da utilizzare per attività ricreative: jogging, relax, quattro calci a un pallone… 


Per il frangivista all’ingresso dal lato più interno del giardino (il lato corto più lontano dalla strada pubblica e più vicino alla casa), non sussistendo indicazioni particolari, sono stati previsti due pannelli in legno trattato ai lati del passaggio, con inserimento sul passaggio di un arco centrale per legare le due parti e aggraziare la struttura. 


I pannelli sono stati mantenuti un po’ arretrati rispetto al cordolo di contenimento, in modo che davanti a loro si potessero piantare piccoli arbusti o piante erbacee o rampicanti, o anche far fuoriuscire attraverso le griglie le fronde degli arbusti piantati all’interno. 


Nell’aiuola d’ingresso sono state reiterate le piante già presenti. I cespugli potevano essere praticamente di qualsiasi specie (nandina, evonimo, loropetalo, ecc.) e una fila di arbusti è stata disposta sul lato-strada per definire meglio lo spazio. 


All'interno dell'aiuola non sono state inserite delle piante a carattere erbaceo per non appesantire l’insieme, che a questo punto era già equilibrato. Vi era invece l'opportunità di inserirle vicino ai sassi che delimitano l’aiuola, nonché nell’aiuola all’altra estremità


Sulla pavimentazione in fondo al vialetto di beole è stato previsto un gazebo dalle linee semplici, come da richiesta, ma anche elegante, con un esempio di arredamento di stile moderno che introducesse anche un po’ di colore vivo in un insieme per il resto giocato su tonalità delicate. 


La struttura è stata concepita in alluminio ad effetto legno chiaro, con pavimento in doghe di WPC pieno (non forato) ed in stile con i pannelli all’ingresso. Visto che lo spazio lo consentiva, il gazebo è stato suddiviso in due distinti padiglioni, per evitare che la struttura fosse o troppo piccola o di aspetto troppo massiccio. 


Unisce i padiglioni una tettoia piana trasparente, che può essere in PMMA o in PC trattato anti-UV, un po’ distanziata dalle traverse in legno sottostanti per permettere l’inserimento di teli leggeri ombreggianti, che si possono posizionare secondo utilità o fantasia. 


Una fontanella è stata inserita a fianco dal gazebo. Un’apertura laterale permette un immediato accesso alla fontanella dal gazebo. 


Per rendere più sfumata e gradevole la transizione tra pavimentazione e prato libero, all’estremità della pavimentazione opposta al camminamento sono state inserite altre tre beole, di dimensioni decrescenti, per evitare una brusca interruzione della zona pavimentata e dare un’impressione di continuità tra il pavimento e il prato, con un “invito” costituito da una coppia di arbusti. 


Nell’aiuola verso la strada pubblica sono state inserite le tanto desiderate ortensie (Hydrangea macrophylla) e alcune piantine di Liriope muscari per equilibrare l’insieme. Le beole posate conducono alla cassetta della posta. 

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    Project details
    • Year 2021
    • Work started in 2021
    • Work finished in 2021
    • Client Privato
    • Contractor Alex Giardini (Caronno Varesino), co-progettista
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
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