Risanamento idraulico del bacino del Miseno e riapertura, sistemazione e protezione delle foci del lago Fusaro | Giuseppe Capuozzo

Bacoli / Italy / 2015

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DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO


Le opere che si propongono hanno l’obiettivo di dotare il territorio di una infrastruttura utile a fornire ai flussi turistici “occasioni” di permanenza sul territorio,unitamente ai residenti, per goderne la ineguagliabile “tipicità” storico/culturale/ambientale, tra i quali la realizzazione di due “piste pedo ciclabili” perimetrali ai laghi in questione.


Presupposto ed obiettivo delle soluzioni che  qui si propongono è quello di valorizzare, attraverso il recupero e la manutenzione straordinaria di quanto esistente , in chiave “ecologica” paesaggistica dei due mitici laghi, adeguando il progetto esecutivo alle Prescrizioni emesse dalla Soprintendenza ai BB. Architettonici e Ambientali competente in data 22/12/2014 prot. N. 31298.


A)    Lago Fusaro:


1)      Manutenzione del fondo dei canali di foce (foce Sud, foce Centrale e foce Nord) mediante dragaggio, finalizzata a favorire la circolazione idrodinamica delle masse d’acque movimentate dai flussi di marea, sia in direzione mare-lago che lago-mare;


2)      Consolidamento e protezione delle fondazioni dei muri di sponda mediante sottofondazione in jet-grouting;


3)      Manutenzione dei muri spondali con operazioni di riammagliatura, stilatura della parte in pietra, ripristino e/o ricostruzione dei cordoli e risanamento di parti in cls;


4)      Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare dei canali di foce;


5)      Installazione di apposite barriere frangivento a protezione del tratto terminale della foce Nord lato mare.


6)      Ristrutturazioni conservative di ripristino delle parti murarie dei manufatti (Foci Nord, Sud e Centrale) di alloggiamento delle paratoie di regolazione ed intercettazione e sottofondazione degli stessi con colonne di jet-grouting;


7)      Sostituzione delle paratoie di regolazione ed intercettazione dei flussi mareali, ormai fatiscenti o addirittura non più esistenti con relativa meccanizzazione e telecontrollo delle apparecchiature;


8)      Ripristino e/o esecuzione ex novo delle stradine di servizio necessarie per le operazioni di controllo e manutenzione delle opere di canalizzazione, strutturali ed elettromeccaniche interessate;


9)      Installazione di pannelli fotovoltaici “policristallini” lungo le sponde dei canali di foce per produzione di energia elettrica da immettere in rete (“scambio sul posto”);


10)  Riqualificazione dei percorsi naturalistici.


A)    Lago Miseno:


1)      Manutenzione del fondo dei canali di foce (foce Miseno e foce Miliscola) e dell’area di imbocco-sbocco nel lago mediante dragaggio, finalizzata a favorire la circolazione idrodinamica delle masse d’acque movimentate dai flussi di marea, sia in direzione mare-lago che lago-mare;


2)      Manutenzione dei muri spondali con operazioni di riammagliatura, stilatura della parte in pietra, ripristino e/o ricostruzione dei cordoli e risanamento di parti in cls (foce Miseno);


3)      Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare dei canali di foce;


4)      Meccanizzazione e telecontrollo delle paratoie di regolazione ed intercettazione dei flussi mareali;


5)      Bonifica delle sponde del lago mediante rimozione dei materiali e/o rifiuti accumulati fino ad una distanza di 20 m dalle sponde stesse;


6)      Realizzazione di vasche di decantazione lungo le canalizzazioni fognarie cittadine a monte dei punti di innesto nel collettore Circumlacuale e/o di scarico nel lago;


7)      Disostruzione del collettore Circumlacuale mediante rimozione e smaltimento in discarica del materiale detritico accumulato all’interno dello speco;


8)      Installazione di pannelli fotovoltaici “policristallini” lungo le sponde dei canali di foce per produzione di energia elettrica da immettere in rete (“scambio sul posto”);


9)      Riqualificazione dei percorsi naturalistici


 Manutenzione dei muri spondali con:


•         operazioni di rammagliatura e stilatura dei giunti con malte cementizie additivate con resine acriliche (superficie trattata 2231,50 mq );


•         ricostruzione dei cordoli ammalorati lungo i tratti di muratura in pietrame; i cordoli in c.a. posti sulla sommità dei muri di sponda avranno una larghezza var. tra 0,70 m e 2,00 m ed un’altezza di 0,15 m e verranno realizzati per uno sviluppo complessivo di 1366,50 m;


•         revisione e restauro con idonee malte pozzolaniche (betoncino da 5 cm) dei paramenti dei muri spondali in calcestruzzo ubicati verso il mare che presentano le superfici completamente prive di strato superficiale di protezione e quindi in evidente erosione; la superficie complessiva delle superfici da risanare è stata prevista pari a circa 762 mq.


Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare


In analogia a quanto previsto nel prog. definitivo approvato, nel presente progetto esecutivo si è prevista la realizzazione di alcuni interventi di ristrutturazione e/o adeguamento delle suddette opere che attualmente versano in avanzato stato di degrado; la finalità di tali interventi è quella di proteggere adeguatamente la sezione di imbocco-sbocco a mare in modo da evitare, o quanto meno limitare, in futuro, l’ingresso da mare di nuove quantità di sedimenti trasportate dal moto ondoso che possano dare luogo a nuovi fenomeni di interrimento. Al tempo stesso, nel caso in esame, la finalità degli interventi previsti è stata quella di migliorare le attuali condizioni di deflusso alla foce, favorendo in tal modo gli interscambi idrici lago-mare; a tal proposito, è stata prevista la risagomatura dell’apparato di foce, con la realizzazione di uno sbocco con configurazione a “Y”, aperto su entrambi i lati ed al tempo stesso adeguatamente protetto frontalmente.


Più in dettaglio, il presente intervento di adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare della foce Nord è stato previsto mediante la realizzazione di interventi, sia di rifiorimento delle attuali scogliere di protezione, sia di parziale risagomatura/ristrutturazione dei muri di sponda laterali e frontali.


All’uopo, si è prevista l’integrazione con massi naturali delle scogliere di difesa (circa 314 ton di scogli di II e III cat.) e la parziale ricostruzione dei muri di sponda laterali e frontali posti lungo il tratto terminale del canale di foce, con posa in opera di cassoni prefabbricati in c.a. (n. 13 cassoni posti su uno sviluppo complessivo di circa 30 m).


I cassoni, di dim. 2,20x2,20x3,30 mcvpp, verranno fondati su colonne in jet-grouting DN900 armate, di altezza 6.0 m (n. 4 per cassone), e saranno solidarizzati in testa da un solettone in c.a. di spessore 30 cm; tali manufatti verranno zavorrati al fondo mediante riempimento degli stessi realizzato con parte del materiale recuperato dalle operazioni di dragaggio precedentemente descritte.


Nell’ambito del presente intervento di adeguamento, nella suddetta ottica di regolarizzazione e rifunzionalizzazione complessiva delle opere di imbocco-sbocco a mare del canale della foce Nord, si è altresì prevista la demolizione di parte dei muri di sponda esistenti in cls, che versano in avanzato stato di degrado (muri in sostituzione dei quali verranno realizzati i cassoni prima citati); si è altresì prevista la pulizia del fondale marino in prossimità dello sbocco, con asportazione e relativo riutilizzo di scogli e pietrame che attualmente ostruiscono, seppur parzialmente, il suddetto sbocco.


Al termine delle lavorazioni, si è prevista la risistemazione e risagomatura delle aree di arenile interessate dal cantiere, mediante versamento e ridistribuzione di un piccolo quantitativo di sabbia della stessa natura di quella in sito (circa 300 ton); tale volume di sabbia verrà recuperato dalle operazioni di escavo subacqueo effettuate per realizzare la bonifica del piano di posa dei cassoni a mare.


Installazione di apposite barriere frangivento a protezione del tratto terminale della foce Nord lato mare


Oltre alla realizzazione delle succitate opere a mare, si è prevista, su entrambi i lati del tratto terminale del canale (lato mare), per uno sviluppo complessivo di circa 90 m, la realizzazione di un’apposita barriera frangivento con opere di ingegneria naturalistica; anche in tal caso, la finalità dell’intervento è quello di assicurare la necessaria protezione dai fenomeni di interrimento del tratto terminale del canale di foce lato mare, dovuto al trasporto eolico della sabbia dell’arenile limitrofo (fenomeno che ad oggi ha determinato il completo riempimento del tratto di canale lato mare).


All’uopo si è prevista la realizzazione di una barriera basale in legno, costituita da viminata posizionata entro una trincea, necessaria per il parziale interramento dello schermo e per consentirne l'inclinazione verso monte di 60°. La viminata è costituita attraverso l'intreccio di verghe di castagno o di orniello, della lunghezza di circa 3.20-3.50 m e diametro di 3-5 cm. L'intelaiatura (montanti e controventatura) utilizza pali di castagno h=2.20-2.40 m, d=0.10-0.12 m posti ad una distanza di circa 1.5 m. Per il fissaggio delle verghe si impegnano chiodi e legature metalliche ottenendo uno schermo semipermeabile. Per il parziale interramento dell'opera, la trincea viene riempita con sabbia proveniente dallo scavo avendo cura di creare un piccolo dosso attorno alla struttura, sino ad ottenere un interramento dello schermo di circa il 50% della sua altezza.


Sostituzione delle paratoie di regolazione ed intercettazione con relativa meccanizzazione e telecontrollo


Si è prevista la sostituzione dei due sistemi di paratoie esistenti (lato lago e lato mare) con dispositivi della stessa tipologia (paratoie piane a scorrimento) in acciaio inox, motorizzate, servoassistite, monitorate e telecomandate per la loro gestione. Le paratoie e tutti i servomeccanismi (motori, aste di manovra, etc.) saranno alloggiate e sorrette da nuovi portali in acciaio inox, opportunamente fondati ed ancorati, che, seppur “inquadrati” all’interno della vecchia struttura di sostegno, non graveranno su di essa, al fine di alleggerirla da carichi di esercizio prolungato.


All’uopo, come prima accennato, gli scarichi in fondazione delle nuove strutture metalliche di sostegno delle paratoie verranno assorbiti dagli adeguati  interventi di sottofondazione previsti (colonne DN900 in jetting) e, pertanto, non andranno ad incrementare le sollecitazioni agenti sulle fondazioni esistenti.


INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEI PERCORSI NATURALISTICI


La soluzione progettuale proposta in progetto è costituita da un sistema in armonia con l’ambiente circostante.


L’ambito in cui è localizzato l’intervento possiede caratteristiche di panoramicità di altissimo valore ambientale offrendo suggestivi scorci paesaggistici.


Per valorizzare migliorare i percorsi esistenti si propongono dei pannelli didattici in punti strategici dei percorsi che possano ricreare agli occhi del turista l’immagine che questi luoghi avevano nell’antichità. In questo modo i percorsi intorno ai due bacini possono  riuscire a esaltare e far comprendere l’organizzazione del territorio anche in funzione del patrimonio archeologico.


Il progetto per il miglioramento delle due piste pedo-ciclabili intorno ai laghi Miseno e Fusaro, affronta la problematica di inserimento ambientale, paesaggistico ed archeologico dell’area interessata.


Si rende necessario ridurre l’impatto progettuale evitando che l’intervento possa portare a situazioni di squilibrio ambientale; anzi,nei limiti del possibile, migliorare e “rendere di maggiore qualità ambientale “ quanto gia esistente.


L’opera progettata deve essere capace di coniugare aspetti estetici e naturalistici,mediante adozione di materiali di basso impatto senza trascurarne la valenza tecnica,nella totale salvaguardia della natura dei luoghi.


In merito a questo tema si garantisce con il largo uso di legno per le passarelle e per le ringhiere rusticane, come dettagliatamente vedremo nel seguito, l’utilizzo di tecniche costruttive e materiali ecocompatibili al fine di consentire il possibile riciclo dei materiali provenienti dalle lavorazioni e ridurre riducendo la produzione dei rifiuti e dei materiali da conferire in discarica.


La valorizzazione del percorso ciclabile – pedonale è stata affrontata articolando il percorso con aree di sosta atte alla fruizione e alla conoscenza delle realtà territoriali.


Inoltre si provvederà a realizzare, compatibilmente con le performances attese, i seguenti interventi:


-          L’arricchimento del verde, le Alberature di alto fusto, L’utilizzo di materiali di antico uso quali il legno come struttura dei ponticelli previsti in corrispondenza delle chiuse, consegnano all’area il colore proprio della natura del luogo.


-          Il ripristino dei corrimano e delle rusticane in legno


-          La realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione


-          La realizzazione di un impianto di videosorveglianza


-          La dotazione di fontanine, panchine, gettacarte, pannelli didattici lungo i percorsi e rastrelliere per bici


-          La realizzazione dei ponticelli in legno in corrispondenza delle chiuse, dotati di parapetti in legno a croce di S.Andrea che ne riducano al minimo l’impatto sul paesaggio.


-          La realizzazione di una passerella in legno reversibile avente funzione –by pass- stradale che consenta la continuità della pista pedo ciclabile intorno al Lago Miseno in corrispondenza di una vasca entro terra, preesistente, di cui si propone il recupero.


Utilizzo di tecniche costruttive e materiali ecocompatibili


Nella scelta dei materiali e delle tecniche costruttive si è posta particolare attenzione alla sostenibilità e alla durata nel tempo, privilegiando prodotti che non richiedono interventi di manutenzione, consentendo di massimizzare il ciclo di vita dei manufatti e ottimizzando l'investimento iniziale:


·         passerelle pedonali in legno di abete e larice;


·         pavimentazione in sabbia e ghiaia con legante a base di calce e cemento, con additivi drenanti pigmentata con taglime di tufo  e polvere di tufo con ottima capacità drenante, su sottofondo ugualmente conformato;


·         pavimentazione in legno mineralizzato per il ripristino della pavimentazione del percorso intorno al lago Fusaro;


Passerella di collegamento sulle foci


Sulle foci si prevede la rimozione della passerella esistente perchè ammalorata e l'inserimento di una passerella pedonale a bassissimo impatto di terza categoria realizzata da:


·         Travi principali in legno lamellare di abete GL24h di sezione 24x68 con raggio di curvatura di 50 m circa;


·         Travetti secondari di irrigidimento collegati alle travi principali con staffe in acciaio zincato a caldo di categoria S275 e bulloneria classe 8.8.


·         Struttura di controvento a Croci di S. Andrea, in acciaio zincato a caldo e relativa bulloneria di classe 8.8.


·         Tavolato di calpestio in legno di larice spess. cm 6 piallato sul lato a vista ed avvitato alle travi principali  secondarie con viti legno-legno acciaio.


·         Parapetto in pali di legno pari essenza incrociati tipo S. Andrea.


DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO


A)    Lago Fusaro:


1)      Manutenzione del fondo dei canali di foce (foce Sud, foce Centrale e foce Nord) mediante dragaggio, finalizzata a favorire la circolazione idrodinamica delle masse d’acque movimentate dai flussi di marea, sia in direzione mare-lago che lago-mare;


2)      Consolidamento e protezione delle fondazioni dei muri di sponda mediante sottofondazione in jet-grouting;


3)      Manutenzione dei muri spondali con operazioni di riammagliatura, stilatura della parte in pietra, ripristino e/o ricostruzione dei cordoli e risanamento di parti in cls;


4)      Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare dei canali di foce;


5)      Installazione di apposite barriere frangivento a protezione del tratto terminale della foce Nord lato mare.


6)      Ristrutturazioni conservative di ripristino delle parti murarie dei manufatti (Foci Nord, Sud e Centrale) di alloggiamento delle paratoie di regolazione ed intercettazione e sottofondazione degli stessi con colonne di jet-grouting;


7)      Sostituzione delle paratoie di regolazione ed intercettazione dei flussi mareali, ormai fatiscenti o addirittura non più esistenti con relativa meccanizzazione e telecontrollo delle apparecchiature;


8)      Ripristino e/o esecuzione ex novo delle stradine di servizio necessarie per le operazioni di controllo e manutenzione delle opere di canalizzazione, strutturali ed elettromeccaniche interessate;


9)      Installazione di pannelli fotovoltaici “policristallini” lungo le sponde dei canali di foce per produzione di energia elettrica da immettere in rete (“scambio sul posto”);


10)  Riqualificazione dei percorsi naturalistici.


A)    Lago Miseno:


1)      Manutenzione del fondo dei canali di foce (foce Miseno e foce Miliscola) e dell’area di imbocco-sbocco nel lago mediante dragaggio, finalizzata a favorire la circolazione idrodinamica delle masse d’acque movimentate dai flussi di marea, sia in direzione mare-lago che lago-mare;


2)      Manutenzione dei muri spondali con operazioni di riammagliatura, stilatura della parte in pietra, ripristino e/o ricostruzione dei cordoli e risanamento di parti in cls (foce Miseno);


3)      Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare dei canali di foce;


4)      Meccanizzazione e telecontrollo delle paratoie di regolazione ed intercettazione dei flussi mareali;


5)      Bonifica delle sponde del lago mediante rimozione dei materiali e/o rifiuti accumulati fino ad una distanza di 20 m dalle sponde stesse;


6)      Realizzazione di vasche di decantazione lungo le canalizzazioni fognarie cittadine a monte dei punti di innesto nel collettore Circumlacuale e/o di scarico nel lago;


7)      Disostruzione del collettore Circumlacuale mediante rimozione e smaltimento in discarica del materiale detritico accumulato all’interno dello speco;


8)      Installazione di pannelli fotovoltaici “policristallini” lungo le sponde dei canali di foce per produzione di energia elettrica da immettere in rete (“scambio sul posto”);


9)      Riqualificazione dei percorsi naturalistici


 Manutenzione dei muri spondali con:


•         operazioni di rammagliatura e stilatura dei giunti con malte cementizie additivate con resine acriliche (superficie trattata 2231,50 mq );


•         ricostruzione dei cordoli ammalorati lungo i tratti di muratura in pietrame; i cordoli in c.a. posti sulla sommità dei muri di sponda avranno una larghezza var. tra 0,70 m e 2,00 m ed un’altezza di 0,15 m e verranno realizzati per uno sviluppo complessivo di 1366,50 m;


•         revisione e restauro con idonee malte pozzolaniche (betoncino da 5 cm) dei paramenti dei muri spondali in calcestruzzo ubicati verso il mare che presentano le superfici completamente prive di strato superficiale di protezione e quindi in evidente erosione; la superficie complessiva delle superfici da risanare è stata prevista pari a circa 762 mq.


Ristrutturazione e/o adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare


In analogia a quanto previsto nel prog. definitivo approvato, nel presente progetto esecutivo si è prevista la realizzazione di alcuni interventi di ristrutturazione e/o adeguamento delle suddette opere che attualmente versano in avanzato stato di degrado; la finalità di tali interventi è quella di proteggere adeguatamente la sezione di imbocco-sbocco a mare in modo da evitare, o quanto meno limitare, in futuro, l’ingresso da mare di nuove quantità di sedimenti trasportate dal moto ondoso che possano dare luogo a nuovi fenomeni di interrimento. Al tempo stesso, nel caso in esame, la finalità degli interventi previsti è stata quella di migliorare le attuali condizioni di deflusso alla foce, favorendo in tal modo gli interscambi idrici lago-mare; a tal proposito, è stata prevista la risagomatura dell’apparato di foce, con la realizzazione di uno sbocco con configurazione a “Y”, aperto su entrambi i lati ed al tempo stesso adeguatamente protetto frontalmente.


Più in dettaglio, il presente intervento di adeguamento delle opere di imbocco-sbocco a mare della foce Nord è stato previsto mediante la realizzazione di interventi, sia di rifiorimento delle attuali scogliere di protezione, sia di parziale risagomatura/ristrutturazione dei muri di sponda laterali e frontali.


All’uopo, si è prevista l’integrazione con massi naturali delle scogliere di difesa (circa 314 ton di scogli di II e III cat.) e la parziale ricostruzione dei muri di sponda laterali e frontali posti lungo il tratto terminale del canale di foce, con posa in opera di cassoni prefabbricati in c.a. (n. 13 cassoni posti su uno sviluppo complessivo di circa 30 m).


I cassoni, di dim. 2,20x2,20x3,30 mcvpp, verranno fondati su colonne in jet-grouting DN900 armate, di altezza 6.0 m (n. 4 per cassone), e saranno solidarizzati in testa da un solettone in c.a. di spessore 30 cm; tali manufatti verranno zavorrati al fondo mediante riempimento degli stessi realizzato con parte del materiale recuperato dalle operazioni di dragaggio precedentemente descritte.


Nell’ambito del presente intervento di adeguamento, nella suddetta ottica di regolarizzazione e rifunzionalizzazione complessiva delle opere di imbocco-sbocco a mare del canale della foce Nord, si è altresì prevista la demolizione di parte dei muri di sponda esistenti in cls, che versano in avanzato stato di degrado (muri in sostituzione dei quali verranno realizzati i cassoni prima citati); si è altresì prevista la pulizia del fondale marino in prossimità dello sbocco, con asportazione e relativo riutilizzo di scogli e pietrame che attualmente ostruiscono, seppur parzialmente, il suddetto sbocco.


Al termine delle lavorazioni, si è prevista la risistemazione e risagomatura delle aree di arenile interessate dal cantiere, mediante versamento e ridistribuzione di un piccolo quantitativo di sabbia della stessa natura di quella in sito (circa 300 ton); tale volume di sabbia verrà recuperato dalle operazioni di escavo subacqueo effettuate per realizzare la bonifica del piano di posa dei cassoni a mare.


Installazione di apposite barriere frangivento a protezione del tratto terminale della foce Nord lato mare


Oltre alla realizzazione delle succitate opere a mare, si è prevista, su entrambi i lati del tratto terminale del canale (lato mare), per uno sviluppo complessivo di circa 90 m, la realizzazione di un’apposita barriera frangivento con opere di ingegneria naturalistica; anche in tal caso, la finalità dell’intervento è quello di assicurare la necessaria protezione dai fenomeni di interrimento del tratto terminale del canale di foce lato mare, dovuto al trasporto eolico della sabbia dell’arenile limitrofo (fenomeno che ad oggi ha determinato il completo riempimento del tratto di canale lato mare).


All’uopo si è prevista la realizzazione di una barriera basale in legno, costituita da viminata posizionata entro una trincea, necessaria per il parziale interramento dello schermo e per consentirne l'inclinazione verso monte di 60°. La viminata è costituita attraverso l'intreccio di verghe di castagno o di orniello, della lunghezza di circa 3.20-3.50 m e diametro di 3-5 cm. L'intelaiatura (montanti e controventatura) utilizza pali di castagno h=2.20-2.40 m, d=0.10-0.12 m posti ad una distanza di circa 1.5 m. Per il fissaggio delle verghe si impegnano chiodi e legature metalliche ottenendo uno schermo semipermeabile. Per il parziale interramento dell'opera, la trincea viene riempita con sabbia proveniente dallo scavo avendo cura di creare un piccolo dosso attorno alla struttura, sino ad ottenere un interramento dello schermo di circa il 50% della sua altezza.


Sostituzione delle paratoie di regolazione ed intercettazione con relativa meccanizzazione e telecontrollo


Si è prevista la sostituzione dei due sistemi di paratoie esistenti (lato lago e lato mare) con dispositivi della stessa tipologia (paratoie piane a scorrimento) in acciaio inox, motorizzate, servoassistite, monitorate e telecomandate per la loro gestione. Le paratoie e tutti i servomeccanismi (motori, aste di manovra, etc.) saranno alloggiate e sorrette da nuovi portali in acciaio inox, opportunamente fondati ed ancorati, che, seppur “inquadrati” all’interno della vecchia struttura di sostegno, non graveranno su di essa, al fine di alleggerirla da carichi di esercizio prolungato.


All’uopo, come prima accennato, gli scarichi in fondazione delle nuove strutture metalliche di sostegno delle paratoie verranno assorbiti dagli adeguati  interventi di sottofondazione previsti (colonne DN900 in jetting) e, pertanto, non andranno ad incrementare le sollecitazioni agenti sulle fondazioni esistenti.


INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEI PERCORSI NATURALISTICI


La soluzione progettuale proposta in progetto è costituita da un sistema in armonia con l’ambiente circostante.


L’ambito in cui è localizzato l’intervento possiede caratteristiche di panoramicità di altissimo valore ambientale offrendo suggestivi scorci paesaggistici.


Per valorizzare migliorare i percorsi esistenti si propongono dei pannelli didattici in punti strategici dei percorsi che possano ricreare agli occhi del turista l’immagine che questi luoghi avevano nell’antichità. In questo modo i percorsi intorno ai due bacini possono  riuscire a esaltare e far comprendere l’organizzazione del territorio anche in funzione del patrimonio archeologico.


Il progetto per il miglioramento delle due piste pedo-ciclabili intorno ai laghi Miseno e Fusaro, affronta la problematica di inserimento ambientale, paesaggistico ed archeologico dell’area interessata.


Si rende necessario ridurre l’impatto progettuale evitando che l’intervento possa portare a situazioni di squilibrio ambientale; anzi,nei limiti del possibile, migliorare e “rendere di maggiore qualità ambientale “ quanto gia esistente.


L’opera progettata deve essere capace di coniugare aspetti estetici e naturalistici,mediante adozione di materiali di basso impatto senza trascurarne la valenza tecnica,nella totale salvaguardia della natura dei luoghi.


In merito a questo tema si garantisce con il largo uso di legno per le passarelle e per le ringhiere rusticane, come dettagliatamente vedremo nel seguito, l’utilizzo di tecniche costruttive e materiali ecocompatibili al fine di consentire il possibile riciclo dei materiali provenienti dalle lavorazioni e ridurre riducendo la produzione dei rifiuti e dei materiali da conferire in discarica.


La valorizzazione del percorso ciclabile – pedonale è stata affrontata articolando il percorso con aree di sosta atte alla fruizione e alla conoscenza delle realtà territoriali.


Inoltre si provvederà a realizzare, compatibilmente con le performances attese, i seguenti interventi:


-          L’arricchimento del verde, le Alberature di alto fusto, L’utilizzo di materiali di antico uso quali il legno come struttura dei ponticelli previsti in corrispondenza delle chiuse, consegnano all’area il colore proprio della natura del luogo.


-          Il ripristino dei corrimano e delle rusticane in legno


-          La realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione


-          La realizzazione di un impianto di videosorveglianza


-          La dotazione di fontanine, panchine, gettacarte, pannelli didattici lungo i percorsi e rastrelliere per bici


-          La realizzazione dei ponticelli in legno in corrispondenza delle chiuse, dotati di parapetti in legno a croce di S.Andrea che ne riducano al minimo l’impatto sul paesaggio.


-          La realizzazione di una passerella in legno reversibile avente funzione –by pass- stradale che consenta la continuità della pista pedo ciclabile intorno al Lago Miseno in corrispondenza di una vasca entro terra, preesistente, di cui si propone il recupero.


Utilizzo di tecniche costruttive e materiali ecocompatibili


Nella scelta dei materiali e delle tecniche costruttive si è posta particolare attenzione alla sostenibilità e alla durata nel tempo, privilegiando prodotti che non richiedono interventi di manutenzione, consentendo di massimizzare il ciclo di vita dei manufatti e ottimizzando l'investimento iniziale:


·         passerelle pedonali in legno di abete e larice;


·         pavimentazione in sabbia e ghiaia con legante a base di calce e cemento, con additivi drenanti pigmentata con taglime di tufo  e polvere di tufo con ottima capacità drenante, su sottofondo ugualmente conformato;


·         pavimentazione in legno mineralizzato per il ripristino della pavimentazione del percorso intorno al lago Fusaro;


Passerella di collegamento sulle foci


Sulle foci si prevede la rimozione della passerella esistente perchè ammalorata e l'inserimento di una passerella pedonale a bassissimo impatto di terza categoria realizzata da:


·         Travi principali in legno lamellare di abete GL24h di sezione 24x68 con raggio di curvatura di 50 m circa;


·         Travetti secondari di irrigidimento collegati alle travi principali con staffe in acciaio zincato a caldo di categoria S275 e bulloneria classe 8.8.


·         Struttura di controvento a Croci di S. Andrea, in acciaio zincato a caldo e relativa bulloneria di classe 8.8.


·         Tavolato di calpestio in legno di larice spess. cm 6 piallato sul lato a vista ed avvitato alle travi principali  secondarie con viti legno-legno acciaio.


·         Parapetto in pali di legno pari essenza incrociati tipo S. Andrea


PROGETTISTI RTP:


ALPATECH Ing. Roberto Chieffi


PROJECT AREA Ing. Antonio Ronca - Ing. Gaetano D'ausilio


STUDIO CAPUOZZO Arch. Giuseppe Capuozzo - Arch. Maria Rosaria Infantino


Ing. Gaetano Vitiello 


Arch. Francesco di Mauro


DIREZIONE LAVORI: Arch. Fabio De Falco


 

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    DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO Le opere che si propongono hanno l’obiettivo di dotare il territorio di una infrastruttura utile a fornire ai flussi turistici “occasioni” di permanenza sul territorio,unitamente ai residenti, per goderne la ineguagliabile “tipicità” storico/culturale/ambientale, tra i quali la realizzazione di due “piste pedo ciclabili” perimetrali ai laghi in questione. Presupposto ed obiettivo delle soluzioni che  qui...

    Project details
    • Year 2015
    • Status Completed works
    • Type Urban Furniture / River and coastal redevelopment / Bridges and Walkways
    Archilovers On Instagram