VILLA GM | Raffaele De Vivo

Uno degli obiettivi del progetto era quello di annullare i confini interno-esterno, avendo cura di creare grandi aperture che incrementassero la ventilazione naturale, abbinata all’utilizzo di materiali naturali e termici.

Attraverso uno studio approfondito della collocazione del fabbricato, la casa è stata inserita in un lotto, considerato un piccolo scrigno di natura all’interno di una zona con molte costruzioni. A completare il progetto vi è l'illuminazione , sia naturale che artificiale, che diviene elemento distintivo nella continuità di vuoti e pieni architettonici.

La sfida del progetto architettonico era capire meglio l'ambiente circostante per integrare la nuova costruzione,  si è così scelto di inserire ampi portici da vivere in modo costante e come naturale continuità degli spazi interni. Il grande living associato allo spazio cucina accolgono ed invitano a vivere ogni spazio della casa, e divengono anche i locali che meglio usufruiscono delle aperture verso l’esterno che, una volta richiuse, incorniciano il paesaggio del giardino esterno come un grande quadro d’autore.

L’utilizzo di molti materiali autoctoni sposa la nuova villa con l’ambiente circostante e la lega al territorio. Gli stessi si ripetono negli spazi esterni così come all’interno, sempre con l’intento di una totale continuità stilistica

Il progetto prevede un elevato isolamento basato sugli standard della Casa Passiva e utilizza un sistema di ventilazione con recupero del calore di scarto per una ventilazione e una purificazione dell'aria ad alte prestazioni.

La denominazione "uno scrigno nel centro" nasce prettamente dalla distinzione con le architetture e in alcuni casi il degrado urbanistico circostante. La creazione di un'architettura pulita sposa il concept di avere linee prospettiche con elementi semplici e lineari, che va a calarsi in una realtà a volte piena di elementi poco distintivi e lontani, tra le altre cose, dalle caratteristiche delle architetture tradizionali della zona.