AERtetto per Villa Barbaro a Maser | AERtetto

Una Villa Veneta tra le opere più prestigiose nel firmamento di Andrea Palladio, Maser / Italy / 2023

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La si studia sui libri di scuola, è uno dei gioielli più abbaglianti del firmamento delle Ville Venete, è un capolavoro ideato da Andrea Palladio che tutto il mondo ci invidia. Il riconoscimento come Patrimonio dell’Unesco nel 1996 è solo l’ultima conferma dell’importanza di questo complesso edificato per Daniele Barbaro e il fratello Marcantonio tra il 1554 e il 1560.


O meglio, il progetto del Palladio trasforma il vecchio palazzo medievale di proprietà della famiglia in una splendida abitazione di campagna, immersa in una quiete ideale per lo studio delle arti e la dimensione intellettuale. Villa Barbaro a Maser sorge sui colli Asolani e come spesso accade rappresenta il perfetto connubio tra una committenza, colta e illuminata, e un grande architetto che ridefinisce i canoni della villa di campagna con le barchesse più basse e il corpo centrale proiettato in avanti più elevato.


La perfetta connessione tra questi corpi unito al sofisticato sistema idraulico che collega l’interno della villa con il ninfeo e la peschiera sono solo alcune delle straordinarie invenzioni di Villa Barbaro, che si paragona per importanza e prestigio alle grandi residenze romane, ben lontana dalle pur prestigiose abitazioni di un territorio ricco di capolavori come quello veneto.


La classicità è ben espressa in facciata dal timpano elegantemente decorato, sul quale si trova lo stemma dei Barbaro al centro di un’allegoria che rappresenta la pace e l’armonia. La facciata è “protetta” da due leoni di pietra e sei statue raffiguranti le divinità dell’Olimpo.


Nel disegno del portico, le perfette proporzioni delle colonne e degli archi esaltano l’eleganza di tutto l’edificio. Nelle colombaie poste alle estremità delle barchesse stavano i piccioni viaggiatori che servivano da rapido mezzo di comunicazione.


La Villa è un capolavoro anche all’interno con le sei sale magnificamente affrescate da Paolo Veronese e gli eleganti stucchi di Alessandro Vittoria.


Oggi Villa di Maser non è solo una delle gemme d’arte e di architettura più splendenti del nostro territorio ma è una casa viva, abitata dai proprietari, al centro di una fiorente azienda agricola i cui vini sono esportati in tutto il mondo. Vino che ha sempre rivestito un ruolo importante nella vita e nell’economia della Villa come testimoniato nell’organizzazione degli spazi, pensata dall’architetto vicentino proprio per facilitare tutti i processi legati alla sua produzione.


Completano il complesso la Cantina Storica, il Tempietto del Palladio (una chiesa a pianta circolare edificata al termine della sua carriera) e la Collezione di Carrozze, ospitata in un annesso rustico di pertinenza della Villa. La cantina, realizzata nel 1850 a testimonianza della fiorente attività della famiglia, fu voluta dal proprietario di allora Sante Giacomelli ed è strutturata su tre livelli: magazzino al primo piano, lavorazione delle uve al pian terreno, invecchiamento nel sotterraneo.


Tutti gli edifici sono immersi in uno splendido giardino, nel quale si dipanano percorsi pedonali perfettamente inseriti nel paesaggio, che con lo scorrere delle stagioni regalano scorci unici, colori e prospettive meravigliose.


L’intervento di recupero della barchessa


Come abbiamo visto è un sistema complesso per dimensioni e tipologia, per la gestione dei flussi e la necessità di tutelare lo sterminato patrimonio artistico/decorativo, un ambiente da rispettare ma anche da far conoscere, una storia da custodire e al contempo da trasmettere. Proprio per questo, gestire Villa Barbaro non è impresa semplice, occorre organizzazione e programmazione, pragmatismo e visione, cultura e spirito imprenditoriale. Ma soprattutto occorre passione per il bello, per l’arte in tutte le sue forme.


Valori che non mancano al Dott. Vittorio Dalle Ore, oggi proprietario della Villa, perfetto interprete, anzi artefice di un percorso virtuoso che vuole unire al valore universale espresso dall’edificio l’eccellenza della produzione agricola della tenuta.


Proprio per questo e per la volontà di rendere questo capolavoro fruibili a tutti, nel miglior modo possibile, tutti i progetti messi in campo viaggiano sul sottile e delicato equilibrio tra conservazione e voglia di condivisione, tra tutela e diffusione dei valori.


Muovendosi all’interno di due percorsi di PNRR differenti (Recupero dei Parchi Storici e degli Edifici Rurali) si è pensato quindi di recuperare, dopo anni di degrado, una delle barchesse, fino a non molto tempo fa destinata a scuderia, per trasformarla in biglietteria e luogo di accoglienza dei visitatori. “Abbiamo bisogno di spazi più adeguati per queste funzioni” - sottolinea Vittorio Dalle Ore - “vogliamo migliorare l’esperienza di visita per un luogo che è meta ogni anno di un turismo internazionale colto ed evoluto. Vogliamo che chi visita Villa Barbaro lo possa fare in totale sicurezza e con un’esperienza confortevole, possa cogliere al meglio tutte le opportunità che la struttura è in grado di offrire, sotto ogni aspetto. Vogliamo che anche nel nuovo spazio si percepisca un passato glorioso e proprio per questo abbiamo intenzione di recuperare la Sala della Selleria e la Sala Finimenti che rappresentano una testimonianza magnifica del precedente impiego di questi ambienti”.


Il progetto del nuovo spazio è raccontato nello specifico dall’Ing. Arch. Paolo Faccio, Progettista e Direttore Lavori: “Nello spazio della barchessa abbiamo cercato di mantenere gli elementi significativi adeguando l’impianto alle nuove destinazioni d’uso. In particolare, sono state individuate tre funzioni principali. Biglietteria e Reception, bookshop e vendita dei prodotti dell’azienda agricola e servizi igienici”.


In questo senso il progetto prevede il rifacimento totale del sistema impiantistico, la realizzazione dei servizi, il recupero dei box dei cavalli in legno per trasformarli in spazi espositivi e di vendita dei prodotti. Proprio in questo senso la memoria viene riattualizzata, il racconto aggiornato, lo spazio preservato ma contestualizzato per le nuove esigenze.


L’Arch. Mattia Rizzi, Assistente del Progettista e Direttore Lavori, prosegue nel racconto dell’intervento: “Siamo intervenuti sulle murature in ciottoli, consolidando, recuperando e pulendo con interventi puntuali o diffusi laddove necessario. Per quanto riguarda l’impianto planimetrico dello spazio abbiamo solo dovuto inserire il blocco dei servizi igienici, che prima erano ubicati in un’unità all’esterno e oggi sono perfettamente integrati nella struttura. Abbiamo ovviamente rivisto tutto il sistema impiantistico in un’ottica di efficienza energetica utilizzando pompe di calore e dotando lo spazio di riscaldamento e condizionamento”.


La nuova copertura leggera


La copertura è stata senza dubbio l’elemento più significativo del progetto di recupero. “Le sue condizioni di degrado e l’eccessivo danneggiamento delle strutture” - prosegue l’Arch. Rizzi - “hanno reso necessaria la realizzazione di una nuova struttura lignea portante sotto forma di capriata classica. Anche la struttura secondaria è lignea e realizzata con travetti mentre al di sopra trova posto un doppio tavolato ligneo incrociato per consolidare il tutto. Il tavolato fa da supporto al manto, prima del quale abbiamo posato uno strato di guaina impermeabilizzante. Un pacchetto nel complesso leggero ma allo stesso tempo solido e performante, connesso alle murature perimetrali tramite consolidamenti che ne aumentano le prestazioni sismiche. Una base perfetta per ospitare l’impiego di AERcoppo®. Il sistema proposto da AERtetto, che conoscevamo nel dettaglio per averlo già impiegato con successo in un intervento a Venezia, ci è fin da subito sembrato la soluzione ideale anche per Villa Barbaro. In primis per la sua flessibilità e predisposizione per dialogare con elementi in laterizio diversi, coppi nuovi e coppi di recupero, ma anche per l’importante caratteristica di ventilazione della copertura. Trattandosi di un sistema a vista e di uno spazio nel quale transiteranno molte persone è necessario garantire condizioni di confort in tutti i periodi dell’anno. La ventilazione consente di raffreddare lo spazio d’estate e rappresenta una barriera d’inverno mantenendo salubri le strutture della copertura. La conseguenza è la possibilità di preservare le prestazioni, dilatare la manutenzione e allungare la vita del tetto”.


Per quanto riguarda la realizzazione del nuovo tetto, ecco il contributo del Sig. Tiziano Gallina, Titolare dell’impresa esecutrice GT Costruzioni s.r.l.: “È stato un onore per noi prendere parte a un progetto così importante, non tanto per quanto riguarda gli aspetti dimensionali perché le quantità sono contenute rispetto ad altri interventi che abbiamo portato a termine, ma per l’importanza che l’edificio ricopre nella storia passata e presente del nostro paese. In particolare, per la copertura della barchessa abbiamo proceduto alla realizzazione della struttura portante e dell’intero pacchetto come da progetto. Era la prima volta che utilizzavamo il sistema AERcoppo® e ci è sembrato fin da subito una soluzione adeguata alla tipologia di soluzione che dovevamo realizzare. I lavori si sono svolti con ottima qualità e poche difficoltà, una volta conosciuto il sistema non abbiamo avuto particolari problemi. La copertura è piuttosto semplice e non presenta grandi discontinuità. Il sistema è funzionale e semplice da utilizzare, è versatile e leggero e consente di soddisfare le richieste specifiche di ogni progetto. La possibilità di non forare la guaina consente di mantenere nel tempo la continuità dell’impermeabilizzazione e quindi delle prestazioni. Le garanzie offerte dal sistema ci mettono inoltre al riparo da distacchi o scivolamenti. Fondamentale risulta infatti poter assicurare la perfetta continuità del manto così da evitare infiltrazioni e passaggio d’acqua”.


Il nuovo tetto è stato completato con un mix equilibrato di coppi vecchi, recuperati dalla struttura esistente e nuovi, per garantire un’estetica in linea con i dettami della Soprintendenza e per alimentare quel dialogo virtuoso tra passato e presente che è nel dna della villa.


Una volta completati anche gli interni dello spazio Villa Barbaro potrà disporre di un “biglietto da visita” adeguato per i suoi visitatori, uno spazio accogliente all’altezza del contesto e funzionale per tutte le esigenze.


Ma i progetti sul complesso non si concludono qui come sottolinea Vittorio Dalle Ore: “La barchessa speculare a questa, che ospita le serre avrebbe necessità di un intervento e lo stiamo programmando. Non stiamo lavorando solamente agli spazi costruiti ma anche degli ambienti all’aperto della villa che rappresentano un valore altrettanto importante. Vogliamo recuperare il Giardino Storico e realizzare anche l’orto, così com’era un tempo, arricchendolo con piante officinali e un frutteto così da restituire al complesso quella connessione diretta con la terra e con i suoi frutti che diventa un modo d’essere e di vivere, una ricerca della totale sintonia tra uomo e natura”.

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    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2023
    • Work finished in 2023
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Restoration of old town centres / Theatres / Museums / Concert Halls / Art Galleries / Exhibitions /Installations / Temples / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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