Ca' del Bosco | FALCONI Architettura

Nuova Reception e Percorso Visite Erbusco / Italy / 2023

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CANTINA CA’ DEL BOSCO
Situata tra le colline moreniche della Franciacorta, nel comune di Erbusco, Cà del Bosco è una delle più importanti cantine vitivinicole di una regione celebre a livello internazionale per la produzione dell’omonimo vino.
L’azienda è nota per l’indissolubile legame tra vino ed arte, e per un prodotto di qualità assoluta. La cantina, nella sua architettura, è da considerarsi il risultato più armonico di tale imprescindibile vocazione.


NUOVA RECEPTION


Ispirato da questa attenzione per l’architettura iconica e di alta qualità, il progetto della nuova struttura ricettiva si caratterizza per la sua simbolica forma circolare, ad anello: costruito sul sedime di un parcheggio della stessa geometria, ha al suo centro una quercia. E’ questa una esplicita metafora che evidenzia la volontà stessa del progetto, ovvero il rispetto della natura dei luoghi e la centralità di quest’ultima nel nuovo edificio.


La nuova Reception svolge un ruolo fondamentale nel presentare l’azienda al visitatore, in quanto primo spazio di accoglienza, di informazione e di trasmissione dei valori del territorio e della produzione qui condotta.
La forte identità architettonica appare quindi in una forma geometrica senza tempo, che rimanda a costruzioni tanto classiche quanto avveniristiche: richiamo di una costruzione di epoca romana con il suo impluvium o di un velivolo a disco appena atterrato sul posto. Un’identità distinta per il suo grande tetto circolare in legno, rivestito esternamente in acciaio corten, che collega spazi comuni, showroom e sale per la degustazione, oltre a i passaggi coperti verso l’esterno.


Una nuova costruzione dal forte carattere e dal design sostenibile e flessibile che vuole rappresentare magnificamente ciò che avviene nel territorio ed i risultati che se ne traggono, con l’ambizione di funzionare armoniosamente proprio all’interno di questi luoghi, contribuendo a portare nuova vita e ispirazione.


Alti portali in legno lamellare scandiscono ritmicamente lo spazio, una navata curvilinea dalla doppia falda asimmetrica, risultato di un concetto architettonico che enfatizza la naturale connessione tra gli spazi comuni rivolti verso la corte circolare interna. Quest’ultima è luogo di incontro e di arrivo, protetto verso l’esterno ma ad esso connesso.


Le vetrate a tutta altezza costituiscono una cortina quasi diafana a delimitare il limite interno-esterno senza interrompere la vista; la monumentale apertura verso il parco e le sue sculture amplifica la percezione di un orizzonte infinito, sull’asse di precisi coni ottici.
La luce naturale cambia in maniera significativa a seconda dell’ora e delle stagioni, entra dalle porzioni trasparenti scandite dai portali lignei talvolta illuminando e talora proiettando ombre, impreziosendo la scena di questo spazio rarefatto, elegante nei suoi puntiformi elementi architettonici, che siano strutturali o di arredo, in legno o in pietra.


La scelta dei materiali è qui racchiusa in una selezione di grande risalto: porfido per le pavimentazioni, a cubetti con posa concentrica negli esterni e frantumato nel grande impasto del pavimento in seminato veneziano per l’interno; il reticolo strutturale ligneo in legno lamellare (abete e larice) e pannelli XLAM; finiture di grande matericità sia nell’intonaco frattazzato rustico dalle tinte forti sia nel color corten della cintura perimetrale
esterna; materiali nobili come il marmo Nero Marquinia e il Rovere naturale per gli elementi di arredo e i rivestimenti acustici.
Anche all’interno dei servizi per i visitatori troviamo natura, luce, legno e pietra, elementi fondanti dell’intero progetto: una grande vetrata, contrapposta al lavabo, si affaccia su fitta vegetazione, come se la natura entrasse all’interno.


Natura che nella realtà cinge l’edificio e nasconde allo sguardo di chi arriva l’intera struttura, rimarcando per questo intervento un dogma progettuale, per il quale questo progetto assume le qualità dell’ambiente che lo circonda, in una sorta di mimetismo in architettura.


NUOVO PERCORSO VISITE
Frutto di un più articolato lavoro di ampliamento della parte produttiva della cantina, il nuovo tratto del Percorso Visite celebra alcuni dei prodotti iconici di Ca’ del Bosco inserendoli, o per meglio dire inserendo in essi, una serie di spazi evocativi, per una scenografia dello stupore sensoriale.


Lo stimolo infatti non è solo visuale, anche se la vista è il senso più sollecitato: attraverso alcuni espedienti artistici, tutte le facoltà percettive del visitatore sono richiamate alle più inebrianti sollecitazioni.
Uno spazio dunque rettilineo, proprio perché percorso che si sviluppa qui per episodi, ma che varia per giochi geometrici, volumetrici e prospettici, per cambi di livello e di direzione. Una estensione del tour che parte dalla Cupola storica e si conclude, allacciandosi, agli spazi delle Barricaie, raccontando e rappresentando in modo ancor più ispirato tutte le virtù delle attività qui condotte.


Il visitatore è condotto attraverso gli spazi storici della cantina, fino all’imbocco di un caveau maggiore in lunghezza: qui avviene il passaggio dimensionale tra il codice antico e quello moderno, enfatizzato da una illuminazione tanto semplice quanto suggestiva, a proiettare il “cielo stellato” attraverso i fori delle pupitres. Un “ritornar a veder le stelle” di evocazione dantesca, che appunto simboleggia il cambio di partitura scenografica che si appresta a percorrere chi è accompagnato dalla guida.


Da qui la scena cambia, cambiano i materiali, l’illuminazione e le proporzioni architettoniche. Un lungo tunnel anticipa la caratteristica principale degli spazi di collegamento tra le varie aree: prospettive infinite dove pareti di bottiglie accatastate a tutta altezza (qui della Vintage Collection) perimetrano il percorso. A terra resina nera, il soffitto è una trama tridimensionale sofisticatissima: una rete metallica stirata color titanio che allude al classico perlage del vino. In questo corridoio, sul fondo, è proiettata l’opera di videoarte “Voluptas” dell’artista siciliano Giuseppe La Spada. Una figura di una dea della mitologia latina, figlia di Amore e Psiche, che fluttua in uno spazio in cui tradizione e innovazione, natura e arte si giurano amore eterno.


Questa visione divina introduce allo spazio della Cupola dei Sensi, vero sancta sanctorum dell’azienda (alla quale farà da contraltare lo spazio delle riserve, prevista per il 2024). Uno spazio circolare con volta lenticolare ribassata nel quale soffermarsi più a lungo, in contemplazione ed in ricezione sensoriale esplorando, una dopo l’altra, le stanze minori: quattro tabernacoli per quattro installazioni aperte alle percezioni del visitatore.


In centro alla stanza l’opera “Ludoscopio” di Paolo Scirpa, maestro dell’arte immateriale, un pozzo di luce che si riflette in un fondo infinito.
Da qui, per compressione, si è proiettati nel più scenografico degli spazi allestiti, un volume dalla geometria distintissima: un tronco di cono rovesciato, completamente rivestito da 30.000 bottiglie di Cà del Bosco Prestige, prodotto tra i più celebri della cantina.
Immersi figurativamente nel liquido affinato, lo spettatore discende al piano inferiore


attraverso un meccanismo high tech composto da passerella telescopica e ascensore panoramico, contemplando l’opera installativa di grandissima scala, unicum nel suo genere.


Infine, si percorre un altro tunnel, questa volta inclinato e dedicato all’inconfondibile prodotto prima citato. L’escamotage scenografico è qui ottenuto attraverso uno degli espedienti architettonici più famosi della tradizione classica italiana: la prospettiva accellerata.
Si è quindi accompagnati verso l’uscita alle Barricaie, dapprima attraverso il corridoio a doppia inclinazione e dunque risalendo la scalinata, che ha le stesse caratteristiche architettoniche ma è impreziosita da un gioco di luci lineari ambrate, omaggio ad alcuni capolavori dell’arte contemporanea .


Quest’ultimo tratto rappresenta la conclusione del percorso ed utilizza ancora una volta la luce, in forma diversa, per accompagnare nuovamente il visitatore “a riveder le stelle”.

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    CANTINA CA’ DEL BOSCO Situata tra le colline moreniche della Franciacorta, nel comune di Erbusco, Cà del Bosco è una delle più importanti cantine vitivinicole di una regione celebre a livello internazionale per la produzione dell’omonimo vino. L’azienda è nota per l’indissolubile legame tra vino ed arte, e per un prodotto di qualità assoluta. La cantina, nella sua architettura, è da considerarsi il risultato più armonico di tale imprescindibile vocazione. NUOVA...

    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2020
    • Work finished in 2023
    • Main structure Wood
    • Client Ca' del Bosco Hospitality srl
    • Contractor Lignoalp DAMIANI-HOLZ&KO S.p.A
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops / Wineries and distilleries
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