Polo scolastico con ampliamento dell'edificio esistente

composizione numero otto Monteroni d'Arbia / Italy / 2007

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I criteri adottati nella progettazione sono stati sviluppati aderendo alle indicazioni contenute nel documento preliminare ed alle condizioni del luogo che ne hanno determinato lo svilupparsi e più precisamente:
dovendo insistere sul lotto in cui è insediato il plesso della scuola elementare con la palestra e gli spogliatoi, il nuovo manufatto avrebbe dovuto pagare lo scotto di forzare la sua presenza.
Tra le varie possibilità offerte, quella prescelta dal progetto, nell'eliminare le incognite di una sopraelevazione dell'esistente, lascia libera tutta la zona prospiciente la via Don Minzoni e quella lungo la via F.lli Rosselli, occupando quella che può essere definita l’area retrostante l’attuale plesso scolastico, mantenendo nella norma la distanza dai confini del lotto e dai manufatti privati esistenti. Con questa impostazione planimetrica non si “occludono” le visuali della scuola elementare essendo il nuovo complesso edificato per la quasi totalità intorno alle pareti Nord ed Est della palestra.
Per quanto attiene al controllo energetico dell'edificio, l'attenzione è stata rivolta oltre che alla riduzione delle dispersioni e al guadagno termico invernale anche al controllo del surriscaldamento estivo, nonché alla scelta di impianti e sistemi combinati in grado di offrire il giusto benessere a costi contenuti.
Nell'insieme si è ricercato il giusto livello di benessere, per quanto riguarda la temperatura, il livello di umidità, la luce diretta ed indiretta, non sacrificando la distribuzione degli spazi, la fruibilità degli stessi.
L'orientamento dell'edificio sull'asse nord-sud favorisce la captazione dei raggi solari a sud e permette di illuminare gli ambienti con la luce diffusa da nord.
Per la produzione dell’energia necessaria al riscaldamento degli edifici si dovrà procedere alla integrazione della centrale termica esistente, con la installazione di un gruppo termico a condensazione.
Il riscaldamento sarà coadiuvato da un sistema di riscaldamento passivo a guadagno indiretto da realizzare con un muro di Trombe sulle pareti delle aule esposte a sud.
Per il raffrescamento naturale, il muro di Trombe, viene coadiuvato dall'immissione nell'ambiente di aria fresca, attraverso griglie a pavimento, proveniente da tubazioni interrate e dotate di un elemento captante posizionato all'aperto in direzione nord; viene dunque utilizzata per il raffrescamento la temperatura del terreno che, a certe profondità, è pari alla temperatura media annuale dell’aria esterna e quindi risulta inferiore a questa nel periodo estivo.
Le acque meteoriche rappresentano una fonte rinnovabile e locale e necessitano di semplici ed economici trattamenti per un loro utilizzo ristretto a certe applicazioni. Si prevede quindi un sistema di recupero delle acque piovane, con un impianto in grado di deviare e scartare i primi 5 mm d'acqua (notoriamente carichi di polvere e vari elementi indesiderati) e raccogliere tutto il volume successivo, convogliandolo nelle cisterne predisposte al piano interrato.
La struttura portante sarà mista con muratura portante in mattoni e pilastri isolati, i solai saranno in calcestruzzo alleggeriti con un sistema che esclude la presenza di travi calate. Al fine di aumentare la flessibilità degli spazi progettati si propone il solaio Cobiax Big5 in quanto con questa tecnologia si possono ottenere campate con luci fino a 20 metri senza travi sporgenti e solai mediamente più leggeri fino al 35%. Per le armature sarà utilizzato acciaio paramagnetico per la riduzione dell'alterazione del campo magnetico naturale. Questa tecnologia permetterà di ottenere dei risparmi diretti ed indiretti ed il bilancio ecologico dell'edificio sarà ottimizzato.
Le murature di tamponatura e portanti a vista saranno in mattoni pieni mentre quelle da intonacare a calce saranno con blocchi di laterizio porizzato ottenuti con l'aggiunta all'argilla di materiali di scarti di origine vegetale, ovvero materiale riciclabile e non inquinante per l'ambiente ed i cui pregi sono l'inerzia termica, l'isolamento acustico, la permeabilità, la traspirabilità, la radioattività irrilevante o nulla. I pavimenti saranno in linoleum, il più antico e naturale pavimento resiliente, composto da olio di lino di colofonia, farina di legno e di sughero, gesso, creta e pigmenti su un supporto di tela grezza.
Gli intonaci saranno in calce idraulica naturale e calcari selezionati, con assoluta assenza di collanti e cemento, additivi chimici o altri elementi estranei.
Molta attenzione è stata posta all'eliminazione del rischio di penetrazione di gas Radon proveniente dal sottosuolo. Tutti i corpi di fabbrica sono dotati di intercapedine perimetrale munita di ampie griglie superficiali con un vespaio realizzato utilizzando casseri a perdere di materiale riciclato; l'intero sistema garantirà una ventilazione costante con la dispersione del gas e preserverà dalle infiltrazioni d'acqua.
Il colore è uno strumento in grado di migliorare la nostra esistenza nel lavoro, nella casa, nella scuola, nell'assetto urbano.
L'edificio progettato interpreta queste esigenze e si propone all'esterno con l'uso di un materiale della tradizione del luogo, il mattone a vista, presente negli edifici contermini. Le pareti in mattone sono enfatizzate con l'uso del bianco a calce che le ingloba e permea e dalle grandi pareti vetrate che ne smaterializzeranno l’effetto.
Le pareti vetrate del muro di Trombe, saranno dotate di un film colorato nei toni del verde, giallo, arancio e rosso in una sorta di composizione che si ispira a quelle di Mondrian; nelle facciate a nord, il vetro dei riquadri colorati è accoppiato a pannelli opachi coibentati.
Il progetto trova il suo motivo conduttore nella creazione di un luogo in grado di garantire una ottimale interazione tra attività didattica e alunni al fine di stimolare in essi un interesse ed un maggiore coinvolgimento.
Le necessità cui si è ritenuto dare risposta sono state:
spazio da destinare come aula all’aperto;
spazio per l’area didattica di osservazione scientifica;
area giochi
zone di ricreazione che dispongano di ombra;
sistemazione dell’area di ingresso principale con separazione degli spazi di servizio degli automezzi da quelli pedonali;
identificazione di spazi per il parcheggio delle bici.
Si è voluto far percepire ai ragazzi il contorno dello spazio a loro disposizione entro cui possano sentirsi in un ambiente protetto dagli elementi di disturbo come la strada che costeggia l’area di intervento sul lato sud. A tal proposito infatti si è pensato di realizzare una siepe piuttosto fitta di specie sempreverdi in modo da svolgere una funzione di barriera visiva ed antirumore con l’esterno.
Sempre nella stessa area una piattaforma in legno può essere utilizzata come spazio dove svolgere attività ginnica, spettacoli, etc..
Sul lato est sono state previste delle aiuole sperimentali (giardino didattico) da utilizzare durante le attività scientifiche tecniche ed artistiche per produrre, osservare e studiare, fiori, piante, insetti, etc.
In merito alle scelte sull’arredo vegetale si è ipotizzato il mantenimento di buona parte delle piante arboree esistenti come i platani ed il trapianto di quelle mal conciliabili con il nuovo assetto. Nella composizione vegetale si è cercato di puntare sulla suggestione creata dall’uso delle piante in grandi masse, che uniscano un gradevole aspetto estetico ed una sostanziale semplicità di gestione. Il giardino, infatti, così progettato, può definirsi a bassa manutenzione.
L’uso di siepi informali ha lo scopo non solo di conferire al giardino un aspetto di assoluta naturalezza ma anche di ridurre al minimo gli interventi di potatura.
Solo nella fase di attecchimento, o in caso di periodi siccitosi, saranno necessari opportuni interventi irrigui.
Si è ovviamente privilegiato un maggiore effetto nel periodo autunnale e primaverile, durante i quali gli spazi esterni alla scuola sono più frequentati.
In generale sono state adottate piantumazioni che si prestano ad essere allevate in forma libera e su vaste superfici necessarie ad equilibrare visivamente l’incombenza degli edifici scolastici.
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    Project details
    • Year 2007
    • Client Comune di Monteroni d'Arbia
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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