PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DELL’EX PARCO BOMBRINI DI CORNIGLIANO E DELLE AREE LIMITROFE” | Marino Famà

Genoa / Italy / 2005

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La Cornigliano di un tempo, luogo ameno di villeggiatura, con la sua spiaggia, il castello Raggio, le ville, i giardini non esiste più se non nella presenza, quale testimonianza del passato, della villa Durazzo poi Bombrini. Il paesaggio comincia a mutare verso la metà dell’800, per assumere trasformazioni radicali ed irreversibili già ai primi del ‘900 con l’avvento dell’industrializzazione prima e con la realizzazione del porto dopo; inizia così un progressivo degrado che coincide con la decadenza della villa e la definitiva soppressione del parco. Oggi quel parco è la sede del più grande polo siderurgico della città, e Cornigliano si identifica con esso.


PROGETTO


Le strutture che oggi meglio identificano Cornigliano a livello “territoriale” sono rappresentate dagli attuali gasometri, facilmente distinguibili nello sky-line della città anche da notevole distanza. Pertanto, sebbene la Villa Bombrini, rappresenti la maggiore emergenza architettonica, comunque da preservare e valorizzare attraverso la riqualificazione complessiva dell’area, il mantenimento del grande gasometro come segno territoriale, si è tradotto nel presupposto di preservare la memoria industriale dell’area, proponendone un riuso simbolico e funzionale della sola struttura portante, evitando così l’attuale stridente impatto con la Villa. La realizzazione del grande invaso d’acqua a valle del viadotto ferroviario traduce l’intento di recuperare invece la memoria del mare e del suo arenile. Il parco, inteso come principale momento per la riqualificazione non solo dell’area ma dell’intero ambito urbano, diviene tessuto connettivo ed aggregativo di tutte le funzioni esistenti e previste all’interno dell’area di intervento. La viabilità di progetto dovrà assolvere il duplice obbiettivo di collegare le funzioni insediate all’interno dell’area raccordando le previste infrastrutture stradali al sistema viario esistente, interferendo il meno possibile con la mobilità pedonale. In merito al costruito, gli edifici progettati sono stati concepiti in funzione degli spazi da conformare ovvero per definire precise visuali prospettiche. L’ampio piano inclinato, semi-facciata semi-tetto, facente parte del sistema ponte, se da un lato raccorda la verticalità delle torri con l’orizzontalità del parco, dall’altro serve soprattutto ad occultare la visione dei viadotti ferroviari e stradali retrostanti; così le torri da un lato contribuiscono a definire e quindi “intimizzare” il grande invaso spaziale del parco, dall’altro, la loro presenza può essere percepita in maniera cinematica da chi percorre velocemente le infrastrutture viarie e ferroviarie.


Il sistema pedonale


Il Parco è stato concepito come una superficie che propagandosi tra le strade, accoglie tutti gli elementi esistenti (la Villa, la struttura dell’ex-gasometro) e previsti (il complesso scolastico e gli edifici lungo il sistema ponte), estendendosi oltre il tracciato ferroviario e coinvolgendo lo spazio residuale compreso tra le infrastrutture, per riconnettersi alla piazza della stazione attraverso i sottopassi esistenti lungo il viadotto ferroviario. Sarà dominato dalla possente struttura cilindrica dell’ ex-gasometro che assumerà una funzione sia ludica, contenendo al suo interno il teatro marittimo e la terrazza panoramica, che simbolica, attraverso una suggestiva illuminazione che lo renderà percepibile nel panorama notturno della città. Il sistema ponte collegherà mediante un percorso in quota, la piazza della nuova stazione con l’area della Fiumara sull’altra sponda del Polcevera, connettendo tutte le funzioni previste, mentre un altro percorso, ortogonale a questo, a quota del suolo, collegherà a sua volta l’intero sistema direttamente con Piazza Massena.


Il sistema della mobilità


La polarità urbana che si creerà grazie alle nuove funzioni, richiederà un nuovo ed adeguato ingresso all’abitato che il progetto realizza mediante il duplice asse viario che si innesterà alla rotatoria prevista a valle del tracciato ferroviario.


La viabilità di progetto dovrà servire l’intera area dell’intervento, riallacciandosi direttamente al Ponte di Via Cornigliano ed all’asse di scorrimento veloce previsto dall’Anas lungo il torrente, raccordando al contempo la viabilità esistente a nord attraverso i sottopassi stradali di Via Cornigliano. Una volta attuati gli interventi infrastrutturali anzidetti sarà quindi possibile riqualificare la via Cornigliano, trasformandola in una strada “residenziale” attraverso l’allargamento dei marciapiedi esistenti e la messa a dimora di adeguate alberature.


Un’ altra arteria stradale connetterà la rotatoria suddetta con la zona portuale a sud e quindi le aree per i nuovi insediamenti produttivi ed il distri-park alla viabilità di scorrimento veloce oltre che alla prevista sopraelevata portuale. Per quanto concerne gli spazi destinati alla sosta dei veicoli sono stati previsti due grandi parcheggi interrati sotto la nuova piazza della stazione ed in corrispondenza del sistema edilizio adiacente la linea ferroviaria e quindi direttamente connesso con il traffico in entrata.


Le previsioni edilizie


In merito all’edificazione si prevede la realizzazione di un complesso scolastico, di un centro civico, di un complesso direzionale e di una cittadella dello sport nel settore A, localizzando gli edifici a destinazione residenziale (e commerciale a piano terra) nel sito occupato dal deposito dell’AMT e nei nuovi isolati ottenuti con l’integrazione della maglia stradale.


L’impianto planimetrico del complesso scolastico, nonostante richiami quello dell’adiacente Villa, scaturisce da esigenze funzionali e logistiche: creare un organismo unitario pur mantenendo una autonoma gestione delle due scuole (media ed elementare) ed assolvere le diverse e possibili esigenze di accesso alla struttura ed alle sue singole parti. Il centro civico, il complesso direzionale e la cittadella dello sport, sebbene ricavati in edifici separati, faranno parte di un organismo edilizio complesso che si estenderà parallelamente al tracciato ferroviario e lungo il percorso in quota. Infine, gli altri edifici a prevalente destinazione residenziale, dovendo assolvere il ruolo di completamento del tessuto edilizio esistente, si limitano all’integrazione dei fronti stradali adeguandosi all’altezza di quelli circostanti ad eccezione dell’edificio che definisce la nuova piazza. Quest’ultimo, ad altezza variabile crescente, completa il grande invaso mentre le macro-logge riproporzionano il prospetto alla scala umana.

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    La Cornigliano di un tempo, luogo ameno di villeggiatura, con la sua spiaggia, il castello Raggio, le ville, i giardini non esiste più se non nella presenza, quale testimonianza del passato, della villa Durazzo poi Bombrini. Il paesaggio comincia a mutare verso la metà dell’800, per assumere trasformazioni radicali ed irreversibili già ai primi del ‘900 con l’avvento dell’industrializzazione prima e con la realizzazione del porto dopo; inizia...

    Project details
    • Year 2005
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Railway Stations / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Adaptive reuse of industrial sites / Apartments / Office Buildings / Tower blocks/Skyscrapers / Business Centers / Schools/Institutes / Multi-purpose Cultural Centres / Shopping Malls / Sports Centres / Sports Facilities / Leisure Centres / Urban Renewal
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