beach club ecosostenibile | Giorgio Skoff

Bari / Italy / 2011

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La tutela della costa è oggi una necessità sempre più fortemente avvertita sia per il danno primario subito negli scorsi decenni dal territorio sia per le ricadute negative sul turismo che le cementificazioni e le distruzioni degli ambienti naturali hanno determinato.
L’opinione pubblica è sempre più sensibile alle iniziative che puntano al benessere fisico ed allo svago, peraltro possibile solo in un ambiente sano.
In tal modo la tematica ambientale ha assunto un valore primario e un carattere di assoluta trasversalità nei diversi settori di investimento oggetto ad esempio di piani di sviluppo attuativi delle politiche comunitarie
Pertanto potremmo dire che i concetti di salvaguardia ambientale, gestione ecologicamente corretta, recupero e restauro devono essere considerati non più come vincoli oppressivi ma come il motore stesso della progettazione ed uno stimolo alla ricerca di soluzioni avanzate che a loro volta diventino qualificanti dell’intervento stesso sia da un punto di vista architettonico che paesaggistico.
Inoltre già da tempo esiste un ampio dibattito sulla cultura balneare che ruota attorno all’eco-compatibilità come criterio vincente e mette in discussione il modello di spiaggia che finisce con il riproporre i ritmi e i modelli della macchina urbana.
Si pone forse il problema, prima che altri luoghi richiamino la vera risorsa rappresentata dai villeggianti di disegnare una strategia che sappia uscire dai vincoli di una falsa città casualmente localizzata sulla costa, per progettare uno spazio dove oltre alla razionalizzazione del consumo si determinino delle occasioni per riappropriarsi del confine del mare come luogo dove solamente stare. Luogo che compensi i ritmi della macchina urbana invece che esasperarne i caratteri di una spettacolarità frenetica.

Alla luce di queste prime riflessioni inizia quindi a definirsi quella che è stata la metodologia dell’intervento, non prima di aver sottolineato un concetto a nostro parere fondamentale e cioè quello della necessità di un’inversione di tendenza:le energie, il lavoro, i costi che sono stati finalizzati in passato -per un malinteso concetto di progresso- alla distruzione di beni naturali, possono oggi essere finalizzati al ripristino e alla ri-naturalizzazione.
Infatti oggi è possibile risparmiare e valorizzare la propria immagine commerciale facendo scelte ecologiche. A Riccione, ad esempio, 51 stabilimenti su 130 hanno aderito ad iniziative in questa direzione.

Proposta progettuale
Per quanto si è detto, in via del tutto preliminare. la nostra proposta progettuale è partita dalla salvaguardia e dalla valorizzazione dell’esistente, esercitando, ove necessario, azioni di recupero,ripristino,ri-naturalizzazione.
Si tratta, in sostanza, di cominciare con l’adozione del tratto di costa antistante, procedendo preliminarmente alla sua bonifica attraverso la rimozione dei rifiuti e dei materiali accumulatisi nel corso degli anni e contestualmente impedendo l’accumulo di nuovi.
Successivamente si procederà al restauro dei muretti a secco e ad un accurato e ponderato rimodellamento del suolo; vanno anche progettati “sentieri naturali” ed individuati percorsi che potranno essere arricchiti da cartelli illustrativi di aspetti geo-morfologici, vegetazionali e faunistici (sia della terraferma che del mare).
Dove possibile, nelle aree non demaniali,si effettueranno delle piantumazioni sempre con essenze autoctone e sulla base di uno studio botanico dell’area in oggetto.
Naturalmente un’azione di valorizzazione imperniata su questi parametri non può prescindere, anche nelle aree destinate ad accogliere strutture di ristoro, cabine, parcheggi etc., da un basso impatto ambientale complessivo, il che si può ottenere innanzitutto preventivando un numero non eccessivo di fruitori e conseguenti dimensioni contenute degli impianti, ma anche una scelta consapevole dei materiali: legno, pietra,vetro…sempre nel solco tracciato dalla bioedilizia.
Va infine salvaguardato quello che è l’elemento paesaggistico più prezioso e la ragione stessa dell’intero polo d’attrazione: la skyline del mare. Ciò si può ottenere solo con strutture poco visibili, de-centrate e, ove possibile, mimetizzate, nonché conservando dei “corridoi visivi” che consentano l’apprezzamento ,sin dall’ingresso, dei muretti a secco e dell’orizzonte mare.
Aspetti floristici tra il breve e lungo termine
Come già accennato lo stato dei luoghi da un punto di vista vegetazionale è identificabile con la gariga che deriva dal degrado di precedenti habitat. A questo elemento attualmente presente la progettazione intende affiancare – come arricchimento ed integrazione – elementi tratti dalla “originaria”macchia mediterranea.
La macchia si presenta comunque molto diversa a seconda di innumerevoli fattori sia ambientali che antropici;di qui la nostra idea di richiamarne alcuni aspetti che meglio si adeguino alle situazioni ambientali (vicino/lontano dal mare) e definiscano anche se in modo non rigoroso aree funzionalmente omogenee. Si propone di seguito uno schema esemplificativo:


Macchia a prevalenza di leccio vicino ss16 parcheggi
Leccio, Corbezzolo, Lentisco, Fillirea, Alaterno;
Macchia a prevalenza di oleandro confini laterali
Oleandro, Tamerici, Smilax;
Macchia a prevalenza di ginepro prima fascia dopo il muretto del mare
Ginepri, Lentisco, Asparago, Cisti, Fillirea, Euforbia arborea;
Macchia a prevalenza di olivastro e lentisco boschetto degli ulivi
Olivastro, Lentisco, Fillirea, Carrubo, Euforbia arborea;
Macchia a a prevalenza di ginestra zona delle cabine
Ginestra comune, Ginestre spinose;
Macchia a prevalenza di cisto zone di bordura dei percorsi
Cisto marino, Lentisco, Mirto, Fillirea;
Questa sintesi non può che essere parziale, ma significativa dello spirito sotteso alla progettazione che vuole coniugare in modo innovativo un intervento di riqualificazione ambientale ad una iniziativa imprenditoriale lungimirante.
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    La tutela della costa è oggi una necessità sempre più fortemente avvertita sia per il danno primario subito negli scorsi decenni dal territorio sia per le ricadute negative sul turismo che le cementificazioni e le distruzioni degli ambienti naturali hanno determinato.L’opinione pubblica è sempre più sensibile alle iniziative che puntano al benessere fisico ed allo svago, peraltro possibile solo in un ambiente sano. In tal modo la tematica ambientale ha assunto un valore primario e un carattere...

    Project details
    • Year 2011
    • Work finished in 2011
    • Client Hotel President - Giovinazzo
    • Status Current works
    • Type Parks, Public Gardens / Waterfront / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies / Beach Facilities / Leisure Centres
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