casa funky | Filippo Bombace

A volte nel percorso che va dai primi contatti con il Committente alla consegna dell’intervento finito, bisogna anche saper fare un passo di lato, cedendo apparentemente la guida dell’operazione al Committente stesso, un gesto necessario a lasciarlo esprimere fin dove corretto, raddrizzando gli eventuali errori, ascoltando e recependo quindi le sue aspettative, da tradurre in progetto. 

Questa in fondo è la storia di ‘casa funky’, il progetto di ristrutturazione di una bella villa della fine degli anni ’60 immersa nelle atmosfere autunnali della campagna nei dintorni di Roma, sviluppato per una coppia anglo-italiana reduce da una lunga trasferta lavorativa (più di due decenni) a Londra, che qui ha stabilito ora la sua dimora extraurbana.

Inevitabile quindi il retaggio del gusto ‘british’ derivante dai vari complementi di arredo arrivati dalla casa londinese e più in generale il sapore ‘etnico’ dei tanti pezzi raccolti tra viaggi ed esperienze lavorative e di vita diverse in giro per il mondo.

Questa miscela di culture e religioni, la passione della proprietaria per le discipline umanistiche e filosofiche, la particolare preferenza per il colore rosa in tutte le sue gradazioni e la richiesta di realizzare almeno 110 metri lineari di mensole per la ricca collezione di volumi, rappresentano quindi gli input principali dell’appassionante lavoro svolto a due mani con i clienti stessi.

Ancora una volta una pavimentazione in parquet, opportunamente vissuto considerata la location di campagna, connota sia la zona giorno al piano terra che quella notte al piano 1°; è poi tutto il lavoro cromatico sviluppato con la cliente nella definizione delle pareti, delle laccature di falegnameria, nell’uso delle carte da parati che rivestono le pareti più importanti, a completare l’immagine della casa, arricchita anche da alcune particolari soluzioni di finitura nell’attacco tra materiali diversi, risolto con delle fasce in pelliccia sintetica appositamente concepite. 

Proprio la pelliccia, un capo pressoché scomparso dal guardaroba femminile trova in realtà spesso applicazione in questa abitazione, anche a conferire, insieme all’uso delle pareti rivestite in pietre grigie rosate, quel velo di sapore vintage che calza benissimo all’architettura della villa.