Ampliamento e ristrutturazione generale dell' Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia (con Enea Manfredini) | Alberto e Giovanni Manfredini

(primo progetto) Reggio Emilia / Italy / 1989

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Bibliografia:
- 1989 Ampliamento e ristrutturazione Arcispedale S. M. Nuova a Reggio Emilia, Centro stampa       Litograf 5, Reggio Emilia;
- 1989 Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 242-253;
- 1989 “Parametro” n. 175, novembre dicembre, p. 78;
- 1991 “Parametro” n. 187, novembre dicembre, pp. 11-13;
- 1992 Nuove architetture ospedaliere a Reggio Emilia, ed. Coopsette, Reggio Emilia, p. 7;
- 1995 “Edilizia Popolare”, n. 241, settembre ottobre, p. 76-77;
- 1997 “Parametro” n. 220, luglio ottobre, pp. 44-45.


Il processo di riorganizzazione iniziato con gli interventi ai due estremi del corpo anteriore dell’ospedale (radioterapia e poliambulatori) trova compimento nel progetto di ampliamento e ristrutturazione generale del complesso, che permette di riunire in un’unica struttura anche le attività dell’area medica ubicate nell’ospedale Spallanzani. L’ampliamento, in prevalenza destinato alle attività chirurgiche che ormai mal si conciliano con l’esiguo spessore dei corpi di fabbrica dell’ospedale esistente, è costituito da due ali di degenza a quattro piani, per circa 450 posti letto, e da una piastra baricentrica a tre piani, per i comparti operatori. Il piano terra dell’ampliamento è interamente destinato al dipartimento di emergenza-accettazione e al servizio di radiodiagnostica per ricoverati. La realizzazione dell’ampliamento permette di liberare temporaneamente gli spazi del secondo e terzo corpo del vecchio ospedale, che possono pertanto venire ristrutturati con maggiore facilità e rapidità. Successivamente può avvenire il definitivo trasferimento delle divisioni mediche dall’ospedale Spallanzani. Anche il sistema dei percorsi viene definitivamente riorganizzato. L’accesso e la circolazione dei pazienti barellati avviene a livello zero a partire dal nuovo pronto soccorso sul lato sud est. L’accesso dei pazienti ambulanti e dei visitatori avviene dall’atrio esistente sul lato nord ovest e la loro circolazione avviene a livello piano primo. Il personale accede a livello seminterrato dagli estremi sud est delle nuove ali di degenza, ove sono previsti gli spogliatoi, e si distribuisce ai vari collegamenti verticali. Per l’estensione del complesso riorganizzato, a livello seminterrato viene ricavato un percorso destinato esclusivamente alla movimentazione dei materiali, mediante un sistema automatizzato a due corsie con carrelli robot e montacarichi dedicati.


Il blocco operatorio, che si sviluppa sui due piani superiori della piastra per un totale di 16 sale, si basa su comparti strutturati secondo lo schema dell’asepsi progressiva, con filtri successivi e percorsi diversificati per pazienti, personale e materiali

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    Bibliografia:- 1989 Ampliamento e ristrutturazione Arcispedale S. M. Nuova a Reggio Emilia, Centro stampa       Litograf 5, Reggio Emilia;- 1989 Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 242-253;- 1989 “Parametro” n. 175, novembre dicembre, p. 78;- 1991 “Parametro” n. 187, novembre dicembre, pp. 11-13;- 1992 Nuove architetture ospedaliere a Reggio Emilia, ed. Coopsette, Reggio Emilia, p. 7;- 1995 “Edilizia...

    Project details
    • Year 1989
    • Client USL n.9 di Reggio Emilia
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Hospitals, private clinics
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