BorderLINE Architecture

Padiglione Ungheria ala 12. Biennale di Architettura di Venezia Venice / Italy / 2010

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Novanta chilometri di corda, ventimila matite e centinaia di disegni danno vita a BorderLINE Architecture, l’installazione presentata dal Padiglione Ungheria alla 12. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia su concept dei due giovani designer Marcel Ferencz e Andor Wesselényi-Garay.

“L’installazione del Padiglione Ungherese individua nella “Linea” e non nella “Casa” l’origine dell’idea architettonica - spiegano gli organizzatori della mostra. L’assunto principale del nostro manifesto è che gli architetti non costruiscono case né creano spazi: disegnano. Disegnano linee con il computer e con penna e matita. Linee che di per sé non costituiscono spazi, visto che quasi sempre appaiono su superfici bidimensionali. Ciononostante, per l’architetto la linea è il mezzo espressivo primordiale: rappresenta l’idea di architettura tanto quanto la casa. Per dimostrare questa idea, l’esposizione si concentra sui disegni e sulle tecniche di disegno degli architetti e, in generale, sulla linea vista come materia di base dell’architettura, con l’obiettivo di ricondurre il visitatore all’esperienza fondamentale della creazione progettuale”.

Nello specifico, al centro dell’opera c’è una serie di video interviste dedicate al disegno, realizzate espressamente in occasione della Biennale con la partecipazione degli architetti ungheresi e stranieri.

“Il disegnare, proseguono gli organizzatori dell’esposizione, e lo scoprire una linea avvengono in uno “spazio” che non è né locale né internazionale; né amatoriale né professionale; né geografico, né utopico, ma universale. Quest’ultimo è lo spazio del disegnare e, in senso più generale, del lasciare una traccia. Il concept dell’esposizione si basa sulla nozione – ovviamente soggettiva – che l’universo rappresentato dalla Linea azzeri la differenza esistente tra le architetture delle singole nazioni. Siamo convinti che l’atto del disegno sia il comune denominatore dell’attività quotidiana dell’architetto. Anzi, è l’atto del disegno che crea relazioni tra professionista e dilettante, vecchio e giovane. Le persone si incontrano nel disegno” .


Foreign architects:

Sasa Begovic
Maurizio Bradaschia
Hermann Czech
Aljosa Dekleva
Edouard Francois
Tony Fretton
Sou Fujimoto
Tina Gregoric
Zvi Hecker
Christian Jabornegg
Heinz Tesar
Davide Macullo
Eduardo Souto de Moura
Helena Paver Njiric
Rok Oman
András Pálffy
Vasa Perovic
Wolf D. Prix
Andrija Rusan
Peter Schweger
Gaetan Siew
Ken Yeang

Hungarian Architects

Csomay Zsófia
Ekler Dezső
Farkas Károly
Finta József
Karácsony Tamás
Lengyel István
Major György
Miltenberger Miltényi Miklós
Molnár Csaba
Nagy György
Répás Ferenc
Vadász György
Tóth Péter
Varga Anikó
Vincze László
Virág Csaba

Texts were written by – besides the interviews the architects gave:
Azby Brown
Haba Péter
Tasnády József
Boris Podrecca
Heinz Tesar
Wesselényi-Garay Andor
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    Novanta chilometri di corda, ventimila matite e centinaia di disegni danno vita a BorderLINE Architecture, l’installazione presentata dal Padiglione Ungheria alla 12. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia su concept dei due giovani designer Marcel Ferencz e Andor Wesselényi-Garay.“L’installazione del Padiglione Ungherese individua nella “Linea” e non nella “Casa” l’origine dell’idea architettonica - spiegano gli organizzatori della mostra. L’assunto principale del nostro manifesto è...

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