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Il progetto presentato, e favorevolmente approvato dalla Soprintendenza (che lo ha reputato un progetto virtuoso), per l'Hotel Vittorio a Portopalo, tenta di spacchettarne l'assetto compatto e austero, ricordo di un architettura nata in un epoca di "aggressione" delle coste siciliane, che per fortuna oggi sembra solo un ricordo lontano.

Il PPP di Siracusa applica norme stringenti e severe che limitano in alcuni casi, ed interdicono in altri, qualsiasi meccanismo di modifica dell'architettura costiera, che però solo in rari casi è costituita da architettura di qualità.

L'edificio, che si presenta compatto e fuori scala, rispetto alla linea di costa, estremamente frastagliata, e che si nega il rapporto visivo con il vicinissimo mare, eccezion fatta per l'intervento già realizzato al piano terra, non mantiene nessun tipo di relazione con il contesto, che invece è estremamente interessante, essendo l'Hotel collocato sulla punta estrema che collega la Sicilia all'isola di Portopalo di Capopassero.

Il progetto “squama” l’edificio, aprendo i prospetti come delle branchie di un pesce, offrendo una canalizzazione della vista verso l’isola, penalizzando volontariamente il rapporto degli interni e delle verande con la “rumorosa” e frequentata piazza dei Due Mari. Questo processo si apertura viene urbanisticamente ottenuto attraverso una perequazione di cubatura che sposta la cubatura sottratta dal prospetto fronte mare sul retro. Le terrazze riacquistano vita invece attraverso la trasformazione di queste in solarium, per la terrazza complanare alle camere, per le camere meno prestigiose, ovvero quelle che non hanno affaccio diretto sul mare, e in roofgarden sulla terrazza di copertura.

Gli interni vengono ripuliti e regolarizzati, e ad ogni camera viene offerta una vista sul mare, con, quasi in tutti i casi, terrazzino di pertinenza.

Le sottrazioni e le addizioni vengono poi trattate con materiale maiolico, di due diversi colori. Mentre sulla soluzione di testata sopra l'ingresso della Hall si è pensato ad una tela bianca sulla quale poter stagionalmente proiettare opere di video mapping.