CONCORSO "ACCEDERE" - RESIDENZA DEL GUFO TRISTE | bernardo re

CONCORSO INTERNAZIONALE PER L’ ARCHITETTURA D’INGRESSO - DOORSCAPE Venice / Italy / 2023

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RELAZIONE
- EDIFICIO D’INGRESSO - PER LA “RESIDENZA DEL GUFO” –
ARCHITETTO BERNARDO RE
“Periptero, Octastilo, Esasegnico”: esempio antico in cui l’ingresso veniva “segnato” da otto gigantesche colonne che definivano il primo “segno” o “spazio” teso ad accogliere il visitatore enfatizzandone il significato. Più in là nel tempo, un enorme colonnato ellittico, definirà e definisce ancora oggi il segno finalizzato ad accogliere i fedeli nella Basilica di San Pietro. In entrambi, lo spazio creato dal segno invita chi viene e accompagna chi esce. Entrambi sono esempi di INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA fra esterno ed interno nel segno del divenire. Come non pensare ai frattali, in cui l’immagine continua a riproporsi divenendo ma mano che si particolarizza: “il Barocco” è un esempio di geometria frattale applicato all’Architettura, in cui la cura del dettaglio non si perde al particolarizzarsi dell’oggetto. Anche l’albero, attraverso i rami e le foglie, si appropria dell’aria e dell’acqua divenendo in essa e traendo da essa sostentamento. Anche l’uomo col diradarsi della mano nelle dita, si appropria dell’aria e di ciò che lo circonda (talvolta maldestramente): Il divenire dello spazio come il divenire della materia, in un continuo
inscindibile altrimenti senza tempo. Più lo spazio diviene e si trasforma intorno a noi e più il tempo sembra volare nel percorrerlo. Allora non ci resta che farlo “nidificare”: da uno spazio un altro, poi un altro ancora, fra essi ancora un altro spazio di connessione: il tempo che lega le note in uno spartito musicale o la punteggiatura che in una poesia ti guida nella lettura definendo il senso delle parole facendole divenire “spazio” dandole significato. E’ questo il principio Organico che lega il Tutto. La parola INTEGRAZIONE lega fra loro tutti gli esseri viventi ed ognuno di essi all’ambiente che lo circonda di cui è parte: ciò genera equilibrio e l’equilibrio produce ed è creato dall’ARMONIA. Non possiamo pensare di evitare di INTEGRARCI senza alterare l’ARMONIA. Quindi, se diamo Armonia agli spazi che progettiamo essi ce la restituiranno in benessere: non solo fisico ma soprattutto mentale. Lasciare entrare la Natura nei nostri spazi equivarrà ad uscire per addentrarsi in essa. Non è la funzione, che nello spazio progettato si svolge, ad invogliarci a stare in esso, quanto la gioia che la contemplazione delle parti di esso ci restituisce se esso è Armonico; la funzione è solo il pretesto per il progetto, non è il progetto. Se non esiste una funzione, pazienza, non è importante, rimane il piacere del percorrere lo spazio ammirandone le parti: vale molto di più. Pensate per un attimo alle strade porticate della splendida Bologna che consentono di vivere la pioggia senza bagnarsi, camminando, parlando ed ammirando ugualmente i luoghi sotto una luce diversa. Il mio lavoro prende tutto ciò e lo considera fondamentale: la sensazione del guardare da gioia, gli occhi camminano più
velocemente delle gambe per quello a percorrere una strada lunga e dritta ci si impiega tanto tempo.... sembra non finire mai. Noi dobbiamo interessare e stupire.
La matrice è l’ellisse, essa genera un ellissoide prolato sostenuto da un solo pilastro centrale portante i carichi; bilanciato da quattro coppie di tiranti inclinati ad aprirsi verso l’esterno disposti in posizione radialsimmetrica. Di fatto una tensostruttura. Applicando uno sforzo di pretensione ai quattro cavi orizzontali del pilone si otterrà il pretensionamento di tutti i tiranti di perimetro e quindi la stabilità meccanica dell’intera struttura (vedi il modello in legno). Gli assi dell’ellisse sono lunghi quanto i lati del lotto 20 x 15 metri. Sotto la sua ombra trovano riparo l’acqua, ambianti esterni figli del portico ed ambienti interni che segnano nel passaggio fra essi il divenire dell’entrare. Nell’entrare si è circondati dall’acqua e dal verde con varie essenze e colori; i pavimenti dei vari settori sono colorati in resina lucida antiscivolo; le pareti in tre spessori di tavolato in legno sono internamente coibentate e disposte su un basamento in
calcestruzzo bianco leggero fibrato; le pareti in vetro a doppio strato completano la definizione degli ambienti. Quest’ultimi sono coperti da una lastra in vetro trasparente che consentirà di vivere dei riflessi prodotti dall’acqua sull’intradosso dell’ellissoide. Questo sarà in acciaio inox ovvero in alluminio strutturale lucido a specchio. Il Pilone centrale sarà incernierato sfericamente in testa e al piede, idem i nodi che lo compongono. Un particolare sistema di connessione opportunamente ideato consentirà alle aste di ruotare singolarmente. L’integrazione spaziale richiesta, cercata ed ottenuta in pianta, grazie alla doppia copertura
si otterrà anche in sezione. In un sistema così fatto si creeranno dei microclimi che favoriranno il passaggio termico fra l’esterno e l’interno. Le pavimentazioni, sia interne che esterne, saranno riscaldate da un sistema radiante a pavimento a bassa temperatura che consentirà di STARE anche all’aperto.. ma al coperto, come vicino al “fuoco”. Sull’estradosso dell’ellissoide prolato verrà posizionato un sistema di pannelli per fotovoltaico. L’ellissoide porta i carichi principali e il vetro copre e fa guardare. L’ellissoide con la sua geometria di costruzione grafica genera l’edificio di cui l’EDIFICIO D’INGRESSO è parte integrante e sostanziale. Un edificio che sarà adibito a mini appartamenti soppalcati con piano cottura e quattro posti letto ognuno, per un massimo di 19 mini appartamenti, con bar e servizio ristoro e tavola calda, piscina ed
un grande giardino circondato da cipressi, tipico delle colline senesi. Tornando ora all’Edificio Ingresso, dalla lettura della pianta e in base alla sua conformazione, si intuisce che il sistema di spazi aperti e chiusi si presta, anche grazie ai microclimi, a svariate configurazioni alternative a quella rappresentata: - senza vetrate; - senza vetrate e con le pareti opache simmetriche intorno al pilone e alla vasca centrale; - senza vetrate e senza chiusure opache ma solo la copertura; - con l’ellissoide in legno a cassone o conformante un pergolato per rampicanti (se in un clima molto caldo); - con l’ellissoide realizzato gonfiabile con Elio il che renderebbe inutile il pilone centrale. Ognuna delle soluzioni elencate a parziale modifica di quella raccontata graficamente preserverebbe lo spirito formatore del progetto. Una opportuna distribuzione dei corpi illuminanti, non rappresentata per motivi di tempo, renderebbe suggestivo lo stare ed il percorrere il luogo anche di sera e lo renderebbe idoneo a piccole mostre di pittura, scultura o fotografia. Il luogo così concepito potrà anche essere visto come una estensione dello stare all’interno dell’edificio principale. Le due porte sono anch’esse in vetro e scorrevoli.
In questo caso è l’edificio INGRESSO che genera l’edificio servito in una simpatica allegoria di tratti e segni tale da rappresentare un “Gufo”... “La Residenza del Gufo”... con gli occhi spiritati a scimmiottare una maschera carnevalesca. Dall’Edificio Ingresso si passa ad un luogo di disimpegno dove c’è il bar-tavola calda, quindi si accede su entrambi i lati a due corpi anulari con un giardino circolare e con una seduta ed un albero al centro; dal porticato anulare si accede agli appartamenti soppalcati; anche questi dotati di riscaldamento a pavimento, fotovoltaico sulle falde inclinate della copertura in rame, e sistema di recupero delle acque piovane. Per la verifica del comportamento strutturale e della ariosità dello spazio ad esso sotteso ho ritenuto opportuno realizzare un piccolo modello in scala tale da riprodurre il comportamento meccanico della struttura; il risultato ha confermato le aspettative. Le foto sono riportate sulle tavole. Un filmato, non consegnato per i noti motivi, ne visualizza il comportamento sotto sollecitazione impressa.
Nella speranza di aver regalato alcuni minuti di sana curiosità ed allegria, un caro saluto,,
addì 15-01-2023 il progettista
Bernardo Re architetto

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    RELAZIONE- EDIFICIO D’INGRESSO - PER LA “RESIDENZA DEL GUFO” –ARCHITETTO BERNARDO RE“Periptero, Octastilo, Esasegnico”: esempio antico in cui l’ingresso veniva “segnato” da otto gigantesche colonne che definivano il primo “segno” o “spazio” teso ad accogliere il visitatore enfatizzandone il significato. Più in là nel tempo, un enorme colonnato ellittico, definirà e definisce ancora oggi il segno...

    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2022
    • Work finished in 2023
    • Status Competition works
    • Type Urban Furniture / Apartments / Tourist Facilities / Graphic Design / Student Halls of residence / Modular/Prefabricated housing / self-production design
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