Nolinski Venezia | LeCoadic-Scotto

Venice / Italy / 2023

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A pochi canali da Piazza San Marco e dal Teatro La Fenice si eleva il Nolinski Venezia. La sua maestosa facciata ornata di chimere, figlie di Poseidone, ricorda la potenza acquisita dalla Serenissima grazie ai commerci favoriti dalle acque. Da qui si varca la soglia per entrare nel vivo della Storia veneziana all’interno di quella che anticamente era la Borsa di Commercio, dove si respirano l’anima e la storia di una città in cui Art Nouveau, Stile Liberty e Modernismo si fondono in una perfetta armonia riportata a nuova luce dal duo franco-italiano di interior design LeCoadic-Scotto.


Attraverso i cinque piani dell’edificio, regnano incontrastati la sapienza e il lavoro eseguito ad opera d’arte dalle mani esperte dei maestri artigiani: lo stucco marmoreo e il marmorino gareggiano in preziosità e in contrasto con le boiseries e le cornici di mango, mentre le opere d’arte antiche e contemporanee attirano lo sguardo in ogni angolo dell’hotel.


Le 43 camere di cui 13 suite, uniche nel design e nella cura dell’allestimento, insieme alla Spa di ispirazione ottomana, offrono un’oasi di pace e un soggiorno fuori dall’ordinario, sospeso nel tempo. Dal Bar Biblioteca corre- dato di 4000 volumi e impreziosito da un affresco firmato Simon Buret, al Caffé con il suo patio; dalla reception fastosa e accattivante, all’anfiteatro del Ristorante Palais Royal, passando per la vasca in mosaico d’oro con vista sui cieli e sui tetti veneziani... ogni spazio, ogni dettaglio mira a dar vita ad una convivialità d’eccezione. Senza dubbio, un’esperienza alberghiera straordinaria per la Laguna.


Ci sono posti che hanno un’anima, altri che si possono definire solo belli. Al XXII Marzo di Calle Larga vibra l’anima del Nolinski Venezia.


Monumentale e distinto, l’hotel si erige su una delle strade più larghe e frequentate della città. Nel cuore del comercio di lusso, a pochi canali da Piazza San Marco e dal Teatro La Fenice, i decori della facciata invitano a distogliere l’attenzione dalle vetrine e a sollevare lo sguardo per ammi- rarne la bellezza. Le finestre e i balconi adornati da chimere, simboli voluti dai mercanti per questo palazzo atipico che ospitò a suo tempo la Borsa di Commercio di Venezia, testimoniano l’attività marittima che fece la potenza e la ricchezza della città dei Dogi.


Completata nel 1929, la struttura realizzata in cemento armato – adope- rato per la prima volta nella città lagunare – domina per la sua altezza. Solo il campanile e il Duomo della Basilica di San Marco svettano nelle vicinanze. Composita nei suoi stili, l’architettura di Umberto Bellotto è ancorata ad un’epoca che ha osato mescolare Art Nouveau, Stile Liberty e Modernismo.


Annoverato come Monumento storico veneziano, l’edificio è ricco di opere in ferro battuto uniche a Venezia. Percorrendo la grande scala d’onore, sul corrimano si possono apprezzare tutti i dettagli che si celano nella ringhiera.


Restaurati e valorizzati, i pavimenti alla veneziana e i muri in stucco marmo- rino rivelano le antiche tecniche proprie al savoir faire della laguna. L’in- canto del lavoro ad opera d’arte dei maestri artigiani che hanno curato ogni dettaglio nella scelta dei materiali distende lo sguardo che subito avverte un equilibrio in perfetta armonia: quello tra gli elementi d’epoca e il design d’interni d’impronta squisitamente contemporana che trascende l’esercizio dello stile imposto, per fondersi tra le pareti, come se fosse sempre stato lì.


Così il patio e Il Caffé, il bar biblioteca, le 43 camere di cui 13 suite, il risto- rante gastronomico, la Spa di ispirazione ottomana e la vasca piscina con vista panoramica fanno vivere ciascuno un’esperienza unica in sintonia con la città, fuori dal tempo.


Così alcuni posti hanno un’anima mentre altri sono solo belli. E al XXII Marzo di Calle Larga, vibra l’anima del Nolinski.


Indirizzo segreto noto solo a pochi eletti, l’ingresso all’hotel avviene attra- verso una delle due antiche porte della Borsa di Commercio, la più piccola, quella che reca la scritta “Borsa”. L’entrata conduce ad un cortile interno che accoglie passanti e residenti dell’albergo, in cerca di un’oasi di pace. Qui finiscono i rumori della strada e comincia la calma voluttuosa di un patio dalla vegetazione rigogliosa animato dallo scorrere dell’acqua di una fontana.


Ispirato al Portego – il salone dei palazzi veneziani lambiti dall’acqua e dedicato al commercio – il Caffè ne riprende tutti i codici con una ventata di modernità: pavimenti in pietra, soffitti a cassettoni, mattoni antichi e pareti bianche in stucco marmorino rivaleggiano con le calde tonalità dei velluti e le decorazioni, mentre i mobili sono ispirati alla Gondole Art.


Così, per il tempo di un aperitivo o di un pranzo, il visitatore si adagia sulle lunghe panche in legno laccato la cui brillantezza richiama la leggendaria imbarcazione, simbolo di Venezia.


Specchi a parete e pannelli di rame rivaleggiano per catturare quella luce straordinaria della città. Di giorno come di notte, tutto è fatto per evocarla. 8 E al tramonto, attraverso un sottile gioco di luci, le onde della fontana si riflettono sui giardini verticali del cortile come fresche pennellate impres- sioniste, rievocando l’acqua dei canali quando si rispecchia sulle facciate dei palazzi veneziani.


Il menu à la carte de Il Caffè propone una cucina esaltata dal quotidiano, d’ispirazione mediterranea e con prodotti locali al 100% italiani.


 


Al terzo piano, il Bar si sviluppa come un prolungamento della colonnata della hall. Tanto intimo è il bar, quanto fastosa e accattivante è la reception. Il bar invita a lasciarsi andare a confidenze, ad evadere con la lettura, a risvegliare la concentrazione.


Le boiseries, i libri e il pianoforte creano un’atmosfera calda e avvolgente e donano un senso di libertà e leggerezza a colui che vi si installa.


Omaggio all’arte della tipografia che ha avuto origine a Venezia, una biblio- teca corredata di oltre quattromila volumi è stata immaginata con maestria per arricchire la mente con i suoi saperi e suscitare la curiosità verso nuove letture. I tasti bianchi e neri del pianoforte cercano il dialogo con le dita come un invito a sciogliersi. Per finire, l’affresco sul soffitto dell’artista Simon Buret apre l’immaginazione per immergersi in un nuovo viaggio.


La carta è stata ideata da Jérémy Bacquet, Direttore della creazione del Bar.


Entrare nel Bar Bibliothèque ed alzare lo sguardo significa immergersi nell'abisso di un cielo marino immaginato dall'artista Simon Buret, a venti- mila leghe sotto i sogni di un pittore che ama raccontare l'invisibile. L'occhio che vaga si sazia dei dettagli. Lì, un polpo. Al centro, una sirena che galle- ggia tra cielo e mare accoglie e benedice lo spazio a braccia aperte. Ve ne innamorerete, perché qui tutto è al contrario: i ricci di mare sono stelle, i pesci sono uccelli. Completamente immerso nel blu, l'occhio nuota per una decina di metri e, poiché sa vedere, intuisce una mappa segreta nei drappeggi che ricordano il cielo.


Varcare la soglia del ristorante e sentirsi insieme attore e spettatore, sul punto di entrare in scena. L’anfiteatro, quello che anticamente era la Sala del Consiglio, detta una nuova percezione spazio-temporale. Un ritmo diverso, più lento, che si apre a l’art de vivre. Una dimensione sospesa in cui ci si siede per contemplare, assaporare, vedere ed essere visti, rimirarsi...


Che abbia inizio il grande cerimoniale! Come un direttore d’orchestra, L’art de la table dirige la scena. La musica di una grande opera gastro- nomica intona le prime note. Classicismo e contemporaneità assicurano l’eccellenza in questa melodia del piacere. Sui tavoli, l’argenteria brilla e si riflette nei cristalli. I bicchieri per l’acqua sono stati creati per il Nolinski dai maestri vetrai Avem, rievocando il tema marino che pregna tutto l’hotel.


Quanto alla scenografia, le grandi arcate in stile bizantino confermano che la scena si svolge a Venezia. Esse si ripetono maestosamente per tutta l’al- tezza della sala, dal basamento ai ballatoi di collegamento, di oltre 7 metri, che provoca una piacevole vertigine e l’ebbrezza dell’amore.


Un grande lampadario degli anni ‘50, il cui profilo richiama quello di un bouquet capovolto, s’impone sulla scena. Le applique, datate della stessa epoca, illuminano l’intera sala come luci della ribalta. Dal valore inesti- mabile, queste lampade sono opera della famosa casa Barovier, sita a Murano dal XIII secolo.


Disposte lungo il perimetro, le panche in velluto orientano lo sguardo degli ospiti per convergerlo verso il palcoscenico di questo spettacolare Teatro Gastronomico dove ogni giorno si svolge il balletto ad opera dei camerieri in stile Grand Siècle.


Il servizio di alta qualità richiede tempo, commisurato alle emozioni che lo Chef, in qualità di responsabile del cerimoniale in cucina, desidera far vivere. Perché qui il telescopio della gastronomia punta alle stelle e per raggiungere il firmamento attinge alle tecniche della cucina francese e trova ispirazione nella nativa Grecia dello chef Philip Chronopoulos.


43 camere di cui 13 suites, tutte uniche *


Nessuna somiglia ad un’altra nel design e nei volumi: in una prevale un maestoso soffitto a volte ogivali; in un’altra, le avvolgenti travi adornano il cielo notturno. Ognuna delle 43 camere offre un’esperienza unica e altret- tante occasioni sempre diverse di soggiornare a Venezia. Tutte però si iscrivono nella stessa dimensione spazio-temporale, lontana dalla frenesia contemporanea, lontana dal rincorrere le mode e le tendenze.


Sentirsi fuori dal tempo. Questa è la sensazione che si percepisce in ogni camera attraverso la scelta dei materiali pregiati e i lavori eseguiti ad opera d’arte grazie all’antico savoir faire artigianale che ha resistito alla prova del tempo. Così lo stucco marmorino, antica miscela ancora fatta a mano, riveste le testiere dei letti. Così le porte scorrevoli che segnano il passaggio da un’intimità all’altra sono ricoperte di metallo, mentre le boise- ries e le cornici di mango si profilano in contrasto con il marmorino grigio e i velluti rosa cipria. Create da un maestro vetraio veneziano, le lanterne in vetro soffiato a gabbia si ispirano a quelle di Palazzo Ducale. La loro luce soffusa si posa delicatamente ora su un ritratto del Quattrocento, ora su una scultura contemporanea.


In stile Art Déco italiano, i mobili si ispirano alle librerie del designer Franco Albini, noto per gli attacchi a soffitto e per i ripiani modulari. Vi si ritrova un’accurata selezione di libri, oggetti d’artigianato veneziano firmati Avem e opere d’arte eccezionali.


Infine, la facciata dell’hotel svela alcuni indizi su ciò che si trama all’interno: un polpo dorato in mosaico figura in ogni bagno come per accogliere con i suoi tentacoli coloro che sono alla ricerca di calma e distensione.


Al terzo piano la Spa Nolinski offre una fuga sensoriale fuori dal tempo in un elegante ambiente di ispirazione ottomana. Ogni trattamento esclusivo è un invito ad immergersi nell’universo Swiss Bliss: un viaggio dei sensi nel cuore della natura pura delle Alpi svizzere. Prolungare l’esperienza, abban- donarsi per evadere sotto la protezione delle cupole. Chiudere gli occhi e lasciarsi andare ad un prestigioso rituale firmato La Colline, per vivere un appuntamento personalizzato con il benessere e la serenità.


LA COLLINE


È ai piedi delle Alpi svizzere, fra colline e laghi incontaminati, che dal 1997


La Colline sviluppa trattamenti eccezionali, unendo i più alti standard di sicurezza, efficacia e sensorialità. L’iconico complesso CMAge® rappresenta il segno distintivo delle nostre collezioni ad alta performance, studiato per attivare il metabolismo cellulare per una pelle radiosa e fresca a qual- siasi età. Ogni rituale La Colline, con la sua gestualità unica e le sue uniche formule dalla texture avvolgente e delicatamente profumata, è un invito a vivere la Swiss Bliss: un viaggio dei sensi, ispirato dai tesori naturali e dall’approccio al benessere tipicamente svizzeri.


Perché la pelle è un organo essenziale, protettore della nostra integrità fisica e custode della nostra identità. La Colline si impegna a sostenere la ricerca, con l'obiettivo di accelerare e migliorare la qualità degli innesti cutanei attraverso lo Skin Engineering Lab. Questo è lo scopo sociale del marchio.


Impegnata in un progresso continuo, La Colline mette tutto il suo impegno per essere il migliore possibile per il mondo e per limitare il suo impatto sull'ambiente.


 


Giungere al settimo cielo dei sensi. La vasca piscina decorata di mosaici in oro corona l’ultimo piano dell’hotel che domina la città con la sua altezza. Unico ed eccezionale per Venezia, lo specchio d’acqua regala una vista a 360° sui tetti e sui cieli della Serenissima. Le campate storiche del sottotetto propongono un’esperienza inedita: rilassarsi in prossimità e dentro l’acqua di una vasca aurifera offrendo un momento unico di grazia contemplativa sullo sfondo della laguna.


Lo spazio coniuga magicamente l’opacità del cemento con la lumino- sità dell’oro. Il profilo originale della struttura, dei pavimenti e dei muri in pietra mette in risalto lo splendore dello specchio d’acqua e la singolarità della veduta.


Come uno scrigno splendente, la vasca è rivestita da mosaico dorato. Ciascuna delle sue tessere rivestita in foglia oro sottopone lo spazio a giochi di luce che vibrano alla stessa intensità degli ori della Basilica di San Marco.


Riflessi acquatici e luminescenti sfidano l’ocra della città per un momento di contemplazione e di quiete che solo l’atmosfera veneziana può offrire.

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    A pochi canali da Piazza San Marco e dal Teatro La Fenice si eleva il Nolinski Venezia. La sua maestosa facciata ornata di chimere, figlie di Poseidone, ricorda la potenza acquisita dalla Serenissima grazie ai commerci favoriti dalle acque. Da qui si varca la soglia per entrare nel vivo della Storia veneziana all’interno di quella che anticamente era la Borsa di Commercio, dove si respirano l’anima e la storia di una città in cui Art Nouveau, Stile Liberty e Modernismo si fondono...

    Project details
    • Year 2023
    • Work finished in 2023
    • Status Completed works
    • Type Hotel/Resorts / Interior Design / Custom Furniture / Building Recovery and Renewal
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