FORTYSEVEN° thermal baths | Mario Botta Architetti

The underlying idea of the project was to find a way to interrelate the historical city centre of Baden with the Limmat river. The city of Baden has the great good fortune – known and exploited since Roman times – of possessing springs that gush sulfuric waters at a temperature of 47 degrees. There are various historic testimonies of their existence, like the fragment from the apse of a Roman bath, and a Medieval tub, preserved in their original locations on the underground levels of the new structure and accessible to the public.

The history of this place, its orographic situation, and the presence of the river all influenced the project, whose layout resembles an open hand stretching towards the river, to create a new landscape between the city and the water. Clad entirely in natural stone, the volumes that make up the building establish a unique dialogue with the different contexts: a two-story rectilinear body runs along the Parkstrasse; a lower one stands facing the old Verenahof hotel; four trapezoidal volumes of different sizes extend their glassed-in extremities towards the river. They shape the “fingers” of the hand, and they contain the thermal pools.

The pathway along which visitors move through the interior is marked by a succession of skylights and columns. Along this colonnade are four spa zones overlooking the river. Through glass panes, one can always see the unceasing flow of the river and feel the almost tangible presence of nature. The skylights at the top of each “finger” let those inside perceive the sun’s movement, offering glimpses of the sky and the natural context of the nearby hill.

The colours of nature are also evident in the materials chosen for the interiors: floors and walls in terracotta-coloured tiles and sound-absorbing maple ceilings. Mosaic tiles decorate the inclined walls below the large skylights, in a handcrafted work that recalls Roman mosaics and enhances the space with a subtly textured design animated by reflections from the water.

Client: Verenahof AG, Stiftung für Gesundheitsförderung, Bad Zurzach+Baden
Construction management: bhp Baumanagement AG, Emmenbrücke
Useful surface spa: ca. 5.250 m2
Indoor and outdoor pools: ca. 830 m2
Built volume: ca. 97.800 m3 including parking area (above ground ca. 30.750 m3, below ground ca. 67.000 m3)

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I pensieri che hanno sorretto il progetto sono stati quelli di trovare un modo per relazionare il centro storico di Baden e il fiume Limmat. La città di Baden possiede la fortuna, sfruttata fin dai tempi dei romani, di avere sorgenti che portano acqua sulfurea alla temperatura di 47 gradi. Esistono svariate testimonianze della loro esistenza, come il frammento dell’abside di una piscina romana o una vasca medievale conservati nella loro collocazione originale nei piani interrati della nuova struttura e accessibili al pubblico.

La storia di questo luogo, la situazione orografica e la presenza del fiume hanno caratterizzato il progetto che si configura come una mano aperta verso il fiume per creare un nuovo paesaggio articolato tra la città e il corso d’acqua.
Rivestiti interamente in pietra naturale, i volumi che compongono l’edificio stabiliscono un dialogo particolare con i differenti contesti: un volume rettilineo a due piani costeggia la Parkstrasse; un corpo più basso è posto di fronte al vecchio nucleo alberghiero Verenahof; quattro volumi trapezoidali di diverse dimensioni si protendono con le loro punte vetrate verso il fiume. Questi ultimi volumi formano le dita della mano e contengono le piscine termali.

Il percorso di circolazione interno è scandito dall’alternarsi di lucernari e colonne. Lungo questo colonnato si aprono quattro ambienti termali rivolti verso il fiume. Attraverso le aperture vetrate, è sempre possibile vedere lo scorrere incessante del fiume e sentire la presenza, quasi tangibile, della natura. I lucernari posti sulla sommità delle dita, permettono di percepire il ciclo solare, lasciando intravvedere il cielo e il contesto naturale della collina antistante. I colori della natura sono presenti anche nei materiali scelti per gli interni: i pavimenti e le pareti rivestiti con lastre di color terracotta e i soffitti fonoassorbenti in legno di acero favoriscono la sensazione di trovarsi in un ambiente tranquillo e piacevole. Piastrelle a mosaico rivestono le pareti inclinate al di sotto dei grandi lucernari. Un’opera artigianale che ricorda i mosaici romani e che arricchisce lo spazio con una tessitura fine e animata dai riflessi dell’acqua.