Casa GC | Francesco Nicita

Casa GC è parte della campagna iblea.

Su uno dei promontori che cingono la città di Scicli, occupa una posizione centrale in una piccola proprietà agricola circoscritta da muri a secco in pietra e caratterizzata dalla presenza di numerosi alberi di ulivo e di carrubo.

Il progetto affronta il tema del recupero di un piccolo caseggiato rurale esistente tramite l’accostamento di due nuovi corpi di fabbrica.

Il primo nasce dalla demolizione di alcuni corpi accessori e dal successivo utilizzo del potenziale edificatorio dato dall’area agricola incrementato fino al 20%, secondo quanto previsto dalla normativa urbanistica regionale vigente.

Il secondo non è un volume, ma uno spazio di transizione, un patio scoperto, una stanza a cielo aperto nella quale è inglobato uno degli alberi di ulivo preesistenti.

Attraverso il patio di accede alla zona giorno, due ambienti attigui, soggiorno e cucina con bagno, ricavati nell’edificio esistente recuperato con tecniche e materiali tradizionali.

Attraversandoli si accede al volume della zona notte, che in un’estensione di soli 19,00 mq, grazie ad uno scavo di 1,00 ml e a un articolato sistema di piani sfalsati, permette la realizzazione di tre zone notte, un bagno, uno studio e un ripostiglio. Una scala, in lamiera piegata di ferro brunito collega e restituisce continuità ai vari ambienti del “raumplan”.

Esternamente, gli spazi tra gli ulivi e i carrubi sono messi in relazione da verande rifinite in pietra e in cemento.

Una “scala traliccio” in ferro brunito permette di accedere alla terrazza posta sul nuovo volume per godere della vista della campagna circostante e della linea di costa, da Punta Secca a Pozzallo accentuando il carattere di “torre di avvistamento” della costruzione dovuto alla sua forma.

Una piscina di forma rettangolare allungata, rifinita come una gebbia (vasche usate in agricoltura per la raccolta dell’acqua piovana), completa l’intervento.