Restauro e riuso della "Corte Casazza", Bondeno (Ferrara)
Rinnovare evocando la memoria, per un nuovo museo del paesaggio Bondeno / Italy / 2019
Dopo aver percorso un largo tratto di quella campagna emiliana, inconfondibile nella sua uniforme distesa e misurata al più da sparuti filari di pioppi, arrivati qui si ha d’improvviso la straniante impressione di trovarsi lì dove il tempo si è fermato, rapiti a forza da quel “passato mitico” narrato da Bernardo Bertolucci in “Novecento”. L’edificio oggetto di intervento costituiva la sezione produttiva di un’antica corte agricola, denominata “Fondo Casazza”, risalente a metà Ottocento. Il progetto ha riguardato il recupero integrale dell’edificio, con interventi minimi e misurati sull’involucro esterno. Gli interventi di restauro delle murature sono stati operati con l’intento di porre in luce le successive stratificazioni che le hanno plasmate, operando scavi selettivi e quelle che Carlo Scarpa chiamava “demolizioni creative”. I nuovi inserimenti, cromaticamente neutri e dall’aspetto minimale, esibiscono il silenzioso commento all’antico involucro che li accoglie. L’intervento ha previsto altresì la ricostruzione del più recente modulo verso nord; l’integrazione volumetrica rispetta gli allineamenti dell’edificio esistente, armonizzandone il reinserimento. Entrando nel cascinale, si rivive la memoria dell’antica stalla – la grande stanza-cripta al piano terra – recuperata ai suoi paramenti murari originari e misurata da colonne ricostruite con un’anima in ferro. Nella parte superiore domina invece la Natura: dove un tempo c’era il fienile, si estende ora uno spazio aperto, flessibile, scandito dalle traiettorie di luce naturale disegnate dalle “gelosie” in mattoni dei diaframmi murari ricomposti. La vibrante narrazione visivoluministica proietta ed intreccia trame multiformi su pareti e pavimenti, divenendo timbro spaziale del fienile recuperato. L’involucro-diaframma traduce e trasfigura uno degli elementi primari della Natura – la Luce – nell’empatìa dello spazio, luogo in cui coltivare – come ben sapeva Sir Brewster – la piacevolezza della visione.
Dopo aver percorso un largo tratto di quella campagna emiliana, inconfondibile nella sua uniforme distesa e misurata al più da sparuti filari di pioppi, arrivati qui si ha d’improvviso la straniante impressione di trovarsi lì dove il tempo si è fermato, rapiti a forza da quel “passato mitico” narrato da Bernardo Bertolucci in “Novecento”. L’edificio oggetto di intervento costituiva la sezione produttiva di un’antica corte agricola,...
- Year 2019
- Work started in 2014
- Work finished in 2019
- Main structure Mixed structure
- Client Regione Emilia Romagna
- Contractor Ediltor S.r.l.
- Cost 600.000 euro
- Status Completed works
- Type Museums / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Structural Consolidation
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