Nyu Domo B&B. | Roberto Virdis

Un piccolo Loft situato nel centro Sardegna. 60 metri quadri circa, con una grande vetrata che si affaccia nella valle sottostante. Gli ambienti sono destinati ad una fruizione comoda e immediata, come quella di un modulo - open space - abitativo. Comunicante con uno spazio creativo di artigianato sardo e uno studio di architettura, il B&B, è stato concepito per ospitare le persone che, se lo desiderassero, potrebbero conoscere, all’interno del laboratorio adiacente e ben visibile dall’open space, l’arte della tessitura manuale.
Ricavati da una grande autorimessa costruita negli 80 e adibita, da sempre, a deposito di masserizie, suppellettili, libri e ricordi, gli spazi sono caratterizzati dalla analisi minuziosa dell’imperfezione, un non finito confortevole, accogliente e di carattere.
È stato svuotato, ripulito e risanato, alla ricerca dello spazio perduto da tanti anni. Perché il lusso è lo spazio, subito dopo il tempo.
Ed è stata questa alternanza, da ballo a tre passi, tra spazio e tempo, a determinarne le forme e la luce, caratterizzata da una pignoleria ricercata, negli abbinamenti dei materiali, quasi dovuta.
La grande serranda è rimasta. Da avvolgibile sonante come una groove metal band, a ricordo di divisione funzionale tra esterno e interno.
Nyu Domo è anche un laboratorio di design dal quale, negli anni, sono stati sviluppati e studiati oggetti che offrono da sempre la matericità artigianale e lo spirito delle tradizionali azioni quotidiane in uso nelle case della Sardegna.
Le sedie Dmogoro, realizzate da Vincenzo e Luigi Casu di TechnolegnoPlus; la seduta Sgab, realizzata da Artigianato & Design di Pietro Fois; il tavolo di castagno, appositamente studiato per il B&B, realizzato da Ottavio Deidda e Franco Cossu artigiani a Samugheo.
Il grande nido - “su nìu” - la nassa che rotea silenziosamente sospesa nel doppio volume, accoglie gli ospiti all’ingresso. Realizzata nelle rive del mare di Mandriola, a mano dal sig. Giovanni Juana Marongiu, con le sue morbide forme e naturali, richiama con un omaggio doveroso, alla fisicità dicotomica dei confini, catturanti e aperti, dell’Isola.
Lo spazio soppalcato, creato da Giovanni Pinna mastro carpentiere di Gonnostramatza, accoglie due comodi letti. All’ambiente rialzato si accede attraverso una scala di metallo piegato. La lettura ha i suoi spazi, i libri il loro posto. È tutto a portata di mano.
La colazione, momento importante della giornata, si può fare in tanti modi ed è servita sul piano per le colazioni realizzato dei fratelli Vilia di AV Metal e dall’opificio Stone Art
La rete degli impianti è costituita da tubi di rame a vista. Vincenzo Lutzu fontaniere caparbio e metodico, ha realizzato un egregio e maniacale lavoro di composizione geometrica, riuscendo a far dialogare le tubature con i rilievi decorativi delle piastrelle verdi, originali di fabbrica sassuolese degli anni ’60.
Il verde degli smalti si accosta con le partizioni di legno dai molteplici toni venati. Sono delle boiseries create sfruttando diverse partite di parquet inutilizzato.
Il Bed and Breakfast ha così preso forma. Adiacenti allo spazio e ben visibili attraverso una vetrata che ne delimita i confini, il telaio artigianale e i lavori di tessutura nati dalla costante ricerca di Beatrice Pau e dalle sue linee di Tessuti Diversi.
Si trova sulla strada di circonvallazione di Sedilo, davanti alla valle che abbraccia il cielo facendo cassa di risonanza al Maestrale; a 30 metri di distanza si trova un “corridoio del tempo”: un antico sentiero definito ai lati da originali muretti a secco e che collegava l’antico centro storico di Sedilo alla campagna; a 50 secondi netti si trova il dormiente bastione panoramico di Nurache: un “Nuraghe da meditazione”: ci si può sedere in silenzio e contemplare il paesaggio, la valle sottostante con le sue attività agricole ascoltare l’armonioso tintinnio dei campanacci.