VELE URBANE | Giovanni Fattori

In piena estate ci piace pensare alle bianche vele sospinte dal vento, le stesse che troviamo in questa realizzazione urbana. Non un semplice gesto stilistico ma una necessità derivante da un preciso "studio bioclimatico". Tema del progetto, realizzare un edificio in un contesto urbano con un basso impatto energetico capace di orientarsi tra la densa cortina edificata sfruttando le viste e gli apporti gratuiti solari. Le bianche vele appese al tetto, alte fino a cinque metri, generano un microclima sulla superficie abitata e una zona d'ombra al piano terra capace di ridurre l'irraggiamento durante la stagione estiva. La tecnologia utilizzata è il "light steel frame", un'ossatura leggera in acciaio con elementi "rivettati" che, uniti, generano resistenza e contrasto agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni ambientali. Questo sistema consente attraverso una progettazione BIM, di produrre i pezzi off-site e di montarli in tempi rapidi con precisione millimetrica direttamente sul posto. All'interno degli spazi costruiti ci sorprende la grande vetrata su due livelli che caratterizza la doppia altezza dell'ingresso e la scala sospesa che ci accompagna al piano superiore; la scala non è un semplice elemento di risalita, ma l'occasione per vedere da vicino questo ambiente che funge da serra bioclimatica per i locali adiacenti, un percorso attraverso il tempo e lo spazio che ci proietta in un prossimo futuro in cui le tecnologie, fino ad aggi a servizio di costruzioni complesse, diventano alla portata di tutti. Il rivestimento in legno di rovere naturale “Listone Giordano” ha avuto il compito di uniformare superfici dalle forme irregolari nel rispetto degli arredi di design inseriti dall’architetto. Di notte le batterie di accumulo ricaricano le auto elettriche e danno energia all'illuminazione a incasso predisposta all'interno delle strutture metalliche, il tutto al fine di enfatizzare la forma delle vele che fluttuano libere da condizionamenti strutturali.