Villa Beusi | calvi ceschia vigano architetti associati
Sanremo / Italy / 2021
La storia di questa casa è fatta di tenacità ed orgoglio. Sono i sentimenti che hanno portato la prima generazione di una famiglia di allevatori a realizzare la propria azienda zootecnica in un terreno costituito da materiale di scavo proveniente dalla vicina discarica e la seconda generazione a voler riqualificare il terreno per costruire la propria casa accanto a quella dei genitori.
Prima dell’intervento di riqualificazione l’area si presentava come una grande piattaforma in cemento sulla quale sorgevano, in modo disordinato, capannoni in stato di abbandono ricoperti di lastre in eternit. Dal muraglione di contenimento a sud fino alla strada di accesso carrabile il terreno era incolto. Si poteva leggere come una alterazione del contesto paesaggistico e creava una vera e propria frammentazione del sistema naturale del verde con una modificazione significativa dei caratteri strutturanti il territorio agricolo.
Una situazione inaccettabile. Il progetto ha cercato di ristabilire un punto di equilibrio tra verde naturale, artificiale ed insediamento a servizio dell’agricoltura. Demolire gli edifici esistenti per operare un riscatto ambientale e restituire al contesto naturale gran parte delle superfici occupate dai capannoni abbandonati, realizzare le bonifiche necessarie e sostituire l’amplia volumetria esistente seguendo il modello delle unità abitative reperibili nel contesto agricolo limitrofo: l’abitazione unifamiliare a conduzione del fondo.
Nel complesso è il contesto paesaggistico a determinare spazi ed usi del terreno naturale e del costruito. L’elemento progettuale del “verde” non è inteso in modo generico ma al contrario è declinato in diverse forme a seconda del ruolo specifico che ricopre.
Avvicinandosi all'abitazione assume un grado sempre maggiore di artificializzazione. Si parte dalla macchia mediterranea esistente passando per le coltivazioni en plein air, possibili grazie alla presenza di un conduttore del fondo, uliveti e frutteti, un giardino di erbe aromatiche a servizio della residenza e una zona di verde “filtro” con piantumazione di rampicanti a ricoprimento dei muri esistenti e realizzazione di nuovi terrazzamenti che mitigano i salti di quota e consentono la messa a dimora di nuove alberature. Abbiamo calcolato che il progetto ha previsto la ri-naturalizzazione dell'87% delle superfici e la ricostruzione di solo il 25% dei volumi esistenti.
Il disegno dell’abitazione è volutamente semplice e asseconda i caratteri tipologici dei fabbricati del contesto. L’edificio ha un piano soltanto e cerca un rapporto docile con il paesaggio attraverso un corpo di fabbrica che si sviluppa attraverso un alternanza di volumi più o meno profondi. In corrispondenza dell'ingresso il volume si assottiglia e viene attraversato da percorsi passanti, diventa trasparente per dare permeabilità al paesaggio ed arretra rispetto al tetto per lasciare posto a spazi coperti di mediazione.
Ogni dettaglio è ridotto e volutamente sottovoce e qualche volta si permette licenze sottili grazie alla sapienza artigiana che per esempio ha permesso la realizzazione della continuità visiva del cemento armato faccia vista esterno e la controsoffittatura in legno interna.
La storia di questa casa è fatta di tenacità ed orgoglio. Sono i sentimenti che hanno portato la prima generazione di una famiglia di allevatori a realizzare la propria azienda zootecnica in un terreno costituito da materiale di scavo proveniente dalla vicina discarica e la seconda generazione a voler riqualificare il terreno per costruire la propria casa accanto a quella dei genitori. Prima dell’intervento di riqualificazione l’area si presentava come una grande...
- Year 2021
- Work started in 2018
- Work finished in 2021
- Main structure Reinforced concrete
- Client Privato
- Cost 1500000
- Status Completed works
- Type Single-family residence
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