Comparato Stazioni Varese | OBR Open Building Research

Varese / Italy / 2016

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Quella a cui abbiamo lavorato con il Comune di Varese è una visione ideale, ma non utopica.
Con le parole di Yona Friedman potremmo definirla una “utopia realizzabile”, che non si limita a risolvere un problema di intermodalità tra due stazioni ferroviarie, ma vuole ricreare una nuova urbanità in un’area infrastrutturale.


Si tratta di una ricucitura urbana che trasforma ciò che prima era un luogo di transito in uno spazio pubblico in cui avere anche il piacere di stare, un luogo immediatamente connesso alla città e al suo territorio, tra Milano e Lugano.


In pratica abbiamo cercato di risolvere la cesura tra il centro di Varese e il quartiere di Giubiano che le infrastrutture ferroviarie e viarie del secolo scorso hanno provocato, attraverso un disegno d’insieme che, pur riunendo i due ambiti urbani, ne mantenesse i caratteri differenziali. Proprio per questo motivo il nostro approccio è stato quello di partire dai “vuoti”, ricercando la qualità dell’intervento attraverso una profonda attenzione verso gli spazi aperti, da dove si dispiegano vedute inedite e sorprendenti sulla città.


Il progetto, evocando la “Varese Città Giardino”, definisce un giardino lineare continuo, che diventa elemento unificante dello spazio pubblico. Una promenade, caratterizzata da una pavimentazione composta da moduli di pietra naturale locale posati “a correre” di pari larghezza e diversa lunghezza, orienta i percorsi pedonali lungo i flussi naturali dei viaggiatori tra le due stazioni.


Lungo la promenade sono definiti alcuni micro-giardini tematici disegnati dal paesaggista Franco Giorgetta, che ospitano cento diverse essenze di magnolie e sono caratterizzati da sedute in pietra e aree di aggregazione.


Dal punto di vista della mobilità, il progetto ottimizza le sezioni stradali, favorendo la connessione pedonale su un sedime rinaturalizzato e riconquistato dai pedoni.


La promenade si snoda oltre le due stazioni definendo le nuove funzioni pubbliche cittadine, come il mercato coperto, il centro diurno e il polo intermodale di interscambio tra mobilità pubblico-privata e collettivo-individuale. Si crea dunque un sistema di padiglioni articolato nello spazio, i cui elementi, pur diversificati nelle funzioni e nelle dimensioni, hanno in comune la stessa sovrastruttura in carpenteria metallica leggera: una sorta di flying carpet energeticamente attivo e passivo insieme, che protegge dal sole e dalle intemperie, e funge al contempo da campo energetico.


Alla base di questo progetto vi è il desiderio di disegnare spazi pubblici capaci di fertilizzare il contesto con nuovi motivi di frequentazione, spazi aperti e permeabili, percepiti come propri da parte di tutti.

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    Quella a cui abbiamo lavorato con il Comune di Varese è una visione ideale, ma non utopica. Con le parole di Yona Friedman potremmo definirla una “utopia realizzabile”, che non si limita a risolvere un problema di intermodalità tra due stazioni ferroviarie, ma vuole ricreare una nuova urbanità in un’area infrastrutturale. Si tratta di una ricucitura urbana che trasforma ciò che prima era un luogo di transito in uno spazio pubblico in cui avere...

    Project details
    • Year 2016
    • Work started in 2019
    • Client Comune di Varese
    • Contractor Edil Alta S.r.l.
    • Status Current works
    • Type Public Squares / Railway Stations / Parking facilities / Nursing homes, rehabilitation centres / Bars/Cafés / Bus Stations / Urban Renewal / Cycle Paths / Markets
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