Nuova Scuola Materna di Via Volterrana, Colle di Val d'Elsa (SI)

La nuova scuola materna di Via Volterrana a Colle di Val d'Elsa è inserita in un contesto urbano particolarmente denso di funzioni e caratteri grazie alla convergenza fra la città murata storica (a nord-est), le espansioni degli anni '70 (a nord-ovest) e alcune infrastrutture pubbliche di una certa importanza quali la scuola media Arnolfo Di Cambio (a ovest) e il parcheggio pubblico “della Fornacina” (a sud-est).

Il contesto è arricchito - ma anche reso più delicato - dalla presenza di un'area rurale ancora integra e pregiata che si distende a sud dell'area di progetto.

L'area gode infatti di un'ottima panoramicità rispetto al contesto orografico circostante: adiacente alla cerchia muraria cinquecentesca ma nello stesso tempo splendidamente esposta a sud-est verso la vallata di S. Agostino.

La sfida progettuale è stata risolta con un edificio parzialmente ipogeo realizzato mediante la rimozione della lente di terreno compressa fra la scuola media e il parcheggio, precedentemente utilizzata per gli impianti sportivi all'aperto, e la sostanziale ricostruzione del volume rimosso con l'edificio della nuova materna.

Ne risulta un inserimento ambientale particolarmente efficace sia riguardo al plesso esistente, che non sarà in alcun modo oscurato dalla nuova costruzione, sia - soprattutto - rispetto alla città storica, che si trova a distanza di pochi metri, in virtù del tetto giardino che sostanzialmente ripropone la morfologia preesistente. Nell'immagine zenitale, infatti, la scuola materna risulta percepibile solo in virtù della definizione geometrica dei manufatti che eccedono il tetto giardino: la pista di atletica e i lucernari.

L'area di intervento si estende per complessivi 2873 mq, comprese le sistemazioni a verde e le infrastrutture. La dimensione dell'edificio - compresi locali tecnici, porticati, galleria di ingresso ecc - è pari a 2097 mq.

La scuola materna vera e propria ha invece un'ampiezza di circa 1500 metri quadri definiti da una forma pressappoco rettangolare, pari a circa 30m x 50m. Il modello insediativo si basa sull'organizzazione per fasce funzionali degli spazi interni: le aule sono disposte verso valle, cioè nella posizione più favorevole e panoramica; gli spazi a servizio (cioè la mensa, i dormitori, i laboratori ecc.) sono invece disposti sul lato opposto, di fronte al plesso esistente. Fra le due fasce si distende il grande spazio comune, illuminato dai lucernari in copertura, la cui geometria trapezoidale armonizza l'irregolarità degli allineamenti preesistenti. Le aree a verde in copertura sono state risistemate per essere restituite all'uso ricreativo, sportivo e scolastico.

Sono stati eseguiti inoltre anche i lavori di adeguamento della strada di accesso alla Fornacina, di adeguamento di un breve tratto della poderale esistente e del primo gradone del parcheggio pubblico sottostante.

Gli accessi sono distribuiti sui due lati esterni, nord est e sud est, ed accomunati da un'unica galleria di ingresso che consente anche al personale del plesso scolastico esistente di parcheggiare alla Fornacina e di raggiungere la scuola senza dover rientrare sulla strada.

L'incrocio in galleria fra il percorso passante e il corridoio d'ingresso non solo ospita gli accessi principali alla struttura ma rappresenta il baricentro architettonico dell'intera costruzione: il punto in cui visivamente e funzionalmente si incrociano le direttrici prospettiche che hanno generato il progetto: la valle di S. Agostino verso sud-est (con le colline della Montagnola senese sullo sfondo) e dall'altro lato le fortificazioni cinquecentesche della città storica, perfettamente visibili anche dall'interno della nuova scuola materna.