CONCORSO DI IDEE PROGETTAZIONE, SISTEMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE PIAZZA MARCONI –ABRIOLA (PZ)

Abriola / Italy / 2010

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RELAZIONE DI PROGETTO


1.Premessa
Il Comune di Abriola ha bandito il presente concorso di idee al fine di ottenere un progetto di sistemazione e riqualificazione della centrale Piazza “Marconi”, avendo come prioritario obiettivo quello della valorizzazione della sua funzione di luogo pubblico (agorà).
Gli elementi di criticità, che oggi interferiscono con la funzione anzi descritta, ruotano intorno all’esigenza di garantire la transitabilità veicolare che consente il collegamento tra via Roma e via Marinelli, ai due estremi della piazza, e la connettività con la piazzetta ”belvedere” sul sovrastante salone comunale sottoposto rispetto a piazza Marconi di circa 2 mt.

2.Analisi
Il borgo medievale di Abriola, di origine araba, ha un tipico impianto urbanistico di crinale, caratterizzato da strette stradine ed improvvisi belvedere che aprono ampi squarci sull’ameno paesaggio naturalistico circostante.
Piazza Marconi è la piazza principale del borgo. La sua conformazione risulta essersi determinata nel tempo dalle fronti dei fabbricati che vi si affacciano, dandole una forma geometricamente assimilabile ad un triangolo. Su due dei vertici si innestano le due viabilità veicolari, via Roma e via Marinelli, mentre sul terzo la piazza si apre su un terrazzamento sottoposto di circa 2 mt che, sfruttando la calpestabilità del solaio di copertura del salone comunale, diventa terrazza panoramica sulla vallata. Allo stato attuale il salto di quota tra i due piani è collegato da una rampa in pendenza che connette piazza Marconi a via Garibaldi il cui breve sviluppo di circa 70 mt riconduce su via Marinelli ad una quota più bassa.
Il punto di arrivo principale a Piazza Marconi, sia per le vetture che per i pedoni, avviene da via Roma, oggetto di un recente ammodernamento effettuato con la posa di una pavimentazione lapidea a disegno geometrico lineare che si interrompe in prossimità dell’accesso alla piattaforma della piazza a sua volta pavimentata con sampietrini in porfido grigio-marrone. Il perimetro è cadenzato dalla presenza dei portali in pietra dei fabbricati, così caratteristici del borgo, che garantiscono l’accesso ad attività commerciali oltre che da alcune scalette di pertinenza di abitazioni private, che “coesistono” forzatamente con la presenza delle auto, la cui sosta avviene in maniera casuale, andando ad invadere indiscriminatamente il già esiguo spazio della piazza.
La lettura critica del sito così come descritto conduce, in via riassuntiva, ad una problematica prevalente, quella del sovrapporsi del transito veicolare su quello pedonale che sia all’interno della piazza che nel suo punto di affaccio sul belvedere della sottoposta piazzetta, rendono oggi Piazza Marconi un “non luogo”.



3.Criteri progettuali generali
La volontà di restituire a Piazza Marconi le sue funzioni pubbliche più congeniali, ovvero quelle legate all’uso pedonale, non può prescindere dalla inevitabile convivenza con il transito veicolare che, sia per la presenza di attività commerciali, sia per la conformazione urbanistica del borgo, risulta necessario garantire anche sacrificando parzialmente lo spazio a disposizione. Il giusto equilibrio tra queste due funzioni, apparentemente incompatibili, costituisce la chiave di lettura dell’intervento.

3.1 Il disegno della Piazza: “una nuova dimensione”
Nell’intento di determinare una percezione più ampia della piazza si è scelto di disegnare una unica giacitura geometrica partendo dallo squadro con la pavimentazione di Via Roma e affidando ad elementi puntuali il ruolo di tracciare visivamente e non fisicamente le funzioni alternative a quella pedonale.
La piazza è stata risolta determinando una ossatura modulare con passo di circa 5 mt, che a partire dall’innesto con via Roma si sviluppa per tutta l’estensione dell’impianto fino a via Marinelli, assecondando le pendenze che tendono a scemare in prossimità dell’innesto con il belvedere. All’interno di questa ossatura si è previsto una pavimentazione in basole di pietra arenaria e calcarea di formati squadrati diversi e a correre.
Come suggerito dal bando si è inteso riutilizzare i materiali a disposizione dell’amministrazione comunale, esattamente lastre di pietra bianca-giallo d’Istria per l’ossatura e per i quadranti interni lastre di pietra grigia-Colombino d’Istria abbinate a basole, tipo pietra di latronico di formati diversi e stonalizzate rispetto alle prime.
L’intersezione tra il modulo a terra e le direttrici di Via Roma e Via Marinelli ha permesso di individuare il fulcro della piazza in prossimità dell’innesto con il belvedere che affaccia sulla piazzetta sopra il salone comunale.
In questa sede la pavimentazione di Piazza Marconi subisce una “roto-traslazione” di uno dei moduli andando a determinare una “piattaforma in movimento” che assolve al duplice ruolo di “marcare” il nuovo centro della Piazza e allo stesso tempo di “risolvere” la connessione con la piazzetta-belvedere sottoposta, di cui si parlerà dopo.
La roto-traslazione del modulo crea una “discontinuità-vuoto” della pavimentazione. Qui è stato pensato uno specchio d’acqua-fontana che visivamente permette di “leggere” il movimento del basamento. La “piattaforma lapidea traslata” di fatto si prefigura come la “scena” su cui si potranno vivere le manifestazioni laiche e religiose, avendo come “cavea” naturale tutto il contesto della piazza circostante, attrezzabile in maniera libera e molteplice.
La definizione di questa nuova entità al centro della piazza ha suggerito l’ubicazione di un basamento in pietra lavica, il cui cromatismo ben si sposa con le basole a terra, a ridosso della fontana, dove potrà essere allestito il tradizionale “fuoco di San Valentino”, in una posizione che permette anche di garantire una distanza di sicurezza dai fabbricati.
Ad arricchire e rendere effettivamente fruibile e godibile lo spazio della piazza sono stati pensati dei “sedili-scultura” in massello di marmo distribuiti a gruppi ed abbinati ad una essenza arborea con funzioni ombreggianti. L’ubicazione di tali punti di aggregazione e sosta non risente della geometria della piazza, ma si sovrappone ad essa proprio per assecondare in ogni punto il senso di appartenenza al sito.
E’ stato dato rilievo, vista la vicinanza, anche all’accesso pedonale, che da Piazza Marconi, all’altezza dell’innesto con via Marinelli, conduce, passando attraverso una suggestiva galleria in ombra, alla Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. Per enfatizzare e segnalare questo percorso spirituale si è pensato di porre a terra una lastra monolitica che visivamente “invita” il pedone verso il monumento.

3.2 Regolamentazione dell’accessibilità, transito e sosta veicolare
Sovrapposta alla tessitura lapidea della piazza è stata mantenuta la percorribilità veicolare dei mezzi. Tale funzione deve risultare compatibile in termini di sicurezza con la presenza del pedone, pertanto leggibile, senza dover necessariamente sottrarre spazio visivo alla già piccola piazza. Si è previsto a ridosso dei fabbricati nella parte alta dell’impianto un gradino che con le pendenze esistenti risulta “sfumato”. Esso consente di leggere un orientamento che guida il transito veicolare. Sull’altro fronte, il limite del passaggio delle auto è affidato ad un elemento puntuale, una quinta di lampioni che si ubicano in corrispondenza della modulo geometrico della piazza. Su questa linea ideale non si è previsto alcun salto di quota al fine di consentire occasionalmente ai mezzi, nelle fasi di carico-scarico merci per le attività commerciali, di sostare anche invadendo parzialmente il lastricato pedonale della Piazza.

3.3 La connessione tra piazza Marconi e la piazzetta sopra il salone comunale
Come anticipato nel precedente capitolo, elemento centrale della piazza è la piattaforma lapidea che si protende in direzione dello sbalzo di quota verso il belvedere. Tale forte segno sottende una precisa volontà, quella di estendere visivamente e fisicamente l’estensione di Piazza Marconi andando a “giuntarsi” con la sottostante piazzetta–belvedere attraverso un elemento che sottrae la funzione veicolare della rampa di via Garibaldi a vantaggio di quella pedonale e di sosta. Il salto di quota tra le due piazze, pari ai circa 2 mt viene colmato attraverso una seconda piattaforma/basamento la cui natura geometrica risente della conformazione della piazzetta-belvedere ed il cui ruolo è quello di condurre il pedone fino alla panoramica piazza bassa. In tal senso entrambe le piazze si intendono parte di un unico sistema pedonale connesso attraverso piani traslati lasciando le superfici di partenza e arrivo intenzionalmente libere di essere fruite in molteplici modi, dalla semplice sosta sui “sedili-scultura” ai vari allestimenti espositivi, teatrali, culturali.
Si è inteso garantire la fruizione di detti spazi anche ai diversamente abili, prevedendo una rampa di collegamento tra la piazza alta e quella bassa la cui presenza viene mascherata da un setto in muratura intonacato che presenta allo sbarco della rampa un portale in pietra, rievocativo delle tante caratteristiche facciate di Abriola.
Inoltre, per garantire la attrezzabilità di tali spazi e non ultimo garantire il corretto accesso per i mezzi all’ufficio postale posto di lato alla piazzetta-belvedere si è previsto di limitare la dimensione delle piattaforme pedonali in modo da consentire l’accessibilità veicolare dei mezzi fino alla piazzetta panoramica sopra il salone comunale.


Arch. Rocco Toscano - Arch. Giancarlo Manolio - Arch. Giancarlo Caricati

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    Project details
    • Year 2010
    • Client Bando Comune di Abriola -PZ-
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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