Nuova Sede ISTAT nel Centro Storico di Bari | SMN ARCHITETTI

L’intervento ha riguardato recupero funzionale del compendio demaniale denominato “Isolato 45”, sito nel Centro Storico di Bari in Strada della Torretta angolo Vico De’ Gironda, da destinare a nuova sede ISTAT.

La struttura dell’intero immobile è in muratura portante con solai piani latero-cementizi, ad eccezione di alcuni ambienti voltati a piano terra, strutture verosimilmente più antiche e inglobate nella riedificazione delle parti in elevazione.

L’articolazione plano-altimetrica dell’edificio denuncia con evidenza la sua evoluzione per stratificazioni e accorpamenti; nella configurazione attuale è il prodotto della fusione edilizia tra due edifici distinti: il primo con sviluppo prevalentemente longitudinale lungo Vico De’ Gironda, con un prospetto ad una sola luce su Via della Torretta, il secondo prospiciente quest’ultima; con ogni probabilità le murature di piano terra sono riconducibili a strutture d’età medievale, ricomprese nelle susseguenti riedificazioni.

Il progetto di rifunzionalizzazione dell'immobile, sin dal suo avvio e per tutte le fasi, compresa quella esecutiva, è stato concepito come un momento di "evoluzione" della fabbrica oggetto di intervento, attraverso un contributo di riflessione progettuale contemporaneo, capace di dialogare con la storia dell'edificio e le sue stratificazioni; la salvaguardia dell'organismo da rifunzionalizzare è infatti altrettanto importante quanto la qualità "architettonica" e tecnologica degli interventi contemporanei e la loro compatibilità con il contesto. Obiettivo principale del progetto, anche in fase esecutiva, è stato dunque quello di conservare la fabbrica, pur adattandola alle nuove esigenze funzionali e normative, mantenendone integri autenticità ed estetica.

Partendo dall'analisi dello stato di fatto si è valutata la disponibilità alla trasformazione degli spazi, attraverso l'individuazione, per i necessari adeguamenti funzionali, tecnologici e normativi, delle linee di minore resistenza, privilegiando scelte distributive in grado di non sconvolgere l'apparecchiatura strutturale e spaziale esistente. Aspetto fondamentale della progettazione è stato quello di garantire una sicura fruibilità dell'immobile, individuando un percorso di accesso al fabbricato che conducesse direttamente al vano scala attraverso l'androne, ribassato a quota strada; quest'ultimo è stato completamente riconfigurato in quanto inadeguato in termini dimensionali ad assicurare sufficienti livelli di sicurezza agli utenti; si è prevista pertanto la demolizione del vano scala esistente, che è stato ampliato verso l'androne, inserendovi una scala a norma, con rampe di larghezza 1.20 m, realizzata in acciaio; le alzate e le pedate, anch'esse metalliche in lamiera di acciaio sagomata, sono state rivestite con una pavimentazione in pietra sintetica. Per garantire inoltre l’accessibilità ai piani è stato realizzato un adeguato collegamento meccanico verticale, con accesso direttamente dall'androne; il vano corsa ascensore è un castelletto in carpenteria metallica, chiuso da un involucro in lamiera corten.  Al di sopra del piano terra, il vano ascensore si eleva fuori sagoma rispetto al volume dell'edificio, collocandosi all'interno della chiostrina. Le superfici interne alla chiostrina, attrezzate a verde, saranno completate a cura dell’utente finale.

Progetto Strutturale:

Ing. Michele Cappiello

Progettazione Impiantistica:

Ing. Biagio Laurieri

Ing. Mariangela Laurieri

Ing. Nicola Laurieri

P.I. Vincenzo Angelastri