AERtetto per la Centrale dell’Acqua di Conegliano (TV) | AERtetto

Conegliano / Italy / 2022

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Un edificio simbolo per la comunità e per il territorio, un luogo centrale per la vita dei cittadini nel quale prendersi cura di un bene prezioso come l’acqua, uno spazio da recuperare nella sua interezza per offrire ambienti ad uso pubblico ma anche per presentare un percorso espositivo che metta in luce alcune straordinarie opere di ingegneria. Il sistema AERcoppo® è stato impiegato nel progetto di recupero della Centrale dell’Acqua di Conegliano.


Un edificio simbolo di un territorio
La chiamano città del Cima e del Prosecco per aver dato i natali al pittore rinascimentale Giambattista Cima, protagonista di splendide e luminosissime opere di paesaggio, e ovviamente per la vocazione del territorio a una delle eccellenze enologiche del nostro paese, sicuramente oggi tra le più conosciute a livello internazionale. Siamo a Conegliano nel cuore del Veneto, uno dei centri di maggior prestigio e già in passato protagonista dello sviluppo e del progresso industriale della Provincia di Treviso.


Nello specifico siamo vicini al centro in via Carpenè, in corrispondenza di uno degli edifici simbolo del panorama urbano della città: la Centrale dell’Acqua. Si tratta di un complesso edificato nel 1910 dedicato al pompaggio ed alla distribuzione dell’acqua nel territorio limitrofo, opera che è stata oggetto di successivi ampliamenti e trasformazioni, in particolare negli anni Cinquanta.
Oggi, con un progetto sinergico accompagnato da un investimento complessivo di 1 milione e 200 mila euro, la struttura viene completamente recuperata per dar vita a uno spazio polifunzionale efficiente, sicuro e accogliente. I finanziatori sono la Regione Veneto (con un contributo a fondo perduto di 405 mila euro nell’ambito di un bando a tema “Rischio sismico e idraulico”) e da Piave Servizi, società a totale partecipazione pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato in 39 Comuni compresi nel territorio tra le provincie di Treviso e di Venezia (con una somma di 795 mila euro). L’obiettivo è preservare l’identità del luogo restituendo piena efficienza al complesso tutt’ora funzionante, migliorandone la stabilità antisismica e la fruibilità per le nuove destinazioni di alcuni ambienti.


Oltre agli sportelli del Gestore, la “nuova” Centrale dell’Acqua ospiterà uffici, locali e spazi di incontro oltre ad un percorso museale che permetterà ai visitatori di vedere da vicino la sala pompe con i suoi macchinari e gli impianti opportunamente restaurati, simboli di alta ingegneria e creatività tutta made in Italy. Il progetto prevede il mantenimento della destinazione d’uso principale dell’edificio quale centrale acquedottistica che alimenta il centro cittadino e il riuso degli attuali spazi di servizio per l’“accoglienza” degli utenti oltre che dei visitatori, considerando la possibilità di valorizzazione dell’immobile storico mediante un percorso di visita dell’impiantista idraulica ed elettromeccanica storica che ancora è conservata all’interno dell’edificio.


Un approccio espositivo che avvicinerà i cittadini di Conegliano, ma non solo, ad un luogo di grande fascino, una scelta che vuole sottolineare l’importanza di queste strutture quali ambienti da mostrare e non da nascondere. Un intervento importante e strategico, che oltre a valorizzare l’immobile, vuole essere un elemento alla rivitalizzazione del quartiere caratterizzato da molteplici esempi di archeologia industriale e della memoria del lavoro.


“Volevamo che l’edificio rivelasse al meglio le proprie origini grazie a un intervento di recupero organico e attento ad ogni aspetto” - afferma l’Ing. Paola Ghiro del Comune di Conegliano nonché R.U.P. del progetto -“ma che allo stesso tempo assumesse un nuovo ruolo per la comunità. Volevamo che al termine dei lavori fosse ben chiara l’importanza della memoria e dell’identità della centrale rappresentata dalla sala pompe conservata nel suo assetto originale, ma allo stesso tempo avevamo l’obiettivo di mettere a disposizione di diversi soggetti un’infrastruttura operativa, riconvertita e riammodernata con le migliori tecnologie. La Centrale diverrà così punto di riferimento e centro promozionale cittadino per l’attività di diffusione della Cultura dell’Acqua, grazie a un intervento minuzioso e di un restauro curato nel minimo dettaglio, quello che merita una costruzione che fa parte della storia di Conegliano e del suo territorio”.


Il progetto di recupero per uno spazio multifunzionale
Nello specifico, l’intervento sul complesso della Centrale dell’Acqua ha permesso in primis l’adeguamento sismico della struttura acquedottistica grazie a interventi integrati di consolidamento delle murature, delle fondazioni e delle strutture orizzontali. In termini di impianto distributivo e planimetria dell’edificio sono stati poi ricavati nuovi spazi al pianterreno: uffici con sportello dedicato di Piave Servizi, servizi igienici e ascensore; mentre al primo piano nel sottotetto è stata ricavata una sala riunioni con circa 70 posti a sedere per tenere incontri, convegni e spazio dal quale introdurre le visite guidate.


“Abbiamo sviluppato un progetto di recupero attento e coerente” - sottolinea la progettista, l’Arch. Susanna Maset - “che nasce dal consolidamento delle strutture e si articola poi nella definizione degli spazi. Volevamo infatti preservare le caratteristiche e gli elementi architettonici principali del complesso ma allo stesso tempo adeguare gli spazi alle nuove destinazioni d’uso, ridefinire i sistemi impiantistici, aumentare il livello di comfort interno. Il progetto è stato sviluppato seguendo criteri di sostenibilità ed efficienza, sia per quanto riguarda la scelta dei materiali, sia per le soluzioni adottate finalizzate a un risparmio energetico nel lungo periodo”.


Gli fa eco l’Ing. Carlotta Creuso, Responsabile Tecnico dell’impresa Lasa F.lli Nata srl che ha svolto i lavori e che illustra nello specifico alcune delle fasi più importanti: “Il consolidamento antisismico è stato il primo obiettivo del progetto. Abbiamo lavorato in maniera sinergica sulle fondazioni, con interventi strutturali, sulle murature portanti con operazioni di carpenteria metallica e anche con la realizzazione di un nuovo intonaco armato. La nuova distribuzione dei flussi e degli spazi ha poi comportato il rifacimento di alcune tramezze, la ridefinizione di nuovi percorsi e degli elementi di distribuzione, la realizzazione ex novo di tutte le componenti impiantistiche utilizzando soluzioni e tecnologie ad alto valore aggiunto”.

La copertura tassello fondamentale
Elemento fondamentale per garantire il funzionamento e l’efficienza dell’intero edificio è senza dubbio la copertura, sulla quale è stato effettuato un intervento di consolidamento della struttura portante, un rifacimento del pacchetto esistente ed un successivo riposizionamento del manto in laterizi.


L’edificio della centrale presentava una copertura a tetto a falda con struttura portante mista in legno e acciaio, frutto di interventi diversi succedutisi nel tempo, sulla quale si è intervenuti per consolidare puntualmente alcuni elementi come spiega l’Arch. Maset: “Sono state inserite quindi piastre metalliche nei punti di collegamento per rendere tutta la struttura portante perfettamente efficiente. Al di sopra è stato posato un tavolato ligneo a doppio strato e due teli in feltro per rispettare i criteri di sostenibilità che caratterizzano tutto il progetto. Abbiamo lavorato sempre dall’estradosso con l’obiettivo ben chiaro di dare vita a una copertura coibentata che potesse migliorare le prestazioni complessive di tutto l’involucro sia nelle stagioni calde, sia con le basse temperature invernali”.


Dopo un’attenta analisi in fase progettuale la scelta per il supporto del manto è ricaduta su AERcoppo® per una serie di motivazioni che ci illustra l’Arch. Maset: “Avevo già utilizzato in alcuni progetti il sistema e anche qui a Conegliano ho pensato potesse essere la soluzione giusta per noi. In primis per una questione di efficienza dell’involucro. Grazie alla ventilazione della copertura volevamo infatti garantire maggior isolamento agli ambienti sottostanti e una condizione di comfort elevato per tutti coloro che utilizzeranno questi spazi sia in maniera continuativa quali luoghi di lavoro, sia occasionale per visite o partecipazioni a convegni, incontri, riunioni. La leggerezza e la versatilità del sistema hanno poi fatto il resto e questa soluzione ci è apparso fin da subito una scelta corretta. Volevamo assicurare la massima stabilità del manto e non gravare eccessivamente sulle strutture, aspetto fondamentale nel caso di intervento su edifici storici. Siamo contenti del risultato ottenuto e dei tempi di posa che hanno rispettato il nostro cronoprogramma”.


Sulla copertura sono presenti quattro lucernari che permettono l’illuminazione della nuova sala sottostante. Elementi di discontinuità che insieme alla non perfetta linearità della falda, generata dal sommarsi di interventi precedenti sulla copertura, non hanno impedito la corretta stesura del manto come conferma l’Ing. Creuso: “Per noi era la prima volta. Non avevamo mai utilizzato il sistema AERcoppo® in precedenza. Abbiamo preso confidenza con il sistema abbastanza rapidamente e nonostante alcune complessità dovute alle caratteristiche delle falde storiche siamo riusciti a mantenere un buon allineamento. Abbiamo dovuto risolvere inoltre alcuni nodi critici, come la connessione tra il timpano esistente e il muretto di coronamento del tetto, ma grazie all’impiego dei pezzi speciali e alla collaborazione con AERtetto siamo riusciti a risolvere tutti i potenziali problemi. La posa è proceduta abbastanza speditamente e siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto. Il sistema è funzionale e coerente con gli obiettivi del progetto, lo riteniamo particolarmente indicato per edifici storici e quindi complessi come questo”.


Una volta posato il sistema AERcoppo® è stato collocato il “nuovo” manto, composto da coppi completamente nuovi ed elementi recuperati. Come sempre accade in questi casi il mix ha garantito un’estetica ottimale e assicurato le prestazioni richieste, con i coppi canale composti da nuovi elementi e i coppi coperta dal recupero di quelli esistenti.


Grazie anche alla nuova copertura oggi la Centrale dell’Acqua di Conegliano è pronta per tornare a essere un punto di riferimento per la comunità, rinnovando il proprio ruolo, ampliandolo, per tramandare la memoria di un passato glorioso e di un futuro ancora da scrivere.

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    Un edificio simbolo per la comunità e per il territorio, un luogo centrale per la vita dei cittadini nel quale prendersi cura di un bene prezioso come l’acqua, uno spazio da recuperare nella sua interezza per offrire ambienti ad uso pubblico ma anche per presentare un percorso espositivo che metta in luce alcune straordinarie opere di ingegneria. Il sistema AERcoppo® è stato impiegato nel progetto di recupero della Centrale dell’Acqua di Conegliano. Un edificio...

    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2022
    • Work finished in 2022
    • Status Completed works
    • Type Government and institutional buildings / Town Halls / multi-purpose civic centres / Restoration of old town centres / Concert Halls / Libraries / Art Galleries / Exhibitions /Installations / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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