Concorso per la Piazza Alcide Cervi - Gattatico | òrme studio

Sĭgnum

-          Concept

Espressione di un contenuto che dà la possibilità a chi lo interpreta, di comprenderne il significato, di percepirne la forza, di leggerne la disposizione planimetrica.

Il progetto Sĭgnum racconta di direttrici che, dai campi confinanti con il costruito esistente si estendono fino a Piazza Alcide Cervi, attraversando virtualmente spazi, case, vita quotidiana, testimonianza di un nuovo luogo da vivere: la Piazza.

Cuore pulsante di nuove attività, simbolo di relazioni interpersonali, di scambi culturali, di crescita umana, di visioni future avanzate, di modernità, di rigenerazione e di bellezza.

Sĭgnum pensato per riqualificare lo spazio del centro storico di Gattatico, fulcro di attività fondamentali per la vita quotidiana degli abitanti: municipio, Chiesa di San Matteo, centro culturale polivalente, scuole, ufficio postale, comando dei carabinieri, mercato cittadino.

-          Ubicazione | situazione attuale

Lo spazio utilizzato come parcheggio nega la memoria storica della piazza, denigra il significato profondo degli alberi tanto da risultare un luogo anonimo e non riconoscibile.

Vi si accede da due arterie stradali importanti, via Tragni da Nord e via Libertà da Sud. La corsia centrale lungo la direzione Nord/Sud è destinata ai parcheggi, mentre le aree laterali vengono utilizzate per le manovre di entrata ed uscita dagli stalli di sosta.

I filari di Tigli di notevole dimensione, folti in primavera/estate e caduchi in autunno/inverno, assumono una rilevante importanza sia dal punto di vista storico che dal punto di vista ambientale, infatti, proteggono dai raggi solari estivi e facilitano la penetrazione dei raggi solari invernali.

Problema fondamentale dell’area di progetto è l’isola di calore che si crea in estate, causata dalla quantità elevata di asfalto che riveste il suolo.

-          Descrizione dell’intervento architettonico

Sĭgnum, piazza Alcide Cervi, spazio armonico, razionale, geometrico e innovativo, prende forma attraverso il materializzarsi di segni generati dai vuoti urbani (strade), adiacenti la piazza che, affiorando sulla superficie del terreno, diventano elementi di arredo urbano e nuova pavimentazione, definiscono lo spazio e ne scandiscono il tempo.

Spazio prettamente pedonale e ciclabile, le auto possono accedere esclusivamente per carico e scarico merci nelle ore prestabilite per il mercato cittadino.

-          Elementi architettonici che definiscono l’intervento progettuale

Segno  longitudinale Nord/Sud

Asse principale dell’intervento architettonico realizzato con pavimentazione in porfido; elemento di collegamento orizzontale tra le due arterie stradali principali che ospitano i parcheggi; alloggio definito e prestabilito per il posizionamento degli stand durante le giornate di mercato cittadino.

Tale segno compositivamente tende a bilanciare la mancanza di equilibrio visivo esistente tra i filari di alberi asimmetrici.

Materiale: porfido di colore grigio grezzo.

Segno lapideo | incursioni materiche

Generate dalle direzioni esistenti dei vuoti urbani, adiacenti la piazza, derivano dal pensiero legato alle scansioni dei campi agricoli che confinano con la città, determinando l’arredo urbano in progetto. Attraverso essi la città e la piazza creano un sistema urbano che muta di tratto in tratto allo spostarsi del visitatore, come layer che si susseguono e “regalano” una sequenza di visioni, di spazi, di elementi compositivi che variano e inducono a movimenti, soste e meditazioni.

Muoversi, fermarsi, incrociare, scoprire, meditare, sono azioni spaziali dettate dall’evolversi dell’immagine dell’ambiente circostante, progettata e strutturata. L’architettura può influenzare luogo e persone dettandone e modificandone i modi di fare e di vivere gli spazi.

Le incursioni diventano “porte” alla piazza a Nord e a Sud, delimitate da elementi verticali che in parte filtrano la vista, creano luci/ombre e si confrontano con l’uomo e con i suoi movimenti.

Diventano collegamento orizzontale con la Chiesa di San Matteo, attraverso un segno vegetale che, con i suoi colori e con i suoi profumi, accompagna il visitatore durante la sua passeggiata. Il segno vegetale è costituito da “wild flowers” con differenti fioriture durante l’anno e a basso impatto manutentivo.

Materiale: porfido di colore grigio grezzo.

Vegetazione esistente: albero di tiglio

Segno vegetale: wild flowers