Museo del Novecento | Avatar Architettura

1,000 sqm divided into 15 rooms. A 360° experience that illustrates trends and contradictions, characters and movements.

CALAMINE steel becomes ideal dark scenery, deep for the works of art. The chosen material exalts the essence and gives order to the environment. The intense note of the Calamine finish is elegant, versatile.

The tiles were installed with PL01 INVISIBLE with one-click hooking. No footstep noise, thanks to the rubber base, maximum comfort during the museum walk even in case of considerable crowding. Planium also manufactured special pieces for the museum: panels and display walls, floor access ramps and foyer counter tops, informative totem surfaces and “sound showers” with laser technology cut, according to the specific project.

The museum is an example of effective and virtuous design with a decidedly contemporary impression in the context of a prestigious historic building.

The exhibition design characterizes the exhibition path as a suspended space, a reality other than the context. "Two volumes carved in calamine, from the inside colored to bright colors, transport the viewer inside the Museum, mediating the historical spatiality of the Hospital with the succession of rooms in the Museum. This seems to float on the historical space, superimposing its succession of dark and shiny geometries to the candid space of the building. The floor is a continuous mantle of metal that visually supports the exhibition, giving continuity and giving that typically twentieth-century character, that goes well with a collection that ranges from Vedova to Morandi, from Guttuso to De Chirico. The display panels, also in calamine, are configured as free partition walls of the same materiality of the support, from which they are born: they are fixed in relationship with the floor or the sides depending on vertical surfaces. they do not limit the works, but they try to put them in visual relation the one with the others, to create a visual correspondence between groups of works ... the effect of the metal surfaces creates a suspended, rarefied atmosphere, introduced and concluded by strongly colored elements ", (artword.com).

Photo by Pietro Savorelli.

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1.000 m² suddivisi in 15 sale. Un’esperienza a 360° che illustra tendenze e controtendenze, personaggi e movimenti.

L’acciaio CALAMINA diviene ideale scenario scuro, profondo per le opere d’arte. Il materiale scelto esalta l’essenziale e conferisce un ordine all’ambiente. La nota intensa della finitura in Calamina è elegante, versatile. Le piastrelle sono state posate con PL01 INVISIBLE ad aggancio one-click. Nessun rumore al calpestio, grazie al sottofondo in gomma, massimo comfort durante la passeggiata museale anche in caso di notevole affluenza.

Planium realizza per il museo anche pezzi speciali: pannelli e pareti espositive, rivestimenti per le rampe d’accesso alle sale e per il bancone del foyer, superfici per totem informativi e “docce sonore” a disegno, con taglio a tecnologia laser.

Il museo è un esempio di efficace e virtuosa progettazione dall’impronta decisamente contemporanea nel contesto di un prestigioso edificio storico. Il progetto allestitivo caratterizza il percorso espositivo come spazio sospeso, realtà altra rispetto al contesto. “Due volumi in calamina scavati, dall’interno colorato a tinte vivaci, trasportano lo spettatore all’interno del Museo, mediando quella che è la spazialità storica dell’Ospedale con la successione di sale del Museo. Questo sembra galleggiare sullo spazio storico, sovrapponendo la propria successione di geometrie scure e lucenti allo spazio candido dell’edificio. Il pavimento è un manto continuo di metallo che sostiene visivamente l’esposizione, dando continuità e conferendo quel carattere prettamente novecentesco che ben si abbina a una collezione che spazia da Vedova a Morandi, da Guttuso a De Chirico. I pannelli espositivi, sempre in calamina, si configurano come setti liberi della stessa materialità del supporto da cui nascono: siano infissi in rapporto con il pavimento o laterali dipendenti dalle superfici verticali, non limitano le opere, ma provano a metterle in relazione visiva l’una con le altre, a creare una corrispondenza visiva tra gruppi di opere… l’effetto delle superfici metalliche crea un’atmosfera sospesa, rarefatta, introdotta e conclusa da elementi fortemente colorati”, (artword.com).

Fotografie di Pietro Savorelli.