Grumello del Monte (BG) - Riqualificazione del passaggio pedonale di via Borlino | ANDREA PREVITALI ARCHITETTO

L’intervento di riqualificazione, realizzato presso il Comune di Grumello del Monte (BG), ha trasformato il preesistente percorso pedonale di collegamento tra i vari ingressi del polo scolastico da semplice tratto di attraversamento a parco lineare attrezzato.

Aperto alla fruizione di una più ampia platea di popolazione mediante la ridefinizione di ingressi, percorsi e aree di sosta, il parco istituisce oggi un rinnovato rapporto tra i margini edificati e il patrimonio arboreo esistente.

La riqualificazione del passaggio pedonale di via Borlino, che affianca e collega i due punti estremi dell’attuale Istituto comprensivo, è stato interpretato dal progetto come l’occasione per una riflessione sulle potenzialità dello spazio attraversato, mediante l’analisi delle sue specificità e dei contributi provenienti dai margini edificati disposti  parallelamente al percorso stesso.

I numerosi ingressi alle funzioni pubbliche (posti lungo il margine ovest) e alle abitazioni private (lungo il margine est), introducono infatti sollecitazioni trasversali non trascurabili e di rango certamente non inferiore ai due recapiti principali costituiti dai naturali accessi al percorso posti lungo l’asse nord/sud.

Un semplice percorso di transito pedonale si configura come un ampio spazio aperto, presidiato lungo i margini e “abitato” al suo interno da numerosi esemplari di tiglo (Tilia cordata) che, con il loro portamento largamente colonnare, evocano nella parte centrale, l’idea di un vero e proprio ambiente ipostilo.

Partendo da questi presupposti, il progetto ridefinisce il tracciato principale come asse portante dell’intera composizione. Ricollocato in aderenza alla recinzione del plesso scolastico, si propone come dispositivo di base, suscettibile di continue modificazioni in relazione ai diversi contributi offerti dal contesto di riferimento e dalla disposizione delle alberature esistenti.

Stabilito un primo radicamento a sud, mediante una forma “a imbuto” pavimentata in calcestruzzo drenante e accompagnata da una quinta digradante in acciaio corten, il percorso procede inizialmente senza variazioni, assecondando la parte a prato priva di vegetazione.

Raggiunta la parte mediana, maggiormente presidiata dalle alberature, il percorso genera due attraversamenti fra loro convergenti e congiunti nella formazione di un’area circoscritta, all’interno della quale il percorso disegna una prima area di sosta parzialmente contornata da una lunga seduta in calcestruzzo.

Nel successivo sviluppo, il percorso stabilisce un ulteriore attraversamento verso l’ingresso pedonale a un’abitazione privata e produce un secondo spazio di sosta, analogo al precedente ma integrato con nuove alberature utili all’ombreggiamento dell’area.

In questo punto lo spazio dedicato a parco si conclude in corrispondenza di una preesistente strada a fondo chiuso e perciò viene delimitato da una seconda vela in acciaio corten a presidio dell’area verde.

Nel tratto finale il percorso procede accompagnato da un filare di alberi di pruno (Prunus) e, dopo aver risolto l’ingresso carrabile alla sede della CRI, si conclude a nord mediante il semplice ridisegno della pavimentazione in continuità con i percorsi preesistenti.

L’esito finale è quello di una composizione bifronte che affianca alla funzione di puro attraversamento il tema della sosta intesa nella sua dimensione più riflessiva e contemplativa.