UN RIFUGIO NELLE PREALPI BRESCIANE | Daniele Bonetti

Riqualificazione di un rifugio escursionistico, Bione (BS) Bione / Italy / 2022

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UN RIFUGIO NELLE PREALPI BRESCIANE


Qualsiasi progetto nasce dal desiderio e dalla volontà di risolvere delle necessità. La riqualificazione funzionale di un deposito antincendio per la realizzazione di un rifugio escursionistico ne rappresenta un esempio significativo.


Ci troviamo a Bione, un piccolo paesino di 1300 abitanti nelle prealpi bresciane, a circa 1000 metri di altitudine sul livello del mare; un paesaggio prevalentemente montuoso caratterizzato da forti componenti di pregio naturalistico, architettonico, artistico, archeologico e religioso.


L’edificio oggetto d'intervento trova posto ai margini di un'estesa radura contornata da quinte boschive, dalla quale si estende una fitta rete di sentieri che collega fisicamente e culturalmente diversi punti di interesse presenti sul territorio. L’intervento si propone di attivare, per l’area interessata e per tutte le aree limitrofe, una modalità di turismo su piccola scala, legato al luogo ed alle tradizioni che esso conserva, individuando nella ricettività e nell’ospitalità lo strumento per il perseguimento di tale obiettivo. Il nuovo rifugio escursionistico, in risposta all'esigenza di valorizzazione del territorio e dell’ambiente, si propone come punto di appoggio e sosta di breve e media durata per escursionisti ed amanti della montagna e della natura.


Gli spazi destinati a queste attività sono ricavati all’interno di una struttura esistente. Una cucina con bar, una sala pranzo interna, due camere ed i relativi spazi di servizio; esternamente, due portici sempre accessibili. L’intervento in progetto si presenta e dichiara volutamente come una sorta di innesto perturbante, in contrasto formale, dimensionale e materico con quanto presente e rappresentato dall’edificio esistente, privo di rilevanti caratteristiche di pregio architettonico.  Un nuovo ingresso si figura lungo l'asse principale di accesso al lotto, nonché in asse con il camino della prima sala interna. Il fuoco rappresenta in questo senso l'elemento generatore delle forme del progetto. Disegna una nuova soglia, una nuova storia e nuove relazioni tra esterno ed interno. Questo dispositivo architettonico è realizzato in lastre di ferro grezzo pieno; i due fianchi laterali leggermente inclinati accolgono il visitatore, una lastra centrale forata invece funge da diaframma catturando e alterando la percezione visiva di chi, avvicinandosi, provi ad osservare ciò che sta oltre. Di notte, le luci provenienti dal focolare retrostante fanno intuire le presenze degli ospiti che abitano il rifugio. Varcata la soglia, si giunge in uno spazio dai caratteri ambigui, dove ancora è difficile definire quanto appartenga al mondo esterno e quanto a quello interno. Qui prendono voce due volumi scuri in posizione contrapposta; entrambi rivelano la propria pelle in legno di abete carbonizzato, in memoria dell’antica tecnica tradizionale di produzione del carbone propria del luogo.  Uno occupa l'intera altezza del locale esistente a falda inclinata, l'altro invece è un parallelepipedo regolare di altezza inferiore. Il primo si presenta senza aperture, ma inclinandosi invita a raggiungere le porte d'ingresso delle camere, il secondo è un volume di servizio a doppia faccia che separa i locali riservati ai gestori da quelli aperti al pubblico. L'atmosfera, fatta di penombra e odore di legno carbonizzato, si contrappone a quella interna delle camere dove prevale un senso di calore e intimità.


 


RENOVATION OF AN ALPINE HIKING SHELTER  -eng-


Any project arises from the desire and will to solve needs. The functional redevelopment of a
warehouse to create a hiking shelter is a significant example.


We are in Bione, a small village of 1300 inhabitants in the pre-Alps of Brescia, Italy, about
1000 meters above sea level; a predominantly mountainous landscape characterized by
strong components of naturalistic, architectural, artistic, archaeological and religious value.
The building under intervention is located at the edge of an extensive clearing surrounded by
woods, from which extends a dense network of paths that physically and culturally connect
different points of interest in the area. The intervention proposes to activate a mode of
small-scale tourism, linked to the place and the traditions it preserves, identifying receptivity
and hospitality as the tool for the pursuit of this objective. The new hiking refuge becomes a
point of support and stopover for hikers and lovers of the mountains and nature.


Spaces for these activities are created within an existing building. A kitchen with bar, an indoor
dining room, two rooms and respective restroom places. Two outdoor porches are always
accessible. The planned intervention deliberately presents and declares itself as a kind of
disruptive graft, in formal, dimensional and material contrast with the existing building, which
lacks relevant features of architectural merit. A new entrance is figured along the main axis of
access to the site area, as well as on axis with the fireplace of the first indoor room. Fire
represents the generating element of the project's forms. It draws a new threshold, a new story
and new relations between exterior and interior. This architectural device is made of solid
rough iron plates; the two slightly sloping side panels welcome the visitor, a central perforated
plate on the other hand acts as a diaphragm capturing and altering the visual perception of
those who approaching try to observe what lies beyond. At night, lights from the hearth behind
hint at the presences of the guests who inhabit the shelter. Crossing the threshold, one reaches
a space with ambiguous characters, where it is still difficult to define how much belongs to the
outside world and how much to the inside. Here two dark volumes in opposing positions take
place; both reveal their own skins made of charred fir wood, in memory of the ancient
traditional technique of charcoal production peculiar to the place. One occupies the full height
of the existing sloping pitch room, while the other is a parallelepiped of lower height. The former
presents itself without openings, but sloping invites to reach the entrance doors of the rooms;
the latter is a double-sided service volume that separates the rooms reserved for managers
from those open to the public. The atmosphere of dimness and the smell of charred wood
contrasts with the interior of the rooms where a sense of warmth and intimacy prevails.

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    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2021
    • Work finished in 2022
    • Client Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Bione (BS)
    • Contractor Adis Vikovic Srl
    • Cost 110.000,00€
    • Status Completed works
    • Type multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Associations/Foundations / Tourist Facilities / Bars/Cafés / Interior Design / Photography / Leisure Centres / Building Recovery and Renewal / Chalets, Mountains houses / Refuges
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