PROGETTO CONCORSO PER L'ADEGUAMENTO LITURGICO DELLA CATTEDRALE DI ASTI | GIORGIO BURZA

...senza segni liturgici non c'è rito. Senza calice del vino, patena con il pane e cero acceso i luoghi liturgici restano spenti. Per questo, io e il mio gruppo composto dagli iconografi Giovanni Raffa e Laura Renzi, lo scultore Luca Santanicchia, il liturgista don Giuseppe Trotta e dall'ingegnere Roberto Burza e da Luigi Zito, abbiamo pensato ad un progetto sobrio ed evocativo per "l'adeguamento liturgico della cattedrale di Asti" senza ricorrere a virtuosismi di forma né a sfoggio di materiale finemente lavorato. Un "presbiterio a luci spente",  leggermente arretrato rispetto al vasto impianto iconografico che caratterizza la cattedrale. Un "presbiterio spento" che si attiva con la sola presenza dei segni liturgici, quando cioè, con la celebrazione Eucaristica la luce di Cristo Risorto rifulge e tutta l'assemblea esulta...