HENNEBIQUE | NICOLA PISANI

Nel 2011 ricorreranno i 110 anni di Hennebique, il primo edificio in cemento armato d’Italia. Progettare per Hennebique non può prescindere dal riconoscerne l’intrinseca natura di “edificio-macchina”: 210 metri di lunghezza, 210 pilastri, 110 anni di continue trasformazioni, proporzioni di nave. Costruito fra la terra e il mare non appartiene ancora a nessuno dei due. Progettare per Hennebique vuol dire immaginare una ennesima nuova trasformazione, che muterà ancora, e funzioni che lo abiteranno in modo dinamico. Nel progetto la luce naturale ripercorre, attraverso quattro grandi vuoti da cielo a terra e al piano del suolo, i soli due assi lungo i quali per oltre un secolo è stato attraversato l’edificio, quello verticale(z) dei silos e quello orizzontale(x) dei binari. Alla rigidità dello spazio cartesiano, ridefinito dalla sottrazione di volume, il vuoto, e attraversato di luce, si contrappone la libera attraversabilità degli spazi espositivi e delle funzioni in una logica non sequenziale ma ipertestuale, che renda possibile il moltiplicarsi di interferenze e reciproci rimandi fra le parti.