the box | gianluca de francisci

Il chiosco è un elemento architettonico “puntuale”, che riesce, con la sua presenza, a rappresentare e caratterizzare il luogo fisico nel quale viene installato. Da sempre questo “oggetto” rappresenta un punto di relazione nella vita sociale della città, viene eletto ad identificare un sito urbano, viene citato come punto di riferimento e di incontro, viene assunto come un totem a segnare il paesaggio cittadino imprimendo nella memoria la sua forma, il suo colore e le persone che di solito lo frequentano. Assume quindi una particolare importanza, nel complesso unitario dell’identità costruita della città, riuscire ad inserire una forma che possa coniugare le esigenze funzionali, con quelle estetiche e costruttive nel rispetto dei luoghi e dei linguaggi consolidati del costruito esistente. L’organismo edilizio, isolato, è formato da una vera e propria “scatola” in acciaio e legno, dalla forma parallelepipeda, sorretta e ancorata al terreno da un sistema di aste calastrellate e tralicciate di acciaio zincato. Le esigenze del committente hanno identificato un programma per un “contenitore” versatile a costi relativamente contenuti, in cui si possa disporre di uno spazio protetto per il personale e aperto, tutt’intorno, per i fruitori tale da garantire buoni standard di vivibilità e sicurezza. L’edificio è composto da un unico piano terra destinato ad attività di distribuzione e somministrazione di alimenti. La forma del fabbricato è tra quelle tipiche dei chioschi, ovvero parallelepipeda con una pianta rettangolare compatta ed inscrivibile in una circonferenza, con una superficie complessiva pari a ( 3,50 x 4,50 ) = 15,75 mq. L’altezza di gronda della scatola è pari a 3,50 m. dal livello del terreno, tenendo in conto che il piano di calpestio è posto a + 0,30 m dal terreno stesso. L’aspetto formale complessivo dell’elemento progettuale, sarà quindi quello riconducibile ad un BOX tecnologico dal colore candido, tutta la scatola sarà composta da elementi preverniciati chiarii, appesa ai tralicci in acciaio zincato, di colore grigio chiaro. E’ quindi la chiarezza formale che è stata posta alla base della scelta compositiva dell’idea progettuale, che si è esplicata con una struttura materica neutra, che potrà assumere caratteri cromatici cangianti nelle diverse ore notturne grazie all’impiego di apparecchi luminosi di diversa colorazione. L’idea è di illuminare le pareti della scatola, nelle ore notturne, con i tre colori tipici della ceramica di Caltagirone, Giallo Ocra, Verde Ramina e Blu Cobalto a giorni alterni, per segnare l’ingresso della città con una elemento solido, quasi monolitico, che con l’ausilio della tecnologia contemporanea, trasmette un messaggio di accoglienza intriso di identità storica. Progetto realizzato grazie a: Salvatore De Francisci, co-direttore dei lavori; Filippo Leocata, ingegnere progettista delle strutture; Emanuele Nicastro, geologo, analisi geotecnica.