kintsugi | Arcangelo Primato

Il tavolo ‘’kintsugi’’ prende ispirazione dall’ antica tecnica di restauro giapponese denominata proprio kintsugi, che consiste nel riparare oggetti in ceramica, dove le crepe, le ‘’ferite’’ vengono esaltate utilizzando polvere d’ oro.  l’impreziosire con la polvere d’oro le linee di rottura, ne accentua la loro bellezza, rendendo la fragilità un punto di forza e perfezione. La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore. Partendo da questi presupposti, la ricerca si è concentrata sulla classificazione dei principali difetti che possono colpire il legno. I numerosi difetti riscontrati, ne hanno evidenziato la propria natura igroscopica, infatti, il legno, essendo un materiale vivo, si modifica al variare delle condizioni esterne. Quelli che noi chiamiamo ‘’difetti’’, dunque,  non sono altro che reazioni di adattamento alle condizioni climatiche esterne. Il passo successivo, è stato quello di individuare un difetto tra quelli classificati, da esaltare, e valorizzare, proprio come i giapponesi attraverso l’ arte del kintsugi. Tra quelli classificati, si è scelto il difetto delle fenditure o spaccature radiali che colpiscono il tronco, dovute dall’ azione del gelo. Tali spaccature sono state riportate sul piano del tavolo, che è stato trattato proprio come se fosse la sezione trasversale di un tronco di legno, dove la forma arrotondata dei lati corti, rimanda proprio alla forma cilindrica di un tronco. Le quattro fenditure riproposte sul piano del tavolo, vengono ‘’riparate’’ e impreziosite, attraverso il posizionamento delle gambe del tavolo, che attraverso la propria sezione triangolare, sopperiscono perfettamente alla mancanza di materiale presente nel piano. Il concetto che si vuole evidenziare attraverso il tavolo kintsugi, è quello di valorizzare il materiale legno, utilizzandolo per riparare le ‘’ferite’’ proprio del legno stesso, quindi anzichè utilizzare un altro materiale, come l’ oro nel caso del kintsugi giapponese, viene utilizzato dell’ altro legno, restituendogli concettualmente lo stesso elevato valore dato all’ oro. Il tavolo così definito, si completa con ulteriori pezzi di legno sagomati seguendo una curva, che completano il lati tondi più corti del tavolo e rimandano alla corteccia del tronco. Il progetto finale è un tavolo che sul piano si lascia leggere tutti gli incastri dei vari pezzi che lo compongono, senza nascondere nulla, disegnando una composizione intarsiata che potrebbe essere maggiormente evidenziata attraverso l’ utilizzo di tutte e tre le specie di legno americano proposte, o realizzare tutti i pezzi con l’ essenza scelta, ovvero la quercia rossa americana.