CE - Centro per le Creatività Emergenti | Danilo Polisano

Progetto Tesi di Laurea Caserta / Italy / 2008

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L’intervento progettuale proposto contempla l’insediamento nell’area di un mix di funzioni tradotte in spazi didattici, spazi verdi, spazi dove esprimere la propria creatività, spazi flessibili in grado di accogliere le diverse manifestazioni culturali organizzate creando un ambiente mutevole ricco di punti di aggregazione e luoghi di incontro.
La miscela di destinazioni d’uso si propone la presenza di utenti diversi ma, soprattutto periodi di utilizzo delle strutture prolungati o complementari evitando gli effetti negativi dovuti a picchi di frequenza e a periodi di scarsa presenza di popolazione.
L’idea progettuale mira a trasformare l’area in un luogo vivo, frequentato ad ogni ora , ricco di occasioni stimolanti dal punto di vista sociale, ricreativo e culturale.
Il tema ed il suo dimensionamento scaturiscono da un’attenta e puntuale analisi delle esigenze, bisogni e necessità del bacino di utenza coinvolto e dall’iniziale confronto con il Comune di Caserta sulla realtà territoriale.
Il progetto si prefigge in primo luogo la ricucitura dell’area con il tessuto cittadino esistente, in secondo luogo rendere urbani luoghi che a causa delle vicende urbanistiche sono divenuti marginali rispetto alla città.
L’ intervento si concretizza in una successione di spazi e volumi, vuoti e pieni adagiati su specchi d’acqua e sulle superfici verdi dell’intorno.
La struttura raggiunge in pianta la lunghezza massima di 130 m secondo l’orientamento est-ovest e di 95 m lungo quello nord-sud; si innalza per un altezza massima di 21 m sul fronte sud divisa in tre livelli di cui due fuori terra ed uno parzialmente interrato; quest’ultimo è occupato in parte dalla superficie di 7700 mq dei parcheggi divisi in due compartimenti rispettivamente di 4100 mq e 3600 mq per complessivi 250 posti auto. L’area parcheggio è direttamente collegata all’edificio anche se il passaggio è filtrato e mediato da un diaframma di servizi e locali tecnici e spazi verdi.
L’edificio scaturisce dalla fusione di tre volumi riconoscibili dall’esterno nella loro identità formale, quelli orientati nord-sud scavalcano quello orientato est-ovest che attraversa in senso trasversale l’intero lotto, quest’ultimo ospita alle estremità est ed ovest le sedi delle associazioni culturali, la parte centrale invece accoglie al un primo livello la hall di ingresso caratterizzata dagli elementi ovali dei collegamenti verticali e al secondo gli spazi destinati alle mostre ed esposizioni temporanee. Negli altri due volumi ai diversi livelli si concentrano le funzioni didattiche: laboratorio di teatro, danza, musica, pittura/scultura, ambienti flessibili pensati per adattarsi alle diverse esigenze e necessità di spazio grazie alla presenza di intercapedini mobili . I laboratori sono intervallati ai diversi piani dalla presenza di spazi relax, spazi internet, dalla mediateca, dalla sala lettura,dalle sale prova, dalle due caffetterie di cui una sviluppandosi su due livelli regala una visuale privilegiata su Caserta Vecchia mentre l’altra la possibilità di fare una pausa all’aria aperta.
La forma nasce da un’interpretazione volumetrica delle funzioni contenute, dalla volontà di conservare parzialmente il “buco” considerandolo un input progettuale e non un output di un progetto fallito rendendolo parte della nuova architettura. Il volume centrale è l’immagine di un ponte nella forma, che accompagna da un margine all’altro dell’area, e nella struttura, i vuoti prevalgono sui pieni e le esili vetrate sulla massa. La sensazione di staticità dei volumi laterali suscitata dal rivestimento lapideo in pietra arenaria viene negata dall’ andamento delle falde di copertura, sul fronte nord mentre una si innalza verso l’alto, l’altra cade a terra dando l’idea di due leggeri corpi in movimento inoltre lo stacco del rivestimento dal piano di calpestio determina una linea d’ombra che fa si che i volumi sembrino sollevati dal suolo. La loro reciproca inclinazione, nata dall’attenzione agli allineamenti circostanti, sottolinea a sud l’apertura alla piazza anfiteatro mentre a nord delimita il cono ottico, accentuato ulteriormente dalla pavimentazione, che inquadra lo scorcio sul borgo medievale di Caserta Vecchia.
Il progetto del verde è parte integrante dell’intervento, tre sono gli elementi caratterizzanti, gli alti filari di pini preesistenti che sottolineano il perimetro est dell’area mitigando il “muro” edilizio di 30 m del fabbricato IACP; le alberature di media grandezza inserite come elementi isolati o a gruppi per creare masse ombreggianti più dense e il manto erboso che avvolge l’edificio fino a fondersi con esso diventandone parte con la falda giardino percorribile a piedi. La distesa verde si estende a macchia d’olio fino al limite dell’area protendendosi verso l’edificato circostante e accompagnando il lento declivio delle scarpate, la sua continuità è interrotta dalla linea sinuosa della pista ciclabile e da jogging, inserita all’interno dell’area; dal movimento dei crateri dell’areazione dei parcheggi interrati; dai tagli della pavimentazione che a nord accompagnano all’ingresso dell’edificio e dal dislivello della grande piazza anfiteatro pensata come luogo di incontro, aggregazione e come palcoscenico per accogliere le manifestazioni all’aperto.
L’intervento sull’area si è esteso oltre i suoi margini interessando la viabilità esistente, realizzando parcheggi a raso, possibili grazie all’ampiezza della sede stradale trasformata in un senso unico, e razionalizzando quelli esistenti a servizio dei residenti dei fabbricati circostanti. L’accessibilità al sito e il rapido scorrimento del traffico veicolare sia nella direzione di Maddaloni che di Caserta è garantito dalla realizzazione di un anello viario a senso unico , a Via dei Ciclamini, Viale dei Vecchi Pini e Viale delle Querce, inizialmente a doppio senso, si prevede un asse viario a nord del lotto e parallelo al sottopasso.
Il progetto si prefigge una particolare attenzione ai temi della sostenibilità, gli specchi d’acqua oltre a moltiplicare gli effetti e le vibrazioni della luce, oltre ad avere funzione ludico ricreativa sono pensati come vasche a pelo libero che agiscono come bacini di accumulo per le riserve idriche da utilizzare per irrigazione e antincendio; su una delle due falde di copertura è prevista l’istallazione di 300 pannelli fotovoltaici per una superficie di 250 mq ed uno sviluppo di energia rinnovabile di 30 kwp complessivi.
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    L’intervento progettuale proposto contempla l’insediamento nell’area di un mix di funzioni tradotte in spazi didattici, spazi verdi, spazi dove esprimere la propria creatività, spazi flessibili in grado di accogliere le diverse manifestazioni culturali organizzate creando un ambiente mutevole ricco di punti di aggregazione e luoghi di incontro.La miscela di destinazioni d’uso si propone la presenza di utenti diversi ma, soprattutto periodi di utilizzo delle strutture prolungati o complementari...

    Project details
    • Year 2008
    • Client Studio di riqualificazione di un'area dismessa
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / multi-purpose civic centres / Parking facilities / Landscape/territorial planning / Feasibility Studies / Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Concert Halls / Associations/Foundations
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