Concept progettuale relativo all’ampliamento della residenza universitaria "Ennio De Giorgi" in Lecce. | Gerardo Nappa

Lecce / Italy / 2022

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Il progetto per l’ampliamento della residenza universitaria realizzato all’interno dell’edificio “De Giorgi” si inserisce all’interno del processo di progettazione partecipata che considera le esigenze degli studenti universitari e che parte dall’iniziativa promossa dalla Regione Puglia, dal comune di Lecce e da A.DI.SU. Puglia nell’ambito del Progetto Puglia Regione Universitaria.


A.DI.SU. Puglia, dopo aver aperto una manifestazione di interesse, ha deciso di affidare la gestione di questo progetto partecipato a Sud Est che ha organizzato tre giornate di whorkshop per una progettazione partecipata insieme agli studenti universitari.


Lo studentato “De Giorgi” si inserisce, così, all’interno di un approccio strategico e condiviso per una progettazione urbana che tiene conto delle esigenze degli studenti universitari e dei cittadini di Lecce in quanto l’edificio è una risorsa collettiva molto importante.


Nell’area, inoltre, ha iniziato a guadagnare spazio la vegetazione che rappresenta una grande risorsa.


Il progetto, quindi, si inserisce all’interno di questa cornice di riferimento che parte da un approccio sistemico intendendo coinvolgere tutti in un percorso condiviso che considera l’ecosistema urbano prendendo spunto dallo studio di diverse esperienze di progettazione realizzate a livello internazionale.


A.DI.SU. Puglia ha avviato la predisposizione di un concept progettuale dell’ampliamento della residenza “Ennio De Giorgi” in Lecce per lo studio di fattibilità tecnica-economica finalizzato alla progettazione.


Intervento


Il concept progettuale tiene conto dei seguenti aspetti:


-salvaguardia dell’ambiente e degli spazi verdi


-riqualificazione ambientale


-luoghi di aggregazione


-salvaguardia del verde attraverso la realizzazione di cortili e un piano pilotis


-roof garden visibili dai piani alti


-creazione di spazi all’aperto a contatto con la natura


-spazi di aggregazione e luoghi per il tempo libero


-uso di materiali naturali


-rispetto degli allineamenti orizzontali e verticali del nuovo corpo di fabbrica con le volumetrie esistenti


-predisposizione degli accessi dalla zona verde oltre alla riorganizzazione dell’accesso dal piazzale esistente.


Tale organizzazione funzionale consento l’accesso al complesso da entrambi i lati


- i posti letto che verranno realizzati con il progetto di ampliamento saranno 160.


Concept progettuale


La recente normativa tecnica sugli standard per l’edilizia residenziale universitaria, prima nel suo genere per organicità e sistematicità ed esito di una ricerca di ampio respiro sullo stato dell’arte della progettazione e sulle tendenze evolutive in atto a livello nazionale e internazionale, ha contribuito a dare un forte impulso ai caratteri innovativi del progetto di questo tipo di abitazioni agendo sugli aspetti tipologici e funzionali derivanti dai diversi profili di utenza e sulle correlazioni con la sede universitaria, la città, i suoi servizi.


Secondo la più recente normativa, con le espressioni “residenze per studenti” o “residenza studentesca”, altrimenti definita “alloggi e residenze per studenti”, si indica “l’edificio o il complesso di edifici destinati alle funzioni di residenza per studenti universitari e relativi servizi, a prescindere dalla particolare tipologia in base alla quale possono essere realizzate”. Non limitandosi all’asettica definizione impiegata in ambito normativo, le locuzioni che spesso la accompagnano e ne specificano il carattere sono quelle di “residenza sociale” e “residenza temporanea”.


Il carattere sociale di questa particolare tipologia di abitazione è legato alla funzione di servizio collettivo, la cui espressione è motivata, oltre che da fattori come l’ampliamento della domanda di formazione, l’incremento della mobilità studentesca, l’estensione del periodo di formazione (formazione continua) e dei livelli di formazione (specializzazione, perfezionamento), soprattutto dalla necessità di venire incontro, attraverso la locazione a canone calmierato, alle esigenze di residenzialità di parte di categorie di utenza economicamente deboli come gli studenti universitari. Il valore sociale della residenza studentesca è confermato dal decreto legge 112/2008 che introduce i contenuti fondamentali di un nuovo piano nazionale di edilizia abitativa (“Piano Casa”), finalizzato a garantire i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo attraverso l’offerta di alloggi destinate prioritariamente a prima casa per alcune categorie sociali svantaggiate, tra cui gli studenti fuori sede.


Anche la legge di riforma del sistema universitario 240/2010, recependo le direttive dello stato in materia di politiche abitative in ambito pubblico, sancisce il carattere sociale delle residenze per studenti universitari; nell’articolo 5 Delega in materia di interventi per la qualità e l’efficienza del sistema universitario infatti si legge che, al fine di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’accesso all’istruzione superiore”, il governo si attiene a principi e criteri direttivi tra cui quello di “definire le tipologie di strutture residenziali destinate agli studenti universitari e le caratteristiche peculiari delle stesse”.


Le residenze per studenti universitari, dunque, per loro specifica natura che riunisce valore sociale e temporaneità d’uso, oggi costituiscono un preminente campo di sperimentazione progettuale. Con sempre maggiore enfasi, esse vengono annoverate tra le cosiddette nuove forme dell’abitare, non solo perché rappresentano una novità rispetto all’abitazione tradizionale generalmente associata al concetto di utilizzo permanente, ma anche per il fatto che la funzione abitativa tende sempre più a esprimere tutta la carica innovativa dello stile di vita dello studente in età giovanile, fuori dalle mura domestiche e dal controllo parentale. Il progetto diventa dunque terreno di sperimentazione allorché si pone di fronte alla necessità di coniugare il tema della temporaneità d’uso con la creazione di uno spazio abitativo in cui lo studente possa immedesimarsi e crescere in un momento della vita particolarmente importante per la sua maturazione psicologica, intellettuale e sociale.


Il quadro assai variegato e mutevole delle esigenze dello studente universitario è tale da rendere difficilmente proponibili i requisiti abitativi tradizionali e da considerare sufficientemente stabili nel tempo i parametri quantitativi e qualitativi imposti dalla normativa tecnica per l’edilizia residenziale comune. Il concept progettuale parte dalla considerazioni che le residenze universitarie ospiteranno non solo gli studenti, ma anche chi ha esigenza di fermarsi in città solo temporaneamente, come ad esempio partecipanti a master, tirocinanti e ricercatori.


Un altro significativo campo di sperimentazione progettuale è rappresentato dal rapporto con la città, nel senso più ampio del termine.


Nel rapporto con il mondo esterno alla residenza, lo studente universitario è sempre stato mosso, sia per quanto riguarda la vita all’interno della struttura sia per quanto riguarda le relazioni con il contesto urbano, dalla necessità di protezione e isolamento da una parte e dalla necessità di interazione e contaminazione sociale dall’altra.


L’insediamento di una comunità studentesca in un ambito urbano ha delle forti ripercussioni, sia dal punto di vista economico, sia sociale e culturale: in genere, lo studente proveniente da altre regioni contribuisce al mantenimento di un’economia del contesto legata ai servizi di supporto allo studio universitario, ma anche al tempo libero; interagisce con la popolazione locale innescando nuove dinamiche strutturali e generando nuovi apporti culturali.


Sotto il profilo urbanistico-architettonico, la dimensione, in genere significativa, delle realizzazioni di alloggi studenteschi, associata spesso anche ad altri interventi nel settore universitario (servizi didattici, di ricerca, infrastrutture), viene a interessare consistenti parti della città con conseguente modificazione dell’assetto complessivo: gli interventi di edilizia residenziale studentesca rappresentano un’occasione per lo sviluppo e per la riqualificazione della città ospitante.


La scelta del modello di relazione con la città è orientata da fattori contestuali oggettivi, tra i quali principalmente la vicinanza alle sedi didattiche, l’esistenza di aree o edifici, ma anche da opportunità e obiettivi strategici, come la disponibilità di un patrimonio architettonico da recuperare, la rivitalizzazione di aree urbane, centrali o periferiche, soprattutto dal punto di vista delle funzioni residenziali, la riqualificazione architettonica e degli spazi urbani. Dal punto di vista architettonico, funzionale e sociale, esiste una stretta relazione tra il microcosmo che si genera alla scala edilizia e il macrocosmo sviluppato alla scala urbana.


Tutti questi aspetti connessi alle varie scale del progetto fanno della residenza per studenti universitari un campo di sperimentazione tipologica e urbana che può arrivare anche a mettere in discussione gli standard normativi residenziali tradizionali e che può produrre risultati di valenza più ampia e trasversale nell’ambito dell’edilizia sociale a carattere temporaneo.


Caratteristiche morfologiche dell’edificio e materiali utilizzati


Alla base del concept progettuale c’è il tema della norma. Lo studio è partito dall’analisi degli standard tipologici previsti dalla normativa vigente.


Di seguito si riportano i riferimenti dimensionali e le destinazioni degli spazi previsti in progetto.


Requisiti delle unità ambientali


Area Funzionale Residenza (AF1) – Piano Primo – Secondo – Terzo - Quarto


I requisiti dimensionali minimi di superficie netta sono i seguenti:


- camera singola (posto letto, posto studio) ≥ 11,0 m²;


- camera doppia (due posti letto, posto studio) ≥ 16,0 m². Non sono previste camere con più di due posti alloggi;


- servizio igienico (lavabo, doccia, wc, bidet), condivisibile fino ad un massimo di due posti alloggio, ≥ 3,0 m²;


Non sono previsti posti alloggio con la zona preparazione e consumazione pasti. Il progetto prevede uno spazio al piano terra destinato al servizio di ristorazione all’interno dello studentato.


Le superfici degli spazi di preparazione e consumazione pasti, e la “mensa interna alla struttura” (inclusi i locali accessori), saranno computati come aree funzionali di servizi di supporto, gestionali e amministrativi (AF4).


 


Area Funzionale Servizi culturali e didattici (AF2) – Piano Primo


Il progetto prevede un’area destinata a tali funzioni e si articola nelle seguenti unità ambientali:


- sale studio;


- aule riunioni.


Le sale studio consentono lo svolgimento dell’attività secondo le modalità previste dalla tipologia di studi e con l’attrezzatura adeguata.


Le aule riunioni consentono sia le riunioni tra gli studenti ai fini di studio e culturali che le lezioni o seminari a carattere didattico. L’arredo sarà flessibile in modo tale da rendere possibile i diversi tipi di utilizzo.


L’AF2 inoltre, comprendere anche le seguenti unità ambientali:


- biblioteca (deposito e consultazione), inclusi i vani di servizio connessi;


- sala conferenze, inclusi i vani di servizio connessi;


- auditorium, inclusi i vani di servizio connessi.


Area Funzionale Servizi ricreativi (AF3) – Piano Terra – Primo e Secondo


Il progetto prevede aree destinate a tali funzioni e possono essere articolata nelle seguenti unità ambientali:


- emeroteca;


- sale video e musica;


- sale giochi;


- palestra-fitness, impianto sportivo e piscina coperta (edificio esistente), inclusi i locali accessori (spogliatoi, depositi, servizi igienici, ecc.).


L’emeroteca è uno spazio dedicato, adeguatamente attrezzato, nel quale sarà possibile consultare quotidiani, settimanali e riviste italiane e/o straniere.


La sala video e musica consentirà di assistere a eventi in forma collettiva anche mediante sistemi che consentano la connessione da remoto garantendo una buona resa video e audio.


La sala giochi consentirà lo svolgimento di attività ludiche secondo le varie tipologie di gioco previste e con l’attrezzatura adeguata. Nella sala giochi è prevista anche la possibilità di effettuare feste tra gli studenti.


La palestra-fitness, compresi eventuali locali accessori connessi alla sua funzionalità (depositi, spogliatoi, servizi igienici, etc.), consentirà lo svolgimento di attività per l’esercizio fisico con attrezzi e senza di tipo individuale o collettivo e verrà attrezzata in funzione del tipo di attività fisica prevista, garantendo una fruibilità degli spazi e attrezzature adeguate anche alle persone con disabilità fisiche o sensoriali. Sono previsti spogliatoi e servizi igienici in numero commisurato all’utenza esterna prevista a discrezione dell’operatore e in accordo con le norme sanitarie locali.


Area Funzionale Servizi di supporto, gestionali e amministrativi (AF4) - PIANO TERRA


L’area è presente nell’edificio già esistente e il progetto prevede una rimodulazione degli spazi, articolandosi nella seguente unità ambientali:


- lavanderia/stireria.


La lavanderia-stireria consentirà il lavaggio degli indumenti personali degli studenti residenti con macchine lavatrici, in numero proporzionato al numero di ospiti, e la successiva asciugatura e stiratura.


L’AF4 si articolerà nelle seguenti unità ambientali:


- parcheggio coperto per biciclette e mezzi di mobilità urbana individuale per persone con disabilità fisica o sensoriale;


- guardaroba;


- depositi per biancheria e prodotti di pulizia;


- depositi acquisti online;


- magazzini;


- spazi funzionali all’organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti: per la dislocazione, la raccolta e lo smistamento dei contenitori materiali da avviare al riciclo; per la predisposizione di attività di recupero e riuso (libri, attrezzature, oggettistica e altro);


- ufficio e spazi analoghi destinati alla conduzione gestionale;


- spogliatoi per il personale;


- mensa/self-service e locali accessori (spogliatoi, depositi, etc.);


- spazi di preparazione e consumazione pasti;


- caffetteria-bar;


- minimarket;


- infermeria;


- alloggio per il custode.


Il guardaroba consentirà il deposito di bagagli o effetti personali degli studenti durante i prolungati periodi di assenza.


I depositi per biancheria e prodotti di pulizia consentiranno la custodia e il ricambio della biancheria per il numero dei posti alloggio previsti.


I magazzini consentiranno il deposito di materiale e attrezzatura per la manutenzione della residenza e dei servizi e l’effettuazione di piccole operazioni di manutenzione sulle attrezzature della struttura.


I depositi per acquisti online consentiranno lo stoccaggio e la distribuzione di merce.


Funzioni di Accesso e distribuzione PIANO TERRA


La superficie da destinare agli spazi di accesso e distribuzione sarà ≤35% del totale della superficie netta degli spazi per la residenza e per i servizi, ad eccezione che per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente.


L’insieme delle funzioni di Accesso e distribuzione si articoleranno nei seguenti spazi:


- ingresso;


- percorsi;


- servizi igienici generali.


L’ingresso consentirà non solo l’accesso alla struttura, ma anche lo svolgimento di attività di incontro, scambio e socializzazione tra gli studenti. Nella zona ingresso è prevista la zona di ricevimento presidiata dal portiere ed è previsto uno lo spazio per la lettura dei quotidiani (emeroteca). L’area di ingresso, inoltre, prevede zone per l’affissione di informazioni per e dagli studenti.


I percorsi consentiranno la funzione di collegamento tra unità ambientali oltre allo svolgimento di attività accessorie o complementari alle funzioni residenziali e di servizio, come spazi per l’attesa e la sosta, per il relax e per lo scambio e la socializzazione degli studenti residenti e non, e come


tali garantiranno adeguate condizioni di illuminazione e aerazione naturali.


In prossimità degli spazi a carattere collettivo (AF2, AF3 e AF4) sono previsti servizi igienici generali fruibili sia dagli ospiti interni sia da quelli esterni. In ogni piano interessato da spazi a carattere collettivo un servizio igienico sarà accessibile alle persone con disabilità fisica e/o sensoriale.


Al piano terra è prevista l’area destinata alla ristorazione e per la colazione completamente immersa nel verde.


La mensa è concepita come centro della vita dello studentato ed è strutturata per essere utilizzata durante tutto l’arco della giornata, la mensa amplia le funzioni d’uso attraverso spazi articolati e flessibili.


La tavola rappresenta, oggi, uno spazio importante della vita di tutti i giorni dove si riflettono il piacere, i gusti e le tendenze contemporanei come anche i cambiamenti culturali e sociali. Non si mangia più solo per nutrirsi, per soddisfare un bisogno fisiologico, ma per vivere un’esperienza sensoriale, percettiva, estetica e soprattutto di condivisione dove possano essere favoriti lo scambio e il confronto. Il tempo del consumo del pasto si è notevolmente ridotto: viene preferita un’unica portata e si è sempre più attenti a un tipo di alimentazione salutare, leggera e di qualità.


La mensa sarà quindi in uno spazio multifunzionale strettamente legato allo studio, all’interno del quale, oltre al consumo del pasto, si possono organizzare riunioni tra studenti. Diventa così un facilitatore che crea engagement, favorisce la collaborazione e l’innovazione, valorizzando la cultura dell’organizzazione.


La cucina si apre verso la sala


Nelle nuove tendenze la cucina non è più chiusa in uno spazio separato, ma si apre verso la sala, rimanendo a vista: gli studenti saranno così maggiormente coinvolti e potranno verificare la provenienza e la qualità delle materie prime utilizzate, nonché i sistemi di preparazione e cottura dei pasti.


Il locale cucina sarà provvisto di spazi distinti e ben separati, quali il ricevimento delle merci, un deposito e una dispensa, la zona di produzione e di preparazione, l’area lavaggio, i servizi dedicati esclusivamente al personale e gli spogliatoi.


Il progetto della cucina è particolarmente complesso perché vengono messi in campo normative, metodi di produzione e soprattutto una corretta prassi igienica.


Sistemazione delle aree esterne


Il progetto prevede la creazione di spazi “open access”, entro il quale ogni settore possa dialogare apertamente e direttamente con gli altri. A questo riguardo si inserisce l’idea di creare un modello completamente nuovo, inclusivo, open, sostenibile. “L’idea di base è quella del RESIDENZA URBANA che vede nello scambio con il territorio metropolitano la chiave del buon funzionamento del sistema universitario: per l’Ateneo in termini di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, per gli enti locali e per il territorio in termini di riqualificazione urbana e sviluppo socioeconomico”.


“Il complesso includerà la progettazione attenta degli spazi aperti attraverso ampli spazi verdi e una piazza attrezzata, punto di snodo e di interazione fra le attività degli studenti e la città. La zona che si può definire “Luogo delle relazioni” sarà la cerniera fra il complesso e la città. Quest’area include: la riqualificazione e conservazione delle aree a verde esistenti e la creazione di un nuovo parco urbano e l’implementazione del sistema delle piste ciclabili della città. Infatti, oltre ad essere edifici completamente progettati e immersi nel verde, essi risultano anche in grande continuità con il resto della città proprio grazie al “Luogo delle Relazioni”.


L’elemento verde è una delle caratteristiche pregnanti del progetto. Il verde compenetrerà e dialogherà con gli edifici, creando un ambiente unico anche con il paesaggio circostante.


Al fine di preservare il verde esistente, parte del piano terra dell’edificio verrà elevato dal terreno mediante l’utilizzo di colonne (pilotis) che separeranno l’edificio dal terreno e dall’umidità, conferendo così leggerezza alla struttura e sfruttando l’area sottostante come giardino, garage o passaggio per i pedoni.


Le coperture delle terrazze (terrazzo o tetto giardino) verranno completamente ricoperte di verde e costituiranno degli spazi di aggregazione utilizzati per restituire il verde all’uomo che può così contemplare la natura nonché circondarsene. Verranno, così posti terreno seminato e piante tra i giunti delle lastre di copertura;


Facciate esterne


Il progetto all’esterno vuole avere una veste leggera e innovativa essendo un struttura utilizzata da giovani e partendo dal presupposto che si deve inserire nel contesto urbano in maniera armonica senza creare un forte impatto ambientale. L’utilizzo del sistema per facciate tessili è stato concepito anche per proteggere la struttura dai raggi luminosi attraverso la creazione di ombreggiature che limiteranno il forte calore del periodo della stagione estiva rispondendo in tal modo ai requisiti normativi regionali e nazionali.


L’intervento mostra una grande sensibilità nei confronti dell’edilizia sostenibile che è uno dei capisaldi dell’architettura contemporanea, che presta un’attenzione sempre maggiore non solo all’utilizzo di materiali e tecnologie green, ma anche al ciclo di vita degli edifici. In un periodo storico in cui la riqualificazione è il cuore attorno a cui ruota la progettualità, torna ad essere centrale la flessibilità dell’involucro architettonico.


Per la struttura esterna è stato progettato un sistema per facciate tessili.


Tale idea progettuale nasce proprio per rispondere alle esigenze dell’architettura “in divenire”, poiché permette di adattare in modo rapido ed efficiente l’estetica esterna dell’edificio preservandone la quotidiana funzionalità.


La tecnologia di questi prodotti naturali si basa su sistemi brevettati di fissaggio che non richiede un’installazione particolarmente complessa e può essere utilizzata sia per la realizzazione di facciate sospese, ventilate e con schermatura solare integrata, sia per la creazione di un livello decorativo supplementare, dando vita a speciali facciate combinate. Caratterizzato da flessibilità e durata, il sistema consente una notevole libertà creativa, offrendo a serramentisti e installatori una soluzione dal peso ridotto e dall’elevata rapidità di realizzazione e posa in opera.


Una tecnica a supporti flessibili


Le facciate tessili sfruttano una tecnologia di facile utilizzo composta da supporti flessibili, che vengono fissati nel tessuto pre-tagliato per essere poi agganciati al sistema di bloccaggio del profilo.


Infine, per favorire la vivibilità degli spazi la facciate integrano nel materiale tessile delle speciali componenti fonoassorbenti che consentono di migliorare notevolmente i livelli di inquinamento acustico delle aree urbane.

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    Project details
    • Year 2022
    • Client A.DI.SU. Puglia
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / multi-purpose civic centres / Landscape/territorial planning / Colleges & Universities / Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Cinemas / Sports Facilities / Custom Furniture / Student Halls of residence / Urban Renewal / Book shops / Media Libraries
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