Restauro delle Grotte a Monte Testaccio, Roma | ADA VIOLA

NOTIZIE STORICHE
Il locali delle grotte comparvero intorno alla fine del XVII secolo, dopo l’autorizzazione, concessa da Papa Alessandro VII ai privati, a scavare grotte lungo il perimetro del Monte Testaccio per conservavi il vino. Alla metà del Settecento ai piedi del monte si instaurarono numerose osterie e già allora le autorità si preoccuparono di punire la popolazione in caso di sottrazione di materiale fittile dal Testaccio a scopi edilizi. La morfologia della zona rimase pressoché inalterata fino all’applicazione del Piano Regolatore che urbanizzò l’area negli ultimi decenni dell’Ottocento. Si rileva quindi come l’area compresa tra il “monte de’ cocci” e il Tevere sia stata da sempre connotata dalla funzione mercantile, che ha mantenuto dall’ era romana sino ad oggi, pur subendo trasformazioni dal punto di vista morfologico.  

Il locali hanno mantenuto questa tipologia. Essi furono acquistato alla fine del secolo scorso, con la destinazione di “grotta” ed utilizzato per la conservazione del vino . Il D.M. del 15.11.90, modificato il 09.02.91, il Ministero per i BB.CC. e AA. dichiarava la proprietà in argomento di interesse “particolarmente importante” ai sensi della legge 01.06.1939 n°1089. Attualmente i locali sono utilizzati come pubblici esercizi e somministrazione, mantenendo e conservando comunque le caratteristiche e la particolarità del monte.

INTERVENTI.

Il progetto di restauro conservativo ha previsto preventivamente il descialbo manuale, eseguito con mezzi meccanici quali bisturi, per invidiare gli strati di intonaco e tinteggiatura da scegliere in accordo con la Soprintendenza. Successivamente è stato eseguita la battitura manuale di intonaco di tutti i prospetti per verifica dell'aderenza al supporto murario con modesta rimozione di parti pericolanti e rifacimento con intonaco dello stesso tipo, realizzato mediante analisi di campioni. Sono state eseguite opere di consolidamento di tratti di intonaco e di elementi architettonici a stucco distaccati dal loro supporto murario  . E' stato realizzato il restauro e revisione delle cornici delle finestre e la cornice di coronamento dopo l’ispezione dell’intera superficie. Importante è stata la preparazione dei vecchi intonaci civili, compresa la scartavetratura, per dare le superfici perfettamente pronte alla pitturazione e la realizzazione del nuovo intonaco. La tinta a calce finale ha ridato al prospetto il colore tipoco delle grotte, restituendo al quariere una immagine originale e autentica.