SushiMi Bistrot | Giuseppe Falvo

La caratteristica conformazione di questa tipologia di spazi, dedicati alla ristorazione all’interno di centri commerciali, suggerisce una composizione architettonica dominata da un unico grande elemento centrale, il bancone a isola, in grado di organizzare gli spazi prospicenti e laterali dedicati alla somministrazione dei cibi. La caratteristica forma del bancone trae ispirazione dallo stesso Maki, bianco come il riso all’esterno, in questo caso, realizzato in Corian Bianco di Dupon, e farcito all’interno con diversi alimenti, qui reinterpretati da differenti tipologie di legno.

La luce è vera protagonista, studiata al fine di enfatizzare ogni angolo, superfice e volume: l’illuminazione radiale ed indiretta crea, infatti, effetti plastici e repentini di luce-ombre. Il trattamento delle superfici verticali conferisce stile ed identità allo spazio: la parete di sinistra è concepita come una vera composizione di quadri, tra i più famosi e tipici della tradizione giapponese; la superficie di fondo, invece, è rivestita da piastrelle in gres porcellanato, analoghe a quelle utilizzate per il pavimento, modello Kasai, dell’azienda italiana Refin, di colore nero, disposte con posa orizzontale.

Tutti gli arredi, su disegno dell’architetto, sono realizzati in ferro grezzo, con saldature a vista, e legno di rovere naturale: degno di nota è il grande mobile di servizio, posizionato dietro il bancone, concepito come rivisitazione delle librerie vintage anni ‘50. I tavoli sono realizzati con piani di stratificato nero di Abete e fusti di ghisa, dal tipico disegno anni ’20. Le sedie, invece, scandiscono lo spazio grazie alla scelta di due tipologie differenti: nel lato sinistro del locale, sono utilizzate sedie di legno massello, modello Nemea, di Pedrali; nel lato destro, le sedute sono in metallo, modello Net, di Metalmobil.

SushiMi racchiude in sé modernità e tradizione, reinterpretati non solo in chiave architettonica ma soprattutto nella proposta gastronomica del locale. Questo binomio garantisce alla clientela di vivere esperienze uniche durante pause pranzo o cene.

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The characteristic conformation of this type of spaces, dedicated to catering within shopping centers, suggests an architectural composition dominated by an unique central element, the island counter, able of organizing the facing and lateral spaces dedicated to the administration of food. The shape of the counter draws inspiration from Maki, white like rise on the outside, made, in this case, of Dupon white Corian; and stuffed inside with foods, which here are represented by different types of wood.

The light is the main protagonist, designed to emphasize every corner, surface and volume: radial and indirect lighting creates plastic and sudden effects of light-shadows. The treatment of the verticals surfaces gives style and identity to the space: the left wall is conceived as a true composition of paintings, among the most famous and typical of the Japanese tradition; on the other hand, the back surface is covered with porcelain stoneware tiles, similar to those used for the floor, model Kasai, product of the Italian company Refin, black and arranged horizontally.

The furniture, designed by the architect, are made of raw iron, with visible welds, and natural oak wood: worthy of note is a service furniture, positioned behind the counter, conceived as a reinterpretation of the 50’s vintage bookcases. The tables are made with laminated black spruce tops and cast iron barrels, with a typical 1920s design. The chairs, however, mark the space tanks to the choice of two different types: on the left side of the restaurant, solid wood chairs, Nemea model by Pedrali, are used; on the right side, the seats are in metal, Net model by Metalmobil.

SushiMi embodies modernity and tradition, reinterpreted not only in an architectural key but, above all, in the gastronomic proposal of the restaurant. This combination guarantees customers to live unique experiences during lunch breaks or dinners.